Dopo una notte da brivido a 3.800 metri, sono tornati a Courmayeur gli ultimi 17 turisti rimasti bloccati sulla cabinovia del Monte Bianco tra Aiguille du Midi e Punta Helbronner. Sono rientrati intorno alle 9 del mattino di venerdì 9 settembre.
Lo stop della cabinovia, dovuto ad un intreccio dei cavi, si è verificato alle 16,30 del giorno precedente, giovedì pomeriggio. Da allora sono scattati i soccorsi cui hanno partecipato quattro elicotteri, di cui uno italiano del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. I soccorritori hanno operato senza sosta, quindi hanno interrotto le evacuazioni due volte: prima quando nebbia e nuvole basse hanno avvolto alcune cabine, poi quando non vi sono state più adeguate condizioni di visibilità per i piloti, a causa del buio. Una parte dei turisti sono stati salvati da personale specializzato che si è mosso tra una cabina e l’altra muovendosi lungo i cavi.
Alle 4 del mattino le condizioni del tempo hanno imposto uno stop alle operazioni di salvataggio lasciando 34 persone appese fino all’alba. Si è poi riusciti a rimettere in linea i cavi e i passeggeri sospesi sono scesi sui due versanti, in parte dal lato francese, in parte (gli ultimi 17, tra cui un bambino di 10 anni) da quello italiano “sbarcando” al rifugio Torino e poi da lì giù fino a Courmayeur.
La macchina dei soccorsi ha funzionato molto bene, hanno riferito i passeggeri scesi a terra. Non sono stati soli: una ventina tra soccorritori e gendarmi li hanno raggiunti e hanno trascorso la notte con loro. A tutti sono stati fatti arrivare acqua, cibo e coperte.