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Milleproroghe, su Autostrade arriva la resa dei conti

Il decreto Milleproroghe dovrebbe essere pubblicato il 30 dicembre. Novità su Atlantia ma anche sulla Rc auto

Si avvicina la resa dei conti su Atlantia-Autostrade per il Ponte Morandi e sale il rischio di un interminabile contenzioso legale tra lo Stato e l’azienda controllata dai Benetton. In attesa di tirare le fila di un lavoro che Conte ha definito “impegnativo” e da portare “a termine con rigore”, il governo ha inviato al Colle il decreto Milleproroghe che, di fatto, disegna le tappe del possibile addio ad Autostrade e subentro di Anas. Ma soprattutto, blocca la possibilità di recesso anticipato ventilatore dalla società concessionaria. Salvo inciampi, il provvedimento a breve sarà pubblicato in Gazzetta.

La novità è che, in caso venga revocata alla concessione ad Autostrade, le nuove norme attribuiscono la gestione temporanea delle tratte ad Anas e riducono la penale che “minaccia” le casse pubbliche: secondo alcune stime, la cifra che spetta ad Autostrade passerebbe da 23 miliardi a circa 7 miliardi. Una diversa formulazione della parte sulle concessioni, poi, oltre a confermare che le nuove disposizioni sono di fatto retroattive e annullano gli attuali accordi e patti, toglie alla società dei Benetton la possibilità di prendere l’iniziativa e di tirarsi indietro per prima, garantendosi così un indennizzo più elevato. La modifica introdotta nel decreto Milleproroghe è stata interpretata come una diretta risposta alla possibilità di azioni legali che Autostrade aveva indicato con chiarezza nella lettera inviata qualche giorno fa al governo, compresa la possibilità di ricorrere alla “risoluzione di diritto” della concessione. In particolare il passaggio-chiave è quello inserito in coda all’articolo del decreto dedicato ad Atlantia in cui si dice «qualora l’estinzione della concessione derivi da inadempimento del concessionario» restringendo dunque le possibilità di indennizzo applicabili in base al testo della convenzione e si aggiunge «senza che possa operare per effetto della presente disposizione, alcuna risoluzione di diritto».

La decisione sulla revoca delle concessioni ad Autostrade sembra dunque avere i giorni contati. “Confidavo di poter completare l’istruttoria entro questo mese – ha detto il premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa di fine anno – ci sarà uno slittamento, ma siamo in dirittura finale”.

RC AUTO FAMILIARE, SLITTA LA DATA

Non è la sola novità introdotta con la stesura definitiva del Milleproroghe. Il decreto è previsto entrare in vigore il 30 dicembre con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Se le anticipazioni saranno confermate, slitterà di 45 giorni l’introduzione della norma che riguarda la nuova Rc auto familiare. In pratica, scatterà solo a partire dall’8 febbraio e non più dal 1° gennaio 2020, la possibilità di applicare all’intera famiglia la classe di merito più favorevole, sempre limitatamente ai contratti in via di rinnovo. Prevista anche la possibilità di estendere la Rc auto familiare anche ad altri veicoli (per esempio, un motorino o un furgone) purché la proprietà risulti nell’ambito del nucleo familiare.

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