Brembo e le banche aiutano il rimbalzo positivo di Piazza Affari, che accelera in chiusura recuperando ampiamente le perdite di ieri, +0,69%, 21.084 punti, mentre le principali borse europee si fermano in rosso, fiaccate dall’apertura negativa di Wall Street. Francoforte cede lo 0,58%, Parigi -0,53%, Londra -0,41%, Madrid -0,24%.
La seduta risulta particolarmente pesante per i bond governativi europei. Anche la carta tedesca perde appeal, ma sono soprattutto i periferici, fra cui l’Italia, a pagare il prezzo più alto. Il rendimento del decennale si porta al 2,27%, lo spread col Bund sale del 2,55%, a 169.20 punti base. A pesare sui titoli del Belpaese, la terza operazione di concambio da inizio anno. Domani il Tesoro offre fino a 2 miliardi di euro del Btp febbraio 2033, ritirando quattro Btp e un Ccteu con scadenze comprese tra aprile 2018 e settembre 2019. Inoltre, dalla lettura delle minute dell’ultima riunione della Bce, risulta che il board ha affrontato il tema dell’eliminazione dell’impegno a estendere o prolungare il Qe; per ora si è deciso di non procedere, in attesa che si materializzi un’inflazione più consistente, ma già dai prossimi meeting il contesto potrebbe rivelarsi giusto per cambiare il messaggio.
In scia alla pubblicazione dei resoconti, in mattinata, l’euro ha ripreso vigore sul dollaro. Al momento il cross è a 1,4 (+0,47%).
Euforico il petrolio, dopo il tonfo di ieri, con le scorte settimanali Usa, diffuse dall’Eia, in gran calo e in misura superiore alle previsioni. Brent 48,94 dollari al barile, +2,41%. L’oro sembra invece piuttosto nervoso, in saliscendi, dopo i deludenti dati sul mercato del lavoro Usa, che fanno pensare a uno slittamento del prossimo rialzo dei tassi: -0,24%, 1223,9 dollari l’oncia.
Fra le blue chip di Piazza Affari, la migliore è Brembo, +4,46%, che recupera parte delle posizioni perdute nell’ultimo periodo. Nell’auto si muove in rialzo anche Exor, +1,44%, mentre fuori dal Ftse Mib, svetta Landi Renzo, +9,81%.
Fra le big sono soprattutto i finanziari a dare una buona spinta al listino. In particolare Banco Bpm +3,54%, sostenuta dalla conferma del giudizio ‘buy’ con target price a 3,4 euro da parte di Citigroup; Unicredit +2,94%; Finecobank, +2,05%, coi conti di giugno. In spolvero la famiglia Generali, Assicurazioni +2,1%, Banca +2,07%.
Le vendite colpiscono A2a -1,38%; Recordati, -1,49%, dopo la performance brillante di ieri; Prysmian -1,1%; Mediaset -0,95% e Campari -0,81%.
Stabile Carige, che consolida i guadagni: +0,24%