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Milano leader in Europa, soffre Wall Street

FIRSTonline

Le buone notizie dal fronte delle trimestrali, assieme al propellente dell’euro debole, hanno messo le ali alla Borsa di Milano, di gran lunga la migliore del Vecchio Continente. L’indice Ftse Mib registra un guadagno dell’1,52% a 22.444 punti davanti a Francoforte +0,1%. Quasi invariato Parigi – 0,06% e Madrid +0,1%. Londra negativa con -0,4%.

Il dollaro si rafforza sull’euro, a 1,068 è su livelli che non si vedevano da aprile.  A fine mattinata lo spread di rendimento tra titoli di Stato decennali americani e tedeschi si è riportato sopra 170 punti b ase, per la prima volta dallo scorso mese di maggio.

Tono positivo sui Btp, in un mercato che torna a concentrarsi sulla possibilità di nuove misure espansive da parte della Bce entro fine anno.

Al contrario, la Borsa americana è in ribasso per la quinta seduta consecutiva. L’indice S&P500 perde lo 0,1%, il Dow Jones lo 0,2% ed il Nasdaq lo 0,4%.

Il paniere delle società tecnologiche è zavorrato da Apple, in calo del 2,5%. Un report di Credit Suisse scrive che la produttrice dell’iPhone ha ridotto gli ordini per componenti del 10%. La notizia ha alimentato nuovi timori sulla crescita in Cina, un mercato chiave per la Mela.

 In profondo rosso anche Gap -5%. La società dell’abbigliamento ha diffuso dati del trimestre inferiori alle aspettative. Cresce la paura per l’aumento dei tassi: il rendimento del Treasury Bill, pari a 2,34%, è sui massimi da luglio. 

Alphabet – 0,5% a Wall Street ha deciso di rendere accessibile a tutti gli sviluppatori e in maniera gratuita il software di intelligenza artificiale di Google.

Brent poco mosso a 47,15 dollari il barile. Nell’ultimo World Energy Outlook, l’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE) prevede che il prezzo del petrolio raggiungerà gli 80 dollari il barile solo nel 2020.

Avanza però Eni +0,88%. Il cane a sei zampe è in trattative per cedere a Bp l’intera produzione del giacimento Coral in Mozambico (valore 2,4 miliardi di metri cubi di gas). Saipem -0,41%.

Tenaris +0,25%, nonostante il crollo di Vallourec -9,45% a Parigi.

Il settore Tlc +2,3% è stato oggi il migliore in Europa grazie alla performance di Vodafone +5% a Londra.

Dopo cinque ribassi consecutivi Telecom Italia rimbalza del 2%.La risparmio sale dell’1%. .

Le buone trimestrali hanno fatto da traino a Piazza Affari:

In evidenza Exor +1,66%. La holding della famiglia Agnelli ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con un utile consolidato di 611 milioni di euro, in forte aumento (+469%) rispetto ai 142 milioni dei primi nove mesi dell’anno scorso, grazie all’incremento delle plusvalenze nette (626,2 milioni di cui 522,1 relativi alla cessione di C&W Group).

Stabile Fiat Chrysler +0,08%.

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Ottima la risposta del mercato ai conti di Poste Italiane + 2,76% che ha chiuso i primi nove mesi del 2015 con un utile netto salito dell’86,8% a 622 milioni di euro.

Ancor più vivace Moncler +3,1%. Equita ha confermato il buy: “Il titolo tratta 20 volte il PE 2016, in linea coi peers nonostante la costante outperformance, la maggiore visibilità e migliori prospettive di crescita”. Giudizio positivo anche da Banca Akros che parla di “buoni numeri” che aprono la strada al pieno raggiungimento a fine anno delle stime di consensus.

Giornata intensa anche per il sistema bancario. Il ministro Pier Carlo Padoan è stato impegnato, con scarso successo, nella trattativa con Bruxelles per il salvataggio delle banche commissariate nell’ambito del provvedimento del bail–in. Intanto si tengono i conti di Ubi +,0,76% e di Bpm +1,5%: nei giorni scorsi ci sono stati contatti tra i vertici degli istituti in vista di una possibile fusione. Anche il Banco Popolare -1,5% licenzia oggi i dati del terzo trimestre.  

Categories: Finanza e Mercati
Tags: Borsa