Le aziende della moda tornano a produrre in Italia. A dirlo è Flavio Valeri, chief country officer di Deutsche Bank, nel corso del suo intervento al convegno di Pambianco dal titolo Back to Italy: “Negli ultimi cinque anni 90 aziende italiane hanno riportato la produzione in Italia”. “Il fenomeno – prosegue Valeri – dovrebbe continuare anche nei prossimi anni”.
Secondo il presidente della Camera Nazionale della Moda Mario Boselli, “i numeri sono significativi, ma ancora troppo piccoli” rispetto ad un contesto in cui sono ancora moltissime le imprese della moda che hanno deciso di delocalizzare per via dell’elevato costo del lavoro nel nostro Paese, oltre che per questioni fiscali.
Un altro dei problemi che portano le aziende lontano dall’Italia è “l’irragionevolezza del cambio euro-dollaro, che per altro è un problema europeo: un giusto tasso di cambio dovrebbe essere uno a uno”.
Secondo il vicepresidente di Pambianco Strategie di Impresa David Pambianco, sono tre, infine, le tipologie di imprese che rafforzano la loro presenza nel nostro Paese, ovvero gruppi italiani del lusso, gruppi internazionali che vogliono produrre in Italia e le medie aziende che operano nella fascia alta.
A spingere queste imprese verso l’Italia, oltre alla crescita del settore del lusso, una crescita destinata ad ulteriori aumenti nei prossimi anni, è il marchio Made in Italy che, per un consumatore internazionale “è sempre sinonimo di qualità”.