L’una dopo l’altra, e con i tempi che un’operazione come questa richiede, le banconote in euro “si rifanno il trucco”. L’anno scorso è toccata al biglietto da 5 euro, quest’anno a quello da 10, nel 2015 sarà il turno di quello da 20. Quest’ultimo taglio – lo ha preannunciato oggi l’Eurosistema, che oltre alla Banca centrale europea comprende gli istituti di emissione dei 18 Paesi che sinora hanno adottato l’euro (saranno 19 dal primo gennaio prossimo con l’ingresso della Lituania nell’Eurozona) – sarà presentato il 24 febbraio. E in quella occasione sarà comunicata la data in cui la banconota da 20 euro entrerà in circolazione: si può immaginare – considerato che, per i due tagli precedenti, fra la presentazione e l’entrata in circolo sono passati rispettivamente quattro e otto mesi – fra l’inizio e la fine della prossima estate.
Anche il biglietto da 20 euro, dunque, dopo l’entrata in circolazione dei due tagli precedenti e in attesa del “remake” di quelli di maggior valore (cioè da 50, da 100, da 200 e da 500 euro), verrà rinnovato nella grafica e nelle caratteristiche di sicurezza che sono state introdotte con questa nuova serie – sottolinea la comunicazione diffusa oggi dall’Eurosistema – per “migliorare ulteriormente l’integrità delle banconote in euro” così che possano continuare a “restare un passo avanti rispetto a quelle stampate dai falsari”.
Per quel che riguarda il riconoscimento visivo delle banconote da parte degli oltre 300 milioni di europei che se ne serviranno quotidianamente, anche il disegno dei biglietti da 20, viene sottolineato da parte dell’Eurosistema, “rappresentano un’evoluzione degli elementi grafici già presenti nella serie precedente” (ispirata al tema “Epoche e stili”) e gli stessi disegni e colori dominanti. Con alcune lievi modifiche tali da consentire di distinguere agevolmente le banconote della seconda serie da quelle della prima (che saranno ritirate dalla circolazione in tempi che saranno comunicati più avanti e che comunque potranno essere scambiate sempre con quelle.
Questa seconda serie, disegnata come la precedente da Reinhold Gerstetter, bozzettista tedesco indipendente scelto dopo una selezione, si distingue però dalla prima anche per la presenza della rappresentazione in filigrana della testa di Europa, la figlia del re fenicio sedotta, secondo una leggenda, da Zeus trasformato in toro, che l’aveva rapita (e di conseguenza la serie è denominata Europa). L’immagine è stata ripresa da un vaso greco di duemila anni fa trovato in Italia e oggi esposto al Louvre.
Anche per il nuovo biglietto da 20, come nel caso dell’uscita dei due precedenti tagli, già prima della presentazione ufficiale l’Eurosistema adotterà misure di sostegno rivolte ai produttori e ai fornitori di attrezzature per il trattamento delle banconote, nonché ai proprietari di apparecchiature e di dispositivi per il controllo dell’autenticità. A costoro sarà offerta la possibilità di effettuare presso le banche centrali dei Paesi dell’euro test di prova sulla nuova banconota con largo anticipo rispetto alla sua entrata in circolazione. Prima della quale si terranno in tutta l’Eurozona numerosi eventi e iniziative di informazione. Il primo di questi appuntamenti è un seminario dell’Eurosistema riservato alle organizzazioni interessate, che si terrà il 6 febbraio a Roma presso la Banca d’Italia.
“La BCE e le banche centrali dell’Eurosistema – ha detto Yves Mersch, membro del Comitato esecutivo della BCE – sono ansiose di lavorare a stretto gomito con i produttori, i fornitori, i gestori e i proprietari di attrezzature per il trattamento delle banconote. In definitiva, saranno loro a predisporre le apparecchiature e i dispositivi per l’accettazione dei nuovi biglietti da 20 euro prima dell’entrata in circolazione”.