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Mondiali, il puzzle si sta completando: 18 le qualificate. Ecco la situazione

Dopo l’ultimo turno di qualificazione, mancano ancora 14 squadre all’appello: quattro arriveranno dall’Europa dopo i playoff che vedranno in campo, fra le altre, Portogallo e Francia, cinque dagli spareggi africani e altre da spareggi incrociati come Messico-Nuova Zelanda e Uruguay-Giordania.

Mondiali, il puzzle si sta completando: 18 le qualificate. Ecco la situazione

Da 14 a 18. Il puzzle di Brasile 2014 si sta lentamente completando, ma la parola fine sulla roulette qualificazioni è ancora lontana. Già, perché dopo la conclusione di tutti i gironi è arrivato il momento degli spareggi. Emozionante certo, ma non per tutti. Alla Fifa per esempio in tanti tremano al pensiero di vedere un Mondiale senza Cristiano Ronaldo, Ribery, Ibrahimovic e Cavani, eppure questo è un rischio piuttosto concreto. Sono soprattutto le posizioni di Francia e Svezia a far paura, perché Bleus e Vichinghi non saranno teste di serie nel sorteggio che, lunedì prossimo in quel di Zurigo, stabilirà gli accoppiamenti dei playoff europei. Dunque big match come Portogallo-Francia o Portogallo-Svezia saranno possibili, il che vorrebbe dire grande pathos, ma anche un Mondiale più povero, in tutti i sensi. Brasile 2014 è di per sé una gigantesca macchina da soldi, legata però alle stelle internazionali e per ognuna di esse che venisse a mancare, diminuirebbero spettacolo e guadagno. Per il resto l’urna di Zurigo potrà divertirsi a piacimento: da una parte, oltre al Portogallo ovviamente, Grecia, Croazia e Ucraina, dall’altra Romania e Islanda (di Francia e Svezia abbiamo già detto). Spareggi a parte, l’Europa non ha riservato particolari sorprese nemmeno nell’ultima giornata di qualificazioni. Come da pronostici Inghilterra, Russia e Spagna hanno staccato il pass per il Brasile, raggiungendo così Belgio, Bosnia, Germania, Italia, Olanda e Svizzera. I Leoni hanno avuto la meglio sulla Polonia con un classico 2-0 (Rooney, Gerrard), stesso risultato per le Furie Rosse con la Georgia (Negredo, Mata), mentre i russi di Capello si sono limitati al compitino in Azerbaigian (1-1, gol decisivo di Shirokov). Sorriso amaro invece per Italia e Olanda, che si giocavano il ruolo di teste di serie nel sorteggio del prossimo 6 dicembre. Ma se gli Oranje hanno fatto il proprio dovere (0-2 in Turchia, reti di Robben e Sneijder), altrettanto non si può dire per gli Azzurri, che tra Danimarca e Armenia hanno raccolto appena 2 punti. Ad ogni modo a scombinare i piani ci hanno pensato Colombia e Uruguay, che vincendo contro Paraguay (1-2 doppietta di Yepes, Guarin espulso) e Argentina (3-2, decisivo il gol di Cavani) sono entrate di diritto nella fascia A.

Sempre però che la Celeste batta la Giordania nel primo spareggio tra Sudamerica e Asia-Oceania (l’altro è Nuova Zelanda – Messico): viceversa, saranno i millesimi Fifa a “ripescare” una tra Olanda e Italia, al momento alla pari nel ranking. Comunque, a meno di cataclismi, il Sudamerica porterà in Brasile la migliore mercanzia possibile: oltre alla Seleçao (padrona di casa, dunque qualificata di diritto), ci saranno Argentina, Colombia e l’outsider Cile di Vidal e Sanchez, più il piccolo ma orgoglioso Ecuador. Niente male, visto e considerato che l’Uruguay è nettamente favorita sulla Nuova Zelanda…

Bottino quasi pieno anche per il Centro America, al quale manca solo il Messico per fare festa. Ma El Tricolor (guidato ora da Vucetich, subentrato in corsa a De La Torre) ha fallito miseramente la qualificazione diretta e dovrà tentare di rifarsi attraverso lo spareggio con la Nuova Zelanda. La Federazione però sorride lo stesso, perché Usa (in primis), Costarica e Honduras proveranno a dire la loro anche in Brasile.

Più o meno lo stesso discorso vale per Asia e Oceania, che in attesa di Nuova Zelanda e Giordania, festeggiano con Australia, Giappone, Iran e Corea del Sud.

Tutto ancora in gioco invece in Africa, dove tutti devono necessariamente passare dalla roulette dei playoff. In alcuni casi le gare d’andata hanno già chiuso i giochi: è così per il Ghana di Muntari (in gol nel 6-1 contro l’Egitto) e, almeno in parte, per la Costa d’Avorio di Gervinho (3-1 sul Senegal) e per la Nigeria di Moses (1-2 in Etiopia). In bilico invece Algeria-Burkina Faso (2-3 a Ouagadougou) e Camerun-Tunisia (0-0 in quel di Tunisi).

Insomma, il quadro non è ancora finito, ma le ultime pennellate sono in arrivo. Un po’ di pazienza, poi sarà davvero Mondiale.

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