Nei sogni c’è il condono. Nella realtà, per il momento, i contribuenti che hanno aderito alla rottamazione ter delle cartelle esattoriali e al saldo e stralcio hanno più tempo per pagare. Quanto, ancora non si sa. La scadenza del 28 febbraio è stata prorogata in extremis dal ministero dell’Economia, che però non ha ancora fissato un nuovo termine. Le indiscrezioni parlano di un mese in più, al massimo due. Il rinvio ha evitato un intasamento: se non fosse arrivato, dal primo marzo 1,2 milioni di italiani avrebbero dovuto pagare tutte le rate sospese nel 2020 più la prima del 2021.
Intanto, negli archivi dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione rimangono bloccati circa 54 milioni di cartelle esattoriali. Gli atti sono bloccati da un anno a causa della pandemia e a breve dovrebbero ricominciare gli invii. Anche in questo caso, le prime notifiche sarebbero dovute partire il primo marzo, ma l’operazione è ancora in stallo. Il problema è organizzare lo smistamento in modo graduale, per non sommergere gli italiani di atti da pagare, visto che le restrizioni legate al Covid sono tutt’altro che finite e il rischio d’innescare manifestazioni di rabbia sociale non va sottovalutato.
Anche per questo motivo, tra i partiti prende corpo l’ipotesi di una mini-sanatoria, ossia uno stralcio degli atti sotto i 5mila euro (i più numerosi). Il condono totale avverrebbe solo sugli atti precedenti al 2015: negli altri casi, il debito andrebbe saldato, ma senza il sovraccarico delle sanzioni e degli interessi di mora. Attenzione: si tratta solo di ipotesi, e non è affatto detto – anzi, sembra improbabile – che Mario Draghi accetti di legare il proprio nome a un condono fiscale. Se ne saprà di più, forse, con il via libera al decreto Sostegni.
Per quanto riguarda infine le nuove cartelle esattoriali, il decreto Ristori ha stabilito che per pagare quelle fino a 100mila euro si hanno 60 giorni di tempo e che entro la stessa scadenza si può chiedere la dilazione del debito fino a 72 rate. Oltre la soglia dei 100mila euro, la richiesta di rateizzazione deve essere accompagnata da una documentazione che attesti lo stato di difficoltà economica.
Sveglia…avete scritto 54 milioni di euro, ma sono 54 milioni di cartelle !!! Per una cifra pari a 921 miliardi (non milioni) di euro…