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Minibot, Giorgetti (Lega) sconfessa Borghi: “Non sono credibili”

Il sottosegretario leghista affonda il progetto di cartolarizzare i debito dello Stato con le imprese: “Ma vi sembrano verosimili? Se si potessero fare li farebbero tutti” – E attacca il suo compagno di partito: “C’è ancora chi crede a Borghi?”

Minibot, Giorgetti (Lega) sconfessa Borghi: “Non sono credibili”

A suonare il De Profundis dei minibot è Giancarlo Giorgetti. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, nonché ex bocconiano e vero cervello economico della Lega, ha deposto una pietra tombale sull’idea di cartolarizzare i debiti pubblici con le imprese in titoli di Stato di piccolo taglio: “Ma  vi sembrano verosimili i minibot? Se si potessero fare, li farebbero tutti”.

Una vera inversione a U, visto che, appena due settimane fa, Giorgetti difendeva i minibot definendoli una delle “soluzioni possibili” per risolvere il problema dei debiti della Pubblica amministrazione.

Ma non è finita. Giorgetti si è spinto oltre, fino a screditare Claudio Borghi, suo compagno di partito, ma anche convinto sostenitore del fronte pro-Italexit e inventore dei minibot come “espediente” per realizzare l’uscita dall’euro: “C’è ancora chi crede a Borghi?”, ha chiesto il sottosegretario con ironia sferzante.

Il tempismo di queste affermazioni non è casuale. Giorgetti è stato indicato da settimane come l’uomo che il governo gialloverde vuole proporre per la poltrona della Commissione Europea che spetta all’Italia. E siccome in quel di Bruxelles il festival delle nomine è arrivato alle fasi decisive, il bocconiano leghista deve aver pensato che un siluro contro i minibot lo avrebbe aiutato a far digerire la sua candidatura agli altri partner europei. Se non come il più europeista, Giorgetti si presenta pur sempre come il meno euroscettico della compagine salviniana.  

Da parte sua, Borghi ha risposto che i minibot “sono verosimili, vero è che non sono mai stati fatti. È una cosa che abbiamo discusso tante volte, anche di recente, Salvini è d’accordo. Non c’è alcun incidente con Giorgetti. Certo è una cosa molto coraggiosa, difficile da portare a casa viste le reazioni negative di mezzo mondo”. Quanto alla frase di Giorgetti “c’è qualcuno che crede ancora a Borghi”, l’esponente leghista commenta dicendo che non crede a quei “virgolettati delle agenzie, tante volte hanno scritto cose mie che non stavano né in cielo né in terra”.

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