Il gruppo francese del lusso Lvmh, il gigante del beauty l’Oréal e il numero uno dello sportswear Nike sono in cima alla classifica per fatturato del MFF Luxury stock index, che ha osservato i conti del 2023 di 70 società del settore. In Italia spiccano per i ricavi più elevati EssilorLuxottica, Prada e Oniverse (ex Calzedonia). Nello stesso indice, la classifica che riguarda l’ebitda 2023 è ancora Lvmh al top, seguono Kering, Richemont ed Hermès, ma anche il fast fashion di Uniqlo, come riporta Milano Finanza.
La classifica delle capitalizzazioni si riferisce invece alla chiusura delle contrattazioni di venerdì 6 settembre 2024. Anche in questo caso tornano i nomi di Lvmh, L’Oréal e Hermès che sommate tra loro capitalizzano oltre 712 miliardi di euro. Invece per quanto riguarda le migliori performance in borsa il nome in assoluto vincente è quello del gruppo americano di abbigliamento Abercrombie & Fitch che ha visto un rialzo del 138% delle proprie azioni, fino a superare i 6 miliardi di capitalizzazione. Seguono i connazionali Gap con un +76%, G-III apparel group, la casa madre di Donna Karan e Karl Lagerfeld,
MFF Luxury stock index, il primo maxi indice della moda e del lusso lanciato da MF Fashion, spazia dal New York stock exchange a Piazza Affari, dalle borse orientali come Hong Kong e Tokyo ai listini sudamericani.
In vetta per fatturato 2023 Lvmh, L’Oreal e Nike
Ad affermarsi tra i colossi globali con ricavi a undici cifre sono stati in primo luogo il conglomerato del lusso francese Lvmh, ma anche il gigante del beauty L’Oréal e il numero uno dello sportswear Nike. I tre colossi spiccano in vetta alla top 10 del fashion ranking globale per fatturato rispettivamente con 86,1 miliardi, oltre 49 miliardi e 41,1 miliardi di euro di ricavi 2023.
Si conferma al quarto posto il colosso fast fashion Inditex, casa madre di brand quali Zara, Bershka, Pull&bear, Stradivarius e Massimo Dutti, con i suoi 32,5 miliardi di euro, seguito dalla società di occhialeria italofrancese EssilorLuxottica che ha sfiorato 25,4 miliardi di ricavi.
In sesta posizione Adidas. La competitor tedesca di Nike, quotata sul listino di Francoforte, ha confermato il suo posto in classifica malgrado la flessione del fatturato riportata nell’anno fiscale 2023. Nel periodo, infatti, le entrate sono scivolate dai 22,5 miliardi di euro del 2022 a 21,4 miliardi di euro.
A salire di quota è invece Hennes & Mauritz. Il gruppo svedese a capo del marchio fast fashion H&M ha conquistato la settima posizione in classifica scalzando Kering grazie a un fatturato salito a 20,6 miliardi di euro. Ma non è stata solo la società di Stoccolma a superare il conglomerato guidato da François-Henri Pinault. Anche il gigante luxury Richemont, a cui fanno capo maison di alta gioielleria quali Cartier e Van Cleef & Arpels, ha guadagnato una posizione grazie ai suoi 19,9 miliardi di euro, che lo hanno portato a posizionarsi ottavo.
Scivola dal settimo al nono posto Kering, casa madre delle griffe Gucci, Saint Laurent, Bottega Veneta e Balenciaga, che nel 2023 è tornato al di sotto della soglia dei 20 miliardi di ricavi fermandosi a 19,5 miliardi a causa della fase di ristrutturazione che stanno affrontando i suoi brand. A chiudere la top 10 rispetto alla scorsa edizione entra il gruppo giapponese Fast retailing, casa madre di Uniqlo, che ha superato la cosmesi dell’americana Estée Lauder grazie a un fatturato ammontato a 18,8 miliardi di euro.
Di nuovo Lvmh in cima per redditività, seguita da Kering, Richemont ed Hermès
Nella top 10 per ebitda svetta ancora Lvmh, con oltre 29,9 miliardi di euro raggiunti nell’esercizio 2023, e seguono Kering, Richemont ed Hermès, ma entra in classifica anche il fast fashion di Uniqlo. Sul secondo gradino del podio si trova poi L’Oréal, che ha riportato un ebitda di 9,9 miliardi di euro. Un balzo notevole è stato compiuto da Inditex, che ha visto il suo ebitda salire dai 7,28 miliardi del 2022 a 9,39 miliardi nello scorso esercizio. Quarto posto per Nike, fuori dal podio con 6,9 miliardi, un risultato inferiore ai 7,19 miliardi di euro del 2022. Flette anche l’ebitda 2023 del gruppo Kering, passato da 7,15 miliardi a 6,65 miliardi di euro.
A guadagnare una posizione è invece il conglomerato svizzero Richemont, guidato dall’imprenditore sudafricano Johann Rupert e quotato a Zurigo e a Johannesburg. La società a cui fanno capo maison di orologeria tra cui Baume & Mercier, Jaeger-LeCoultre, Panerai, Piaget e Vacheron Constantin ha archiviato il 2023 con un ebitda di 6,54 miliardi di euro. E sale anche la storica maison parigina Hermès, che segue a breve distanza con 6,52 miliardi di euro grazie alla solida performance dei suoi prodotti. La griffe è ritenuta dagli analisti il marchio di lusso in più rapida e solida crescita e nello scorso esercizio ha registrato incrementi double-digit che hanno coinvolto tutte le categorie e tutti i mercati. Cede terreno invece EssilorLuxottica, il cui ebitda ha rallentato nell’esercizio 2023 attestandosi a 6,29 miliardi contro i 6,38 miliardi di euro del 2022, ed entra nella top 10 qualificandosi al nono posto il gruppo Fast retailing, che ha registrato un ebitda di 3,89 miliardi di euro. Chiude poi la classifica H&M, che ha accelerato fino a riportare 3,26 miliardi di euro di ebitda 2023.
Capitalizzazioni al 6 settembre: vincono Lvmh, L’Oréal e Hermès
L’analisi di MF Fashion è proseguita confrontando le capitalizzazioni alla chiusura delle contrattazioni di venerdì 6 settembre 2024 e le performance migliori negli ultimi 12 mesi messe a segno nella stessa data. E sono i principali componenti del Cac 40 a farla da padroni quando si tratta di grandi capitalizzazioni, con l’eccezione di Kering. A svettare per valore di mercato si impongono sui competitor Lvmh, L’Oréal e Hermès. Sommate tra loro, queste tre società capitalizzano oltre 712 miliardi di euro.
Ma mentre le prime due hanno lasciato sul terreno rispettivamente il 16% e il 4% del loro valore in un anno, la market cap di Hermès è migliorata di 5 punti percentuali. La vera novità tuttavia è la riscossa del fast fashion che, in un anno, ha scalato la top 10 del fashion & luxury globale. A compiere il balzo maggiore è stato infatti il gruppo galiziano Inditex che il 6 settembre, data in cui si è chiusa questa analisi, ha visto il suo valore salire a 145,2 miliardi di euro contro i quasi 110 miliardi registrati lo scorso anno nello stesso periodo. Una performance che ha permesso alla società di scalzare dalla quarta posizione un colosso come Nike, sceso al quinto posto dopo aver lasciato sul terreno quasi 40 miliardi di euro.
Abercrombie & Fitch è la migliore in performance di borsa con un +138%
A guadagnare il primo posto per performance borsistica in dodici mesi è stato il gruppo americano di abbigliamento Abercrombie & Fitch ha visto le proprie quotazioni balzare del 138% arrivando a superare i 6 miliardi di capitalizzazione. Seguono i connazionali Gap con un +76%, G-III apparel group, la casa madre di Donna Karan e Karl Lagerfeld, con un +66% e Kontoor brands, spin-off di Vf corporations dedicato ai brand denimwear Lee e Wrangler, a +65%. Chiude la top 5 la gioielleria danese firmata Pandora, salita in un anno di 60 punti percentuali