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Milleproroghe: novità per Iva, appalti, Equitalia

La Camera approva con 280 sì e il testo passa al Senato mentre si avvicina la scandenza del provvedimento – Novità per le partite Iva sul regime dei minimi e sull’aumento dei contributi – Rateazione bis per le cartelle Equitalia – Anticipo appalti al 20% – Slittano ancora le “Centrali uniche di committenza”

Milleproroghe: novità per Iva, appalti, Equitalia

L’Aula della Camera ha approvato decreto milleproroghe con 280 voti favorevoli e 96 contrari. Ieri il via libera alla fiducia posta dal governo sul provvedimento. Il testo passa ora all’esame del Senato, che presumibilmente approverà il testo senza modifiche e con un ulteriore ricorso alla fiducia da parte dell’Esecutivo, poiché i tempi per l’approvazione sono ormai troppo stretti (il decreto scade il 3 marzo).

Ecco le principali novità contenute nel milleproroghe.

PARTITE IVA, REGIME DEI MINIMI A DOPPIO BINARIO

I possessori di partita Iva che guadagnano fino a 30mila euro possono scegliere per quest’anno se optare per il nuovo regime dei minimi con aliquota forfettaria al 15% (introdotto dall’ultima legge di Stabilità), oppure per il precedente regime al 5%, ma in questo caso restano in vigore anche i vecchi limiti (è possibile scegliere questo sistema per non più di 5 anni, e comunque non oltre i 35 anni d’età).

PARTITE IVA, STOP A AUMENTO CONTRIBUTI

Grazie all’emendamento Saltamartini, sottoscritto da tutti i gruppi parlamentari, è bloccata al 27,72% (per il terzo anno consecutivo) l’aliquota contributiva Inps per le partite Iva, grazie alla copertura di 120 milioni di euro individuata dal governo. L’aliquota dei contributi previdenziali dovuta dai titolari di partita Iva iscritti alla gestione separata Inps aumenterà gradualmente dall’anno prossimo: al 28% nel 2016 e al 29% nel 2017.

CARTELLE EQUITALIA, TORNANO LE RATE

Vengono riaperti i termini per chiedere un piano di rate (fino a un massimo di 72) per i debiti fiscali, a condizione che la decadenza della cartella esattoriale sia intervenuta nel 2014 e che la richiesta sia inoltrata entro il 31 luglio 2015. Niente azioni esecutive per chi accede a un nuovo piano.

ANTICIPO APPALTI AL 20% 

Prorogato fino a fine 2016 l’anticipo di una quota degli appalti alle imprese (alzata dal 10 al 20%), per attenuare i problemi di liquidità delle aziende legati anche a split payment e reverse charge dell’Iva. Congelato per il 2015 l’ampliamento dell’accesso al Fondo di garanzia per le Pmi alle imprese fino a 499 addetti.

APPALTI COMUNALI, SLITTANO LE “CENTRALI UNICHE DI COMMITTENZA

Rinviata al primo settembre 2015 l’entrata in vigore dell’obbligo (previsto dallo sblocca-Italia) di concentrare gli acquisti di beni e servizi di tutti i Comuni con meno di 180mila abitanti, dei capoluoghi di provincia e comunque della stragrande maggioranza degli enti locali.

SFRATTI, PER 4 MESI SI PUO’ CHIEDERE LO STOP

Il giudice, su richiesta, potrà sospendere l’esecuzione di uno sfratto fino al centoventesimo giorno dall’entrata in vigore della legge di conversione, per consentire il “passaggio da casa a casa”. La misura è pensata per aiutare le famiglie più in difficoltà e consente di valutare caso per caso. 

GIUDICI DI PACE TORNANO NEI PICCOLI COMUNI

Fino al 30 luglio i sindaci e le unioni di Comuni potranno chiedere la riapertura degli uffici soppressi per effetto del riordino. Slitta a fine anno il termine per completare l’unione dei Comuni.

AVVOCATI E FARMACIE 

Slitta al 2017 la riforma dell’esame di abilitazione degli avvocati, mentre per due anni la titolarità delle farmacie si potrà ottenere con la sola iscrizione all’albo, salvo che per le 2.600 nuove sedi oggetto del concorso straordinario.

L’AQUILA E L’EMILIA, E I ‘SALVA’ LAZIO E VENEZIA

Niente sanzioni per l’Aquila anche nel 2015 per lo sforamento del Patto di Stabilità, misura simile a quella adottata per il Lazio (tra le proteste, in particolare della Lega), e un altro anno di respiro, fino a metà 2016, per le imprese emiliane che hanno acceso mutui per pagare le tasse. C’è anche il salva-Venezia, che allenta le sanzioni e consente di assumere nonostante i conti in disordine. Allungato a fine anno anche l’appalto per i collaboratori scolastici di Palermo.

RIENTRO CERVELLI 

Proroga di due anni agli incentivi per arginare la fuga dei cervelli e rendere più appetibile la prospettiva di tornare in Italia. Sale da 4 a 6 anni la durata massima degli assegni di ricerca.

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