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Milano rallenta, occhi puntati su banche e energetici

Dopo l’exploit di ieri, oggi tira il fiato Piazza Affari: a metà giornata il Ftse Mib perde lo 0,3% – Banche ancora sotto osservazione, nel giorno delle assemblee di Mps e Unicredit (entrambi deboli i titoli) – Sugli energetici pesa il calo del petrolio.

Le Borse europee in stallo non raccolgono l’invito al rialzo dei mercati asiatici e di Wall Street. Rallenta a Milano l’indice Ftse Mib -0,3%, come Madrid. Parigi e Londra quasi invariate. Solo Francoforte +0,27% registra un modesto rialzo.

Pesa sugli energetici il calo del petrolio: il Brent arretra dello 0,5% a 43,9 dollari al barile, Wti a 41,5 dollari (-0,5%). Eni scende dello 0,5%, Tenaris -0,9%, Saipem +1,2%.

Al centro dell’attenzione ci sono ancora le banche. E’ in corso a Siena l’assemblea del Monte Paschi -0,43%. La banca, ha detto l’ad Fabrizio Viola, è pronta ad accelerare la cessione e il recupero dei crediti deteriorati utilizzando il paracadute del fondo Atlante, “L’obiettivo della banca – ha proseguito Viola – è rafforzare il piano di cessione dei crediti in sofferenza che prevede la cessione di 5,5 miliardi di euro entro il 2018 e di aumentare la dimensione dei Npl ceduti”. La banca a fine anno circa 10 miliardi di sofferenze nette, quasi il 9% del totale dei suoi crediti e quasi il doppio della media del sistema.

E’ iniziata in questi minuti l’assemblea ordinaria e straordinaria di Unicredit (sulla parità a 3,30 euro) chiamata in primo luogo ad approvare il bilancio 2015 dell’istituto. Il presidente Giuseppe Vita ha annunciato la presenza del 46,43% del capitale sociale, pari a 2,776 miliardi di azioni. Nessuna variazione tra i principali azionisti con quote superiori al 3%: si tratta di Aabar con il 5,039%, Blackrock con il 4,993% e la Fondazione CariVerona con il 3,46%. A libro soci, ha sottolineato Vita, sono iscritti 333mila azionisti.

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