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Ministro degli Esteri inglese: “L’euro è un monumento alla follia”

“Un monumento alla follia collettiva, un palazzo in fiamme senza uscite”. Dimostra una certa abilità metaforica William Hague, ministro degli Esteri della Gran Bretagna, dedicando questa stroncatura lapidaria nientemeno che alla moneta unica europea.

Intervistato dal periodico The Spectator, Hague ci ha dato dentro: “E’ stata una follia creare questo sistema – ha detto -. Ma ci sta e dobbiamo farci i conti”. E ancora, riferendosi alla Grecia: “Ho descritto l’euro come un edificio in fiamme senza uscite e per alcuni paesi tale si è dimostrato”.

Subito dopo questo slancio di spontaneità il ministro conservatore ci ha ripensato, cercando da buon diplomatico di smorzare i toni: “Possono esserci edifici in cui si cerca di spegnere gli incendi o di creare più spazio. Forse sto tirando troppo su queste analogie, ma l’euro è un edificio che è stato costruito senza uscite e in questo modo abbandonarlo è qualcosa di fisicamente difficile. Per greci, italiani o portoghesi stare nell’euro significa dover accettare alcuni grandi cambiamenti mentre per i tedeschi significa doversi rassegnare a sovvenzionare per molto tempo questi paesi, forse per sempre”.

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