I mercati si lasciano andare alle vendite, in attesa dei dati macro sull’economia americana. A Milano l’indice FtseMib arretra dello 0,8%. Si comporta peggio la Borsa di Francoforte che cede l’1,5%, vendite su Parigi dove il Cac arretra dello 0,8%. In calo Londra -0,3%.
Il greggio cede terreno, con il Brent ai minimi da ottobre 2011 poco sopra i 100 dollari a barile, con i timori di rallentamento della domanda di carburante alimentati dai deboli dati sull’attività manifatturiera cinese e dalla crisi del debito della zona euro.
Il Pmi ufficiale della Cina a maggio è sceso a 50,4, la lettura più bassa dell’anno. In Europa, il settore manifatturiero tedesco si è contratto al ritmo più veloce di quasi tre anni.
Sul mercato dei titoli di Stato il Btp decennale segna un rendimento del 5,91%,in rialzo di 9,3 punti da ieri. Invariato lo spread con il Bund a 476.
Fra le blue chip di Piazza Affari brilla Generali (+5,6%), in rialzo dopo la notizia che domani si terrà un cda straordinario per votare la sfiducia all’amministratore delegato Giovanni Perissinotto. Volano anche i titoli dell’azionista di riferimento Mediobanca (+3,2%). Nel pomeriggio di ieri sono iniziate a circolare indiscrezioni, poi confermate, che domani si riunirà un consiglio straordinario della compagnia. Giovanni Perissinotto, sfiduciato da Mediobanca, ha inviato una missiva a tutti i consiglieri della compagnia dove non solo ha annunciato l’intenzione di non dimettersi, ma ha anche attaccato duramente l’operato dell’ad di Mediobanca, Alberto Nagel. Il ceo esprime innanzitutto la sua “incredulità” per il fatto che in un momento così delicato per Generali e per il Paese Mediobanca abbia ritenuto “appropriato e consigliabile mettere ancora una volta i propri interessi sopra quelli della compagnia”.
Perissinotto ammette le performance negative del titolo attribuendole tuttavia “alla nostra storica, attuale e significativa esposizione verso l’Italia ed al fatto che siamo e rimaniamo leali sostenitori del debito sovrano italiano”. Ma i tentativi di diversificare il rischio in nuove aree – aggiunge Perissinotto – sono stati “ostacolati” dall’azionista di riferimento, perché avrebbero comportato “una diluizione dell’azionariato e ridotto la sua influenza sul gruppo”.
Nella lettera Perissinotto attacca anche la gestione di Piazzetta Cuccia e il sostegno all’operazione di fusione tra Fondiaria Sai e Unipol. Il manager manifesta “seri dubbi sulla visione strategica dell’operazione” per la “inquietante” prova relativa alla “salute finanziaria di quello che dovrebbe essere il salvatore”, ossia Unipol. Allo stesso tempo, Perissinotto giudica “errata” la convinzione che avrebbe sostenuto il progetto alternativo a Mediobanca, promosso da Sator Palladio.
Finmeccanica guadagna lo 0,8%, promossa a buy da Ubs. In ribasso alcuni titoli dell’industria: Tenaris -5,4%: Crédit Suisse ha tagliato il giudizio sul titolo a “underperform” da “neutral” con prezzo obiettivo a 15 euro. Male Prysmian, che arretra del -2,9%, mentre FiatIndustrial perde il -4,4%. Fiat -1,5%.
Tra i ribassi maggiori, Impregilo perde il 2,4%: il titolo era salito molto nei giorni scorsi sui contrasti fra i due principali azionisti Gavio e Salini.
Vendite anche su Lottomatica (-2%) e Mediaset, che perde il 3,7%, sui minimi di sempre. In calo anche Autogrill (-2,4%). Tra le mid cap, TelecomItaliaMedia sale dell’8%, PoltronaFrau del 5,4%.