Applausi in sala a segnare il world record per Scheggi (lot 30): Intersuperficie curva bianca,(fig. 1, p. 1), è aggiudicato al telefono a un collezionista privato, dopo un’avvincente gara, a 1.623.000 EUR (1.798.284 USD); l’opera, eseguita nel 1969 – tra i vertici della breve e intensa produzione di Paolo Scheggi – fu protagonista dell’importante mostra di Roma del 1970, Vitalità del Negativo nell’arte italiana 1960-1970, Palazzo delle Esposizioni.
Grande tornata d’asta per i Burri in catalogo, nell’anno del suo centenario. I Cellotex degli anni ‘80 hanno registrato cifre record: Nero Mi (lot. 28) da una stima di 150.000-200.000 EUR è stato aggiudicato in sala a 495.000 EUR e il lotto 42, Cellotex P4, ha più che raddoppiato andando a segnare i 435.000 EUR.
La collezione dei tre magnifici piccoli Cretti, da una stima complessiva di 450.000-600.000 EUR, è stata venduta a 1.401.000 EUR a collezionisti sensibili, attenti e lungimiranti.
Raphaelle Blanga, Responsabile del Dipartimento di Arte Moderna e Contemporanea di Sotheby’s Italia commenta: “Un appuntamento d’asta di grande successo di cui desidero ricordare soprattutto l’energia positiva. Soddisfatti sia i buyers che i sellers che, insieme a noi del Dipartimento di Arte Moderna e Contemporanea di Milano, hanno costruito questo successo, fatto di opere rare e di grande qualità.”
I numerosi lavori di Lucio Fontana sono stati brillantemente contesi in asta; tra i Tagli si segnala il Concetto Spaziale, Attesa, l’unico realizzato in color fucsia (iscritto al retro dall’artista Che bel colorino/ mi piace…), creato espressamente come dono di Fontana per il gallerista Pierre Lundholm di Stoccolma. L’opera, eseguita nel 1964, da una stima di 500.000-700.000 EUR, è stata aggiudicata a un collezionista privato per 819.000 EUR.
Molta gara anche per le Ceramiche dell’artista milanese: nel nucleo di sculture barocche si segnala il risultato per Fondo Marino del 1947 che da 50.000 EUR è andato a 105.000 EUR, e soprattutto la vivace contesa tra i telefoni e le persone in sala per aggiudicarsi il magnifico Crocefisso del 1948 che è stato venduto alla considerevole cifra di 219.000 EUR (val 60.000-80.000 EUR). Nel gruppo delle Ceramiche spazialiste, tutte vendute sopra le stime, si noti la performance della terracotta bianca e nera, Concetto Spaziale, 1951, andata a 195.000 EUR. Infine, i due Concetti Spaziali ottone del 1967, ed. 26/500, da 60.000-80.000 EUR sono stati battuti per la cifra record di 183.000 EUR, ulteriore, evidente esempio della positiva atmosfera della sessione d’asta.
Una menzione speciale va a Red ladder n.2, 1960, di Salvatore Scarpitta già proveniente dalla galleria di Leo Castelli di New York, che ha raddoppiato la stima raggiungendo i 675.000 EUR.
Ottimi risultati anche per l’Arte Povera di cui per brevità ricordiamo Aerei di Alighiero Boetti del 1983 che ha quasi raddoppiato la stima massima, toccando i 483.000 EUR, mentre una Fondazione Privata ha acquisito Uomo che inchioda filo spinato di Michelangelo Pistoletto a 243.000 EUR.
La piccola Collezione Milanese degli anni Settanta con opere di Alviani, Colombo e Agnetti (val.105-135.000 EUR) raddoppia le attese totalizzando 208.350 EUR e Agnetti registra il pomeriggio del 21 maggio la cifra world record (lot. 148) di 125.647 EUR (est. 25.000-35.000 EUR)
Concludiamo, evidenziando la seconda posizione nella top ten (allegata) che è occupata – a buon titolo – dalla Natura Morta del 1953 di Giorgio Morandi. L’opera (accompagnata da un carteggio tra i due artisti), fu eseguita come dono, tra il didattico e l’affettuoso, per un amico artista di Costantinopoli e da una valutazione di 450.000-600.000 è stata aggiudicata a 843.000 EUR.
