Anche nel campo della moda e del lusso il merger&acquisition è in pieno svolgimento dopo lo shock della pandemia, ma dalla lista delle possibili prede, malgrado le tante voci che si rincorrono sul mercato, va esclusa Valentino, la maison acquistata nel 2012 dal fondo del Qatar, Mayhoola, e sempre sotto i riflettori.
E’ stato il nuovo Ceo di Valentino, Jacopo Venturini, a chiarire nei giorni scorsi in via ufficiale la situazione. Nè vendita nè quotazione in Borsa. Altre sono le direzioni a cui guarda la casa di moda e il focus è rivolto agli Stati Uniti e alla Cina, dove Valentino conta di crescere, anche sulla base degli ottimi risultati di bilancio che sta mettendo a segno in questo 2021. “Siamo molto positivi per il futuro – ha dichiarato in proposito Venturini solo qualche giorno fa – anche grazie a un primo semestre 2021 chiuso con ricavi in aumento del 64% rispetto allo stesso periodo del 2020. Siamo inoltre vicini al pareggio con il 2019, il nostro anno migliore”. In quell’anno Valentino aveva infatti raggiunto 1,22 miliardi di euro di ricavi, pagati però da un calo da pandemia del 28% l’anno scorso.
Per il futuro il nuovo Ceo della maison pensa di sviluppare il digitale ma anche di aprire nuovi negozi fisici nel mondo, soprattutto in Europa e in Cina. Venezia e Ginevra vedranno le prossime aperture di Valentino, a cui faranno seguito negozi a Miami e New Jersey e poi in Cina.