Con le partite di ieri si è chiusa la fase a gironi dei mondiali: le ultime a salire sul treno delle fasi finali sono state Germania e Belgio come prime e Stati Uniti e Algeria come seconde classificate. Fuori, a sorpresa (almeno rispetto alle attese iniziali) Portogallo e Russia, altri due pezzi più o meno pregiati di Europa che scivolano fuori dal Mondiale senza fare troppo rumore.
I lusitani hanno pagato la forma precaria di Ronaldo e una prima partita dissennata, quella contro la Germania, che ha scavato il solco decisivo nella differenza reti, mentre sulle sorti dei russi di Fabio Capello (decisamente non un buon Mondiale per gli italiani) hanno pesato come macigni le due papere del portiere Akinfeev, che hanno spalancato la porta degli ottavi all’Algeria, mai così in alto.
Fuori Portogallo e Russia, quindi, ma anche Spagna, Italia (finaliste due anni fa agli Europei) e Inghilterra. Poca Europa, molta meno di quanto ci si potesse aspettare, tantissimo Centro e Sud America, gli Usa, e una spolverata di Africa, con la Nigeria, seconda classificata nel girone dell’Argentina, e, come detto, l’Algeria.
Gli ottavi si apriranno domani con un incontro che si preannuncia spettacolare: il Brasile padrone di casa contro lo spettacolare Cile di Sampaoli, che ha già inferto il colpo di grazia alla Spagna campione di tutto ai gironi. La vincente se la vedrà con una tra Colombia (che ha stravinto il gruppo C) e Uruguay. Due scontri tutti sudamericani, molto aperti, che promettono scintille.
Dalla stessa parte del tabellone ci sono due partite che mettono di fronte i pezzi pregiati della vecchia Europa e le due superstiti africane: Francia-Nigeria e Germania-Algeria (per quelli che se lo ricordano, una possibile vendetta degli africani per il biscotto Germania-Austria del 1982). Il pronostico, in questo caso, sembra già un po’ più chiuso, e aprirebbe a uno scontro d’alto lignaggio tra tedeschi e francesi, anche se nulla è scritto nella pietra.
Dall’altra parte del tabellone troviamo l’inedita Olanda contropiedista di Van Gaal (ma con Van Persie e Robben là davanti tutto sembra possibile) di fronte al Messico dell’idolo della rete Miguel Herrera e del portierone Ochoa. Due habitué, a questi livelli, al contrario di Costarica e Grecia, che, pur avendo vinto un Europeo, non aveva mai scollinato oltre la fase a gironi di un Mondiale, nella sua storia. Nessuna delle due ha mai giocato un quarto di finale: in ogni caso sarà una prima volta.
A chiudere il quadro ci sono l’Argentina che, pur non brillando, ha sempre Messi, mai così decisivo con l’Albiceleste, dalla sua parte. I sudamericani se la vedranno con la Svizzera di Shaqiri. La vincente si sfiderà con una tra Belgio (vincitore a punteggio pieno del gruppo H) e i solidi Stati Uniti di Jurgen Klinsmann.