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Mondiale delle sorprese: in Qatar flop Argentina e Germania. Brasile, Francia e Spagna le più forti

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Il Mondiale delle sorprese. Qatar 2022, almeno sin qui, s’è dimostrato tutto fuorché scontato, come dimostrano le sconfitte di Argentina e Germania, ma anche il livello delle cosiddette “medio-piccole”, decisamente superiore alle aspettative. La globalizzazione del calcio, infatti, fa sì che anche Nazionali con scarsa tradizione abbiano parecchi giocatori dei principali campionati europei, con conseguente innalzamento della competizione a discapito delle “solite note”. La prima settimana di Qatar 2022, insomma, ha offerto diversi spunti, a dimostrazione che un Mondiale, anche se giocato in un Paese che col calcio c’entra poco (e non entriamo nel merito delle questioni extra-campo, già ampiamente dibattute), è sempre uno spettacolo.

Brasile e Francia si confermano le più forti, bene anche la Spagna

Non si vive però di sole sorprese, dunque partiamo dalle (numerose) certezze, a cominciare da Brasile (voto 7,5) e Francia (7), due delle tre favorite ai blocchi di partenza (della terza, ovvero l’Argentina, parliamo tra poco). La Seleçao e i Blues hanno dato spettacolo, mettendo sul piatto quegli attesissimi argomenti tecnici ben noti a tutto il mondo. Al netto dell’avversario diamo mezzo punto in più al Brasile, visto che la Serbia era sicuramente superiore all’Australia, ma in generale entrambe danno l’idea di poter vincere contro chiunque, tanto che l’appuntamento in finale sembrerebbe essere l’unico in grado di stabilire chi, tra le due, è davvero la migliore del mondo. Sugli scudi Richarlison (voto 8) e Mbappé (stesso voto), ma occhio agli infortuni: quelli della Francia (Benzema, Pogba, Nkunku, Kanté e Lucas Hernandez) erano già noti (a parte il fratello di Theo), quelli del Brasile invece (Neymar e Danilo), seppur meno gravi, sono arrivati alla prima partita e tolgono cavalli importantissimi al motore delle due superpotenze. Molto bene anche la Spagna (voto 7, come i gol segnati al Costa Rica).

Gli spagnoli sin qui hanno incantato, anche se il test Costa Rica è troppo morbido per dare giudizi definitivi. Un 7-0, comunque, è sempre tanta roba, quindi Luis Enrique può sorridere e confidare nei suoi ragazzini terribili, già capaci un anno e mezzo fa di arrivare alla semifinale dell’Europeo e di fermarsi solo di fronte a una grande Italia (sic).

Da rivedere: Inghilterra, Portogallo, Olanda, Belgio non convincono 

Il resto del “gruppone” va più o meno bene, ma è sicuramente un passo indietro rispetto alle altre tre. L’ultima in ordine di tempo a fare un passo indietro è stata l’Inghilterra (6,5), fermata sul pareggio dagli Usa. Non un risultato da buttare, però il girone resta aperto e la qualificazione si deciderà nel prossimo turno nel derby al cardiopalma contro il Galles. Una vittoria avrebbe evitato patemi dell’ultimo minuto, gli uomini di Southgate però sono apparsi lontani parenti di quelli che, appena qualche giorno fa, avevano sotterrato di gol l’Iran. Insomma, la vera natura dei Tre Leoni è ancora tutta da scoprire, per quanto i valori siano indiscutibilmente alti.

Qualche problema anche per Portogallo e Belgio, che salvano sostanzialmente solo i risultati: i 3 punti sono in saccoccia, ma le prestazioni con Ghana e Canada non autorizzano a fare voli pindarici. In copertina, per ovvi motivi, è finito soprattutto Cristiano Ronaldo (voto 6,5), il primo giocatore della storia a segnare in cinque Mondiali differenti: in realtà CR7, rigore a parte, non è sembrato in grande spolvero, ma la sensazione è che darà davvero tutto per giocarsi al meglio l’ultima grande rassegna iridata della sua splendida carriera. Così così anche il Belgio (6) vittorioso ma molto lontano dagli standard del 2018, quando si arrese solo in semifinale. Vuoi per l’assenza di Lukaku (si punta a recuperarlo per la prossima sfida), vuoi per il calo di rendimento di Hazard e altre vecchie glorie, questa Nazionale non è più brillante come prima, anche se può comunque contare su un top assoluto come De Bruyne e su un gruppo con esperienza internazionale consolidata. Infine l’Olanda (voto 5,5) di Van Gaal, alle prese con una delle generazioni meno talentuose e affermate degli ultimi tempi. L’Arancia Meccanica ha lasciato spazio a una squadra abbastanza scolastica, priva di top player (sin qui il migliore è l’attaccante del Psv Gakpo, voto 7) e tutt’altro che spettacolare: il risultato è che dopo la vittoria tiratissima sul Senegal è arrivato un pari con l’Ecuador che lascia aperto il discorso qualificazione, anche se con il Qatar non dovrebbero esserci problemi.

Arabia Saudita e Giappone fanno imprese storiche, che cuore Iran e Ecuador 

E poi come dimenticare le imprese di Arabia Saudita e Giappone (9 per entrambe), capaci di battere, per giunta in rimonta, due armate come Argentina e Germania? Non sappiamo se si sia trattato solo di un clamoroso exploit o se ci sarà un seguito, ma certo quello che hanno fatto sauditi e giapponesi è già nella storia dei Mondiali. Un grande applauso va anche all’Iran (8), prima per sfidato il regime di Teheran rifiutandosi di cantare l’inno, poi battendo il Galles e regalandosi una chance bella ghiotta per andare addirittura agli ottavi: tutto si deciderà nello scontro diretto con gli Usa, per quella che si candida già ad essere la partita con più significati extra campo dell’intero torneo. Ottimo inizio anche per l’Ecuador (7,5), che dopo la vittoria sul Qatar si è ripetuto con un pareggio decisamente più complicato con l’Olanda: ora La Tricolor è appaiata in classifica proprio agli Orange e andrà a giocarsi gli ottavi in una sorta di spareggio con il Senegal, partendo però da un punto in vantaggio che le permetterà di passare pure col pari. Mica male per una squadra partita con pochissime aspettative e rivelatasi invece un nell’osso duro, proprio come il suo bomber Valencia (8).

Flop: Argentina e Germania, è già dentro o fuori

Due grandi imprese sono tali perché a cadere, solitamente, ci sono altrettanti colossi, che diventano così i flop del torneo. Intendiamoci, nulla è compromesso, però Argentina e Germania non possono più sbagliare. I tedeschi, in particolare, sono già di fronte a una sfida senza ritorno: o battono la Spagna oppure rischiano di salutare il Mondiale con larghissimo anticipo (addirittura matematicamente in caso di sconfitta e pareggio o vittoria del Giappone sul Costa Rica). Flick (voto 4,5, per lui e per la squadra) dovrà cercare la chiave giusta per caricare a dovere i suoi, apparsi decisamente “poco tedeschi” (nel senso di concretezza) al cospetto dei Samurai. Il disastro per eccellenza però, almeno sin qui, è quello dell’Argentina (4), indicata da tutti come possibile vincitrice e invece umiliata dall’Arabia Saudita. Nella polvere, per evidenti motivi, finisce soprattutto Messi (5, ma solo per il rigore segnato), nuovamente schiacciato dall’ombra di Maradona, troppo grande perfino per lui. L’Argentina spera che Leo riesca finalmente a scrollarsi di dosso le pressioni e trascinare i compagni, l’inizio però è tutt’altro che incoraggiante, tanto che il match contro il Messico è già una sorta di finale.

Il Qatar è la peggior Nazionale ospitante di sempre

Infine il Qatar, non come Paese bensì come Nazionale (voto 3). Sin qui il gruppo del Ct spagnolo Sanchez, costruito a suon di milioni (e passaporti generosamente concessi a destra e manca), è un vero e proprio disastro, tanto da essersi guadagnato il titolo di peggior squadra ospitante di sempre: non era mai successo, infatti, che il team di casa avesse zero punti dopo due giornate. Un “trofeo” di cui l’emiro Al-Thani, abituato a comprare tutto ciò che desidera (organizzazione del Mondiale compresa), avrebbe fatto volentieri a meno…

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