La proroga al 21 settembre 2015 del termine di presentazione del modello 770/2015, alla quale manca solo l’ufficialità dopo l’annuncio alla Camera del Vice Ministro dell’Economia Luigi Casero, causerà lo slittamento anche degli adempimenti collegati alla dichiarazione.
Nel dettaglio, coloro che avrebbero dovuto trasmettere entro il 31 luglio le certificazioni uniche dei redditi corrisposti nel periodo d’imposta 2014 e non inviate entro la precedente scadenza del 9 marzo, avranno tempo fino a fine settembre per regolarizzare la propria posizione. La proroga interessa in particolare le certificazioni contenenti esclusivamente i redditi non dichiarabili attraverso il modello 730 e che dovevano essere inviate entro fine luglio.
A confermare quanto appena detto è l’Agenzia delle Entrate nella circolare n.26 del 7 luglio scorso, all’interno della quale sono stati sciolti i dubbi sulla scadenza delle CU non inviate entro marzo. La motivazione del doppio rinvio è presto detta: la certificazione unica, che ha debuttato nel 2015, prevede per i sostituti d’imposta che corrispondono somme assoggettate a ritenute su redditi da lavoro dipendente ed assimiliati, autonomo, provvigioni e redditi diversi, l’obbligo di trasmettere la dichiarazione entro il 7 marzo del periodo d’imposta successivo. In caso di omesso o tardivo invio, la sanzione prevista dalla legge è pari a 100 euro per ogni certificazione. Date le numerose incertezze però, il Fisco ha ritenuto opportuno per l’anno in corso non applicare sanzioni nel caso in cui le dichiarazioni che non abbiano avuto riflessi sul 730 precompilato vengano inviate oltre il termine stabilito in precedenza e ha chiarito che la scadenza ultima per l’invio delle certificazione debba coincidere con la presentazione del 770 semplificato.
A questo punto dunque, data la proroga concessa per la trasmissione del modello 770/2015, anche l’invio delle suddette certificazioni uniche non inviate entro la prima scadenza slitta al 21 settembre.
