L’iniziativa si pone come obiettivo la sensibilizzazione dell’opinione pubblica nei confronti dei vantaggi che il Lavoro Agile porta alle aziende ed alle comunità, in termini di aumento della flessibilità e della produttività, di riduzione del traffico urbano e dell’inquinamento, di riduzione dei tempi di spostamento e dello stress. In tale giornata, 122 lavoratori basati nella piazza di Milano e in Provincia (individuati dalle aziende in base alla “telelavorabilità” della mansione nell’ambito delle Strutture di Governo e di Supporto, al fine di non avere ricadute organizzative sul servizio alla clientela), potranno lavorare da una sede differente da quella usuale (da hub aziendali/filiali o da casa per i colleghi già in Smart Work), sperimentando quindi nuove forme di conciliazione dei tempi di vita/lavoro. La Giornata del Lavoro Agile si colloca nell’ambito delle numerose Best Practice che UniCredit da anni, attua nell’ambito delle politiche di conciliazione dei tempi di vita e lavoro, le principali sono:
Telelavoro
Il telelavoro, che costituisce una modalità diversa di esecuzione della prestazione lavorativa rispetto alle tradizionali dimensioni di spazio e di tempo, favorita dall’adozione di strumenti informatici e telematici. In concreto si traduce nella possibilità di svolgere le proprie mansioni presso una sede di lavoro diversa da quella Aziendale (come ad es. presso il proprio domicilio o postazioni satellite). Il primo progetto pilota sul telelavoro in Italia è partito nel 2008, ed ha avuto un positivo sviluppo dopo l’accordo sindacale sul Piano Industriale del 2010, quintuplicando il numero delle adesioni.
Piano Strategico 2018 – future evoluzioni in ambito di Lavoro Agile
Nell’ambito delle intese sul Piano Strategico 2018, siglate lo scorso 28 giugno, vi è una specifica previsione legata allo sviluppo del Telelavoro e dello Smart Working, con l’obiettivo di incrementare il ricorso al telelavoro e a sviluppare una sperimentazione di “smart working”, il tutto nell’ambito dell’opportunità di crescita offerte dai cambiamenti tecnologici globali. L’introduzione dello Smart Working infatti ricopre un ruolo chiave all’interno di questo processo di cambiamento basato su un modello di utilizzo degli spazi di lavoro basato su layout differenziati a seconda delle diverse attività ed esigenze (per esempio concentrazione, comunicazione, lavoro di gruppo) e supportato da strumentazioni tecnologiche studiate per il lavoro in mobilità. UniCredit Business Integrated Solutions SCpA – società del gruppo UniCredit – dallo scorso giugno ha già reso operativo lo Smart Working, implementando layout differenziati ed innovativi degli spazi e nel contempo offrendo ai colleghi la possibilità di lavorare un giorno la settimana da casa o da hub. Dall’inizio della sperimentazione a fine febbraio 2015, solo su Milano, i dipendenti hanno effettuato un totale di 1790 giornate lavorative (casa + hub).
Altre forme di flessibilità
Le forme già conosciute di flessibilità presenti nel gruppo sono l’accesso al part time (di cui beneficia circa il 10% dei nostri colleghi). In aggiunta, in UniCredit tutti i colleghi interessati possono consultare la “Brochure delle Flessibilità” un documento disponibile sul portale, che spiega in maniera semplice e trasparente tutti i trattamenti, sia previsti per Legge/CCNL, che quelli aziendali migliorativi. Per citarne qualche esempio: la possibilità di usufruire di permessi non retribuiti per l’inserimento dei figli al nido o alla scuola d’infanzia, per assistere il bimbo malato (in aggiunta alle previsioni di legge); per assistere durante le visite mediche figli minori o parenti non autosufficienti. La possibilità di assentarsi per un periodo sabbatico (della durata di max 24 mesi), Ma la flessibilità non consiste solo nel poter stare a casa: abbiamo nidi aziendali nei grandi poli (e convenzioni laddove il nido aziendale non sia presente), e altre sperimentazioni in atto in ambito di conciliazione dei tempi vita lavoro. Un esempio positivo è stato il Progetto 90 Giorni, iniziativa in cui è stata offerta ai colleghi la possibilità di poter portare al lavoro i figli in occasione della chiusura delle scuole: mentre la mamma o il papà lavoravano, il bimbo ha potuto dedicarsi ad attività ricreative ed educative in locali allestiti appositamente.