Dal 20 novembre 2013 al 2 febbraio 2014 al Centro Culturale di Milano in via Zebedia 2 è aperta la Mostra LEWIS HINE. Costruire una nazione. Geografia umana e ideale, programmata dal Centro Culturale di Milano e da Admira.
L’esposizione, curata da Enrica Viganò e ideata da Camillo Fornasieri, fa parte dell’iniziativa Autunno Americano del Comune di Milano e si svolge con la partecipazione e il Patrocinio di Regione Lombardia, del Consolato Americano di Milano e della American Chamber of Commerce in Italy.
L’Esposizione riunisce per la prima volta opere originali provenienti dalla Collezione Rosenblum di New York, il più consistente fondo archivistico di stampe vintage di Hine in mani private, che propongono i suoi cicli più conosciuti, dai famosi Operai dell’Empire State Building agli Immigrati di Ellis Island, dal Reportage di Pittsburgh, al Lavoro minorile in Pennsylvania, North Carolina e Virginia. Si potranno ammirare la maestria e l’umanità del padre della “fotografia sociale”, permettendo di collegare alla sua esperienza alcuni dei valori più alti della generazione successiva rappresentata per esempio dalla Photo League.
La Mostra è accompagnata del Libro Catalogo ed. Admira con i saggi di Mario Calabresi e Nicolò Leotta.
Elemento di spicco la visione del film America and Lewis Hine [60’], di Nina Rosenblum e Daniel Allentuck della Dedalus Production che verrà proiettato – mercoledì 27 novembre, alle ore 21.00 – nella “Sala Sironi” del Palazzo dell’Informazione.
L’esposizione si inserisce nel percorso che il CMC e Admira portano avanti da 7 anni come approfondimento del linguaggio fotografico applicato a tematiche universali, appassionanti e controverse e dà il via alla terza trilogia che affronta l’argomento de “L’uomo e il fare”.
WORKSHOP
L’appuntamento su Lewis Hine costituisce inoltre la prima tappa del progetto di sociologia urbana “Le metropoli del futuro, Milano New York” che metterà in luce le connessioni sociali, culturali e architettoniche del concept sul “divenire della città”. Il prof. Nicolò Leotta, docente di Sociologia Visuale e Turismo Urbano, terrà 3 Workshop riservati agli studenti universitari di tutti gli atenei, in programma martedì 3, mercoledì 4 e giovedì 5 dicembre, in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano-Bicocca e con l’ITSOS “Albe Steiner“ Comunicazioni Multimediali di Milano; il workshop di giovedì 5 dicembre sarà aperto anche al pubblico. Uno degli esiti del progetto, grazie agli studenti dell’ITSOS “Albe Steiner”, sarà un reportage sulla mostra fotografica, sulle lezioni multimediali, sui dibattiti tematici e sull’immagine descrittiva e concettuale.
Info www.centroculturaledimilano.it
LEWIS HINE
Nato a Oshkosh, nel Wisconsin (USA) nel 1874, Lewis Wickes Hine rappresenta un esempio per tutte le generazioni successive nell’utilizzo della macchina fotografica come strumento per sensibilizzare l’opinione pubblica. Alla morte del padre nel 1892 lavorò come operaio per pagarsi gli studi, che completò a più riprese tra Chicago e New York. Nel 1902 diventò insegnante presso la Ethical Culture School di New York, dove iniziò a utilizzare la macchina fotografica come strumento educativo. Nel 1904 intraprese uno studio sistematico del fenomeno dell’immigrazione a Ellis Island, New York. Intorno al 1906 prese avvio il suo impegno professionale con la rivista Charities, che lo inviò a Pittsburgh per uno studio sociologico della città industriale. Dal 1907 il National Child Labor Committee lo incaricò di documentare il lavoro a domicilio e, in seguito, il lavoro minorile. Nel 1918 cominciò a lavorare presso la Croce Rossa Americana e viaggiò in Europa seguendo varie missioni. Nel 1930 fu incaricato di fotografare l’Empire State Building. Nel 1932 pubblicò il libro Men at Work. Morì nel 1940, sue fotografie e negativi sono conservati presso la Library of Congress di Washington e la George Eastman House di Rochester.
NINA ROSENBLUM
Nina Rosenblum è riconosciuta negli Stati Uniti tra i più impegnati autori indipendenti del documentario d’inchiesta ed è sempre più conosciuta e amata in Italia grazie ad una retrospettiva a lei dedicata, curata da Manuela Fugenzi. Numerosissimi premi l’hanno sostenuta negli oltre trenta anni di attività come regista documentarista e produttrice, tra cui una nomination all’Oscar nel 1992. I suoi film, prodotti dalla Daedalus Productions Inc. fondata assieme a Daniel V.Allentuck, sono un prezioso punto di riferimento della cultura democratica americana per la loro capacità di declinare con sensibilità e tenacia la testimonianza umana. La fotografia gioca un ruolo di assoluto primo piano, sia come fonte privilegiata nella ricostruzione storica sia da protagonista del racconto, a testimonianza del suo contributo nella costruzione dell’identità civile americana. Il suo primo film, America and Lewis Hine, ottiene immediato riconoscimento (premio speciale della giuria al Sundance Film Festival 1985). Il titolo è mutuato dal libro pubblicato da Aperture nel 1977 a seguito della mostra su Lewis Hine curata dal padre Walter Rosenblum, un caposcuola della fotografia sociale americana del secondo Novecento e attivo membro della Photo League, e dalla madre Naomi Rosenblum, celebre autrice della più importante Storia Mondiale della Fotografia, pubblicata in 15 lingue.