Gli otto uomini più ricchi del pianeta possiedono la stessa ricchezza della metà più povera della popolazione globale, pari a 3,6 miliardi di persone. Non solo: l’1% dei più facoltosi al mondo possiede quanto il restante 99%. È quanto emerge dall’ultimo rapporto di Oxfam, Ong britannica che si occupa di economia sociale, che aggiorna i dati sulla disuguaglianza in occasione dell’appuntamento del World Economic Forum di Davos.
Secondo l’analisi, proseguendo a questo ritmo tra 25 anni comparirà sul pianeta il primo “trillionario”, cioè un singolo in grado di disporre di oltre mille miliardi di dollari.
Tutto questo a fronte di un contesto globale in cui ancora oggi una persona su nove soffre la fame e una su 10 vive con meno di due dollari al giorno. Ad oggi, sette cittadini su 10 nel mondo vivono in un Paese in cui la disuguaglianza è sensibilmente aumentata negli ultimi 30 anni.
Sulla base di questi dati, Oxfam ha lanciato una petizione rivolta ai governi per chiedere una serie di interventi in favore di un’economia più umana. Otto i punti sollecitati: politiche per arginare la concentrazione di ricchezza; stop alla concorrenza fiscale al ribasso; sostegno a modelli di business non orientati solo a massimizzare il profitto; incoraggiamento di innovazioni tecnologiche a vantaggio di tutti; una transizione verso l’uso di energie rinnovabili; la promozione dello sviluppo in base anche ad indicatori relativi al benessere dei cittadini e non solo del Pil.