Li chiamavano “ricoveri” perché il nome sembrasse più rassicurante, ma la maggior parte erano semplici cantine puntellate. Il primo grande rifugio antiaereo è stato realizzato nel 1931 nei sotterranei della Stazione Centrale e negli anni successivi diverranno centinaia, costruiti anche sotto le centrali dell’Acquedotto. Il 5 ottobre 1940 il Comune di Milano stampa un fascicolo contenente 129 schede relative a 135 rifugi antiaerei pubblici, ma di tutto ciò che cosa rimane oggi nel sottosuolo milanese?
Per l’occasione, sabato 12 dicembre, l’esposizione rimarrà aperta fino alle 19.30 (ultimo ingresso, ore 18.30).
La mostra “Milano, città d’acqua”, a cura di Stefano Galli, organizzata dall’Associazione Spirale d’Idee, promossa da Comune di Milano | Cultura, Servizio Musei Storici, fino al 14 febbraio 2016 a Palazzo Morando, presenta 150 immagini d’epoca, provenienti da archivi pubblici e privati, per testimoniare la ricchissima presenza d’acqua in città fin dalla sua fondazione, come elemento cardine attorno al quale si è costruita la fisionomia dell’urbe, la sua prosperità e la sua fortuna storica.
