Mondadori ha chiuso il 2013 con una perdita netta di 185,4 milioni, contro il rosso di 166,1 milioni registrato nel 2012. Il fatturato consolidato è stato l’anno scorso di 1,275 miliardi, in flessione del 9,9%. Lo annuncia il gruppo media, anticipando che la performance del business del gruppo è stata superiore alle previsioni nei primi mesi del 2014 e stimando a fine 2016 un margine operativo lordo superiore ai 100 milioni.
Il titolo ha accelerato dopo la pubblicazione dei risultati, arrivando a guadagnare oltre due punti e mezzo percentuali poco dopo le 15, a 1,467 euro.
Nel 2013 hanno pesato oneri non ricorrenti per 61,9 milioni (4,3 milioni nel 2012), in gran parte riferibili alle attività di riorganizzazione, e svalutazioni per impairment di 145,4 milioni rispetto ai 194,3 milioni del 2012. Le svalutazioni sono riconducibili per 99,3 milioni a Mondadori France.
Il margine operativo lordo consolidato, al netto di elementi non ricorrenti, è stato pari a 49,1 milioni, in calo del 32,2% sul 2012. La posizione finanziaria netta di gruppo è negativa per 363,2 milioni, contro i -267,6 del 31 dicembre 2012.
In un mercato che “non mostra ancora chiari segnali di inversione di tendenza”, la performance dei business del gruppo Mondadori nei primi mesi del 2014 è “superiore alle previsioni – si legge in una nota del gruppo –. Oltre ai buoni risultati delle attività e dei prodotti editoriali, si evidenziano gli effetti delle iniziative di riorganizzazione e di riduzione dei costi operativi impostate nel 2013”. Mondadori stima per fine 2014 un margine operativo lordo “in forte crescita e superiore” ai livelli del 2012.
La società, infine, si pone l’obiettivo di raggiungere una redditività a fine 2016, a livello di margine operativo lordo consolidato, superiore ai 100 milioni, “con tutte le attività che avranno un trend in miglioramento e una redditività positiva”.