Partiamo subito da due sorprese. Benché lo sponsor ufficiale Fifa sin dal 1930 (e che mette la firma sui palloni del torneo mondiale ininterrottamente dal 1970) sia Adidas, è Nike ad accaparrarsi l’equipaggiamento tecnico del maggior numero di nazionali impegnate in Brasile: ben 10 su 32, contro le 8 di Adidas e Puma e le 6 di altre. In assoluto, la sfida tra i due colossi che si spartiscono il 70% del mercato mondiale vedrebbe invece primeggiare Adidas (36% a 34%), con un fatturato però che giustifica il primato Mundial del marchio della virgola: 20 miliardi di euro contro 15.
La seconda sorpresa è che la maglia più “pregiata” non è né quella dei padroni di casa del Brasile, a cui Nike ha versato 30 milioni di euro per i diritti, nè tantomeno quella dei campioni in carica di tutto (ancorché prematuramente eliminati) della Spagna, per la quale Adidas si è fermata a 24 milioni, valutandola meno di quella della lanciatissima Germania e persino dell’outsider Colombia, pur orfana della star Radamel Falcao (26 milioni per entrambe). Meglio della Roja fa pure l’Inghilterra (30 milioni con Nike), ma il trono a sorpresa va alla Francia, che Nike ha soffiato ai rivali dopo 42 anni per la bellezza di 42,6 milioni di euro: circa un milione per ogni anno di attesa! Chissà se lo avrebbero fatto sapendo dell’assenza della stella Frank Ribéry…
E l’Italia? E’ un gradino sotto le migliori, ma con 20 milioni di euro è la prima nazionale del lotto Puma, che ha firmato anche con il Cile, l’Uruguay e con quattro delle cinque africane in lizza (Algeria, Ghana, Costa d’Avorio e Camerun, mentre la Nigeria è targata Adidas). Con Puma sono anche Croazia e Svizzera, mentre c’è spazio persino per marchi minori come l’italiana Legea, che ha versato appena 1 milione alla matricola Bosnia, la svizzera Burrda (Belgio), la tedesca Uhlsport (Iran), l’ecuadoregna Marathon per l’Ecuador, l’italiana Lotto per il Costa Rica e la spagnola Joma per l’Honduras.
Il Mondiale delle stelle, invece, se lo aggiudicano sempre le due big, con l’argentino Lionel Messi uomo Adidas e dall’altra parte il brasiliano Neymar e il portoghese Cristiano Ronaldo: i primi due subito grandi protagonisti, il terzo deludente e a rischio eliminazione. Quale sarà il ritorno per Nike e Adidas? Secondo gli esperti, la finale migliore (ed effettivamente possibile) sarebbe Brasile-Argentina: per i due giganti dell’abbigliamento sportivo costituirebbe un bonus stimato in 2,2 miliardi di euro complessivi.