Che lo spettacolo abbia inizio. Cominciano oggi le semifinali del “Mondiale dei Mondiali”, e che partite! Brasile-Germania e Olanda-Argentina sono quanto di meglio possa offrire oggi il calcio, almeno sulla carta. Perché più si va avanti e più sale il termometro della pressione, con il rischio che l’ansia finisca per prevalere sullo spettacolo.
E’ così per tutti, questo è certo, ma nessuno si porta addosso il fardello del Brasile, che questa sera sfiderà la Germania a Belo Horizonte. Il mondiale casalingo non è un sogno, bensì un obbligo. “Si avverte la competizione, l’allegria – il pensiero di Scolari. – Dobbiamo superare le difficoltà e andare avanti, l’obiettivo è la finale”. Inutile ricordare infatti che il borsino della Seleçao è tutt’altro che sorridente.
Affrontare la Germania senza Neymar (vorrebbe tornare per l’eventuale finale ma i medici lo escludono a priori) e Thiago Silva (respinto il ricorso sulla sua squalifica) non è esattamente un toccasana. Ecco perché, da qualche giorno, il Paese del futbol è sotto shock e intravede per la prima volta la possibilità di non farcela. Tocca a Scolari trovare il modo di ridare fiducia a squadra e nazione, sia dal punto di vista mentale che tecnico. E se al primo pensa la dottoressa Regina Brandao, il cui aiuto ha già dato buoni frutti contro la Colombia, il secondo è tutto compito di Felipao. Che, come da copione, ha fatto pretattica evitando di dare indizi sulla formazione. “Ho già in mente la squadra titolare ma non la svelerò – ha spiegato in conferenza stampa. – Abbiamo assenze pesanti ma anche tanti altri giocatori che possono entrare e fare la differenza”.
Il dubbio comunque è uno solo e riguarda il sostituto di Neymar. Se sarà uno tra Willian, Ramires e Bernard vorrà dire che si continuerà col 4-2-3-1, altrimenti spazio a Luiz Gustavo per un 4-3-3 più compatto e difensivo. L’ultimo allenamento a Teresopolis fa pensare alla seconda opzione, con Julio Cesar in porta, Dani Alves (o Maicon), David Luiz, Dante e Marcelo in difesa, Paulinho, Fernandinho e Luiz Gustavo a centrocampo, Oscar, Fred e Hulk in attacco, ma non vanno escluse sorprese dell’ultima ora. Non ha di questi problemi Joachim Loew, che potrà “comodamente” scegliere tra tutti i 23 a disposizione. Il tecnico tedesco ha mischiato spesso e volentieri le carte in questo mondiale, variando soprattutto difesa e centrocampo a seconda degli avversari. Tutto lascia pensare che verrà confermata in blocco la formazione anti Francia, salvo il rientro di Gotze al posto di Klose.
Dunque Neuer in porta, Lahm, Mertesacker, Boateng e Howedes in difesa, Kroos, Schweinsteiger e Khedira a centrocampo, Gotze, Muller e Ozil in attacco. “Non siamo i favoriti, ma ci crediamo – il pensiero di Loew in conferenza stampa. – Nel corso del torneo ci siamo rafforzati sia fisicamente che mentalmente. Sarà una gara molto equilibrata nella quale decideranno i dettagli, ma una cosa è certa: il 13 luglio vogliamo giocare al Maracana”. Una fiducia che mal si sposa con i precedenti tra le due squadre, visto che, nelle 18 volte che si sono incontrate, i tedeschi hanno vinto solo 3 volte, a fronte di 4 pareggi e ben 11 vittorie verdeoro. L’ultima poi è da cerchiare con il classico pennarello rosso: 30 giugno 2002, finale mondiale. Quel giorno, a Yokohama, la Seleçao vinse 2-0 con doppietta di Ronaldo, che avrebbe poi alzato Coppa e Pallone d’oro. Una batosta che i tedeschi non hanno mai dimenticato e che sperano di vendicare oggi, proprio sotto gli occhi del popolo brasiliano. Fosse così, altro che Maracanazo…