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Milano non tiene il passo del Dax ma Anima (+7,5%), Juve (+10%) e Lazio (+8%) fanno scintille

Non è stata una giornata particolarmente dinamica. Eppure Piazza Affari, anche se non ha retto il passo di corsa della Borsa di Francoforte, ha visto brillare le sue stelle: prima fra tutte Anima che, spinta dai rumors di un possibile interesse da parte di Poste italiane per la quota in mano a Mps, ha chiuso in rialzo dell’7,5% a quota 7,83 euro. Con il titolo del risparmio gestito, sono finite sotto i riflettori anche Juventus e Lazio, rispettivamente +10,22% e +8,11% che disputeranno la finale della Coppa Italia. Nella selezione dei titoli migliori anche Mediaset e Tenaris.

Tutte le piazze europee, con alterna fortuna, hanno beneficiato della giornata. Più lenta e priva di spinta Milano ha comunque chiuso in progresso dello 0,31%. Il FtseMib ha fatto un ulteriore passo avanti a quota 23877,25 e si avvicina alla soglia dei 24.000 punti. Francoforte ha corso e conquistato un +1,71% confermandosi la migliore; Parigi +0,60% e Londra +1,06% mentre Madrid è rimasta piatta +0,04%.

La giornata ha visto anche la chiusura dell’asta Bot 12 mesi a tassi ancora in calo, con nuovi record verso il basso e rendimenti che sfiorano lo zero (+0,013%) o addirittura diventano negativi al netto delle commissioni (-0,138%). Ora gli occhi sono puntati sui Btp Italia che arriva lunedì e presenta una cedola minima dello 0,5%. 

Guardando alle monete, i verbali della Federal Reserve resi noti nei giorni scorsi hanno rafforzato l’impressione che la banca centrale Usa si avvicini ad un rialzo dei tassi che ha spinto il biglietto verde verso l’alto e messo sotto pressione l’euro, dando un aiuto alle Borse europee che continuano ad esibire indici ai massimi degli ultimi anni. Wall Street ha aperto con molta prudenza le contrattazioni e si è poi portato, intorno alle 18, a +0,5%.

Gli spunti a Milano hanno riguardato, come si diceva, Anima sulle indiscrezioni di un possibile interesse da parte di Poste Italiane per la partecipazione del 10,3% di Mps nell’asset manager quotato, operazione che potrebbe condurre ad un accordo di distribuzione fra i due. Gli operatori considerano Poste, con la sua distribuzione capillare (circa 13.000 sportelli) concentrata sull’offerta di prodotti di risparmio postale e di vita tradizionali, come partner ideale per una fabbrica di prodotti di risparmio gestito specializzata nel servire le banche.

“Il risparmio gestito dei clienti di Poste è circa l’11% degli assets e portandolo almeno al 15-16% in linea con altre banche retail ci sarebbe un flusso addizionale di 20 miliardi nei fondi, di cui Anima potrebbe intercettare 10 miliardi”, sottolinea Equita che oggi ha alzato il prezzo obiettivo sul titolo Anima a 8,3 da 7,4 euro.

Per Intermonte un eventuale accordo “potrebbe essere molto positivo per le stime di Anima in quanto ci aspettiamo che potrebbe portare a svariati miliardi di nuove masse con costi aggiuntivi limitati”.
Anima e Poste non hanno commentato.

Sul mercato milanese svettano anche Mediaset + 2,87%, per il potenziale interesse da parte di Vivendi a caccia di buoni affari in cui impiegare la sua liquidità, e Tenaris +1,86% che ha beneficiato dei rilazino del petrolio. Il Brent viaggia intorno ai 58,7 dollari a barile (+1,8%) e il West Texas Intermediate quota oltre 51 dollari (+1,30) in chiusura di settimana.

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