Sarà Vincent Todolì, già direttore della Tate Modern di Londra, il nuovo artist advisor degli spazi di HangarBicocca, che firma la programmazione per i prossimi tre anni, da ottobre 2013 a aprile 2015. Il calendario alternerà, nei diversi spazi espositivi, artisti internazionali affermati a artisti giovani, sia italiani sia stranieri, dalla carriera già consolidata. Tutte le mostre saranno prodotte ex novo appositamente per HangarBioccca o presentate in collaborazione con altre istituzioni di arte contemporanea.
Il programma ha inizio il 20 settembre 2013 con The Visitors, un’installazione di Ragnar Kjartansson (Reykjavík, 1976), artista presente anche alla Biennale di Venezia, costituita da nove proiezioni video che disegnano una grande performance musicale corale; il 31 ottobre 2013 si inaugura Islands, una grande retrospettiva di Dieter Roth (Hannover, 1930 – Basilea, 1998), che comprende le sue più importanti opere installative, dipinti, stampe, video e film realizzati – spesso con la collaborazione del figlio Björn Roth – tra gli anni 70 e gli anni 90. Il programma espositivo continua nel gennaio 2014 con una personale di Micol Assaël (Roma, 1979), già conosciuta a livello internazionale grazie a mostre presso il Palais de Tokyo, Parigi e la Kunsthalle Basel che proporrà installazioni basate su dinamiche fisiche che coinvolgono lo spettatore in modo percettivo e mentale; nella primavera del 2014 è prevista la mostra personale di Cildo Meireles (Rio de Janeiro, 1948), uno dei più importanti artisti degli ultimi decenni, nata anche grazie alla collaborazione con il Museo Reina Sofia di Madrid e il museo di Serralves di Porto, che presenta alcune installazioni fondamentali del suo percorso tra cui A Traves e Babel. Nel maggio del 2014, HangarBicocca ospiterà la mostra antologica di Pedro Paiva (Lisbona, 1979) e João Maria Gusmão (Lisbona, 1977) duo artistico che lavora sul tema del cinema e della camera oscura, scelto anche da Massimiliano Gioni per questa edizione della Biennale di Venezia.
Nel giugno 2014 è prevista la prima restrospettiva italiana di Joan Jonas (New York, 1936), considerata a pieno titolo l’iniziatrice della pratica artistica della performance; a settembre dello stesso anno HangarBicocca ospita la personale di Céline Condorelli (Parigi, 1974), che si distingue per la sua capacità di costruire relazioni con lo spazio, mentre a ottobre lo spazio ospita Juan Muñoz (Madrid, 1953 – Ibiza, 2001), tra i più importanti scultori del dopoguerra, con un progetto che comprende le sue più importanti installazioni, tra cui Double Bind; Il 2015 si aprirà, infine, con Damián Ortega (Città del Messico, 1967), noto artista internazionale presente a questa edizione della Biennale di Venezia, le cui opere e installazioni ambientali hanno trasformato l’idea tradizionale di scultura.
Con la nuova programmazione lo spazio milanese si conferma come luogo in grado di attrarre il pubblico internazionale con mostre di forte rigore curatoriale e di grande impatto visuale, grazie alla presenza di opere monumentali e raramente mostrate al pubblico.
Marco Tronchetti Provera, Presidente della Fondazione HangarBicocca, ha dichiarato: “HangarBicocca esprime al meglio i valori di innovazione, internazionalità e attenzione al territorio che sono alla base della cultura d’impresa di Pirelli. I 200 mila visitatori registrati nel primo anno dal rilancio premiano il nostro impegno e confermano quanto investire in cultura possa influire positivamente sulla città e sul territorio. La nomina di Vicente Todolí ad Artistic Advisor dimostra la nostra visione a lungo termine del progetto: nei prossimi tre anni si accentuerà ulteriormente la dimensione internazionale dello spazio, attraverso un programma espositivo che porterà a Milano artisti di grande prestigio e contribuirà a mettere HangarBicocca in dialogo con musei e istituzioni culturali di tutto il mondo”.
Vicente Todolí, nell’annunciare la programmazione, ha sottolineato più volte come l’unicità dello spazio e delle mostre rappresenti il punto di partenza nella concezione del calendario artistico per HangarBicocca: “Le caratteristiche di HangarBioccca renderanno davvero unico ogni progetto espositivo: l’incontro tra lo spazio e l’arte, la loro coabitazione e convivenza enfatizzeranno le potenzialità sia dell’uno che dell’altra. Come se uno più uno facesse tre”.
Abbiamo rivolto alcune domande al curatore di HangarBicocca, Andrea Lissoni, che ha sottolineatol’importanza di proseguire nella continuità con le linee guida che hanno portato al successo conseguito fino a oggi: attenzione alla dimensione dello spazio e del tempo, accento sulla coesistenza di più linguaggi, capacità di toccare temi attuali e di intercettare i cambiamenti futuri.
FIRST Arte – Il programma 2013 è sicuramente di grande interesse. Una scelta molto con artisti di “chiave internazionale” impegnati in una forma di arte decisamente “innovativa”. Possiamo aspettarci che questa sia la nuova tendenza? che futuro per gli artisti emergenti italiani?
Andrea Lissoni – Nel programma per HangarBicocca abbiamo individuato due artiste italiane che risiedono all’estero, conosciute internazionalmente ma non celebrate dal mercato dell’arte, contraddistinte dalla capacità di dare vita ad opere che dialogano con il pubblico dal punto di vista sensoriale ed intellettuale e che, nel processo di realizzazione della mostra in particolare, attivano una collaborazione con Pirelli. D’altra parte, era inevitabile, abbiamo individuato artiste che non abbiano avuto mostre importanti in istituzioni pubbliche nazionali in tempi recenti. Nel futuro proseguiremo lungo queste direttrici.
FIRST Arte – Interessante il concetto arte e cinema, vuole dirci qualcosa di più?
Andrea Lissoni – E’ un binomio che abbiamo esplorato già con la mostra dedicata a Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi (aprile 2012) e poi con Apichatpong Weerasethakul (marzo 2013). Una volta all’anno inevitabilmente il cinema, sotto varie forme, ritornerà. La prima occasione è la mostra di Gusmao e Paiva (maggio 2014), che sorprenderanno il pubblico con un cinema minuscolo, arcaico e magico, ma profondamente personale ed intimo