Perde qualche colpo Piazza Affari dopo l’avvio positivo. Il mercato guarda all’appuntamento di stasera quando, a mercati chiusi, Standard&Poor’s aggiornerà il rating sovrano italiano, ora BBB-. L’indice Ftse Mib arretra ora dello 0,2% poco sotto quota 22.800 punti. Ben diverso il trend degli altri mercati, ai massimi da cinque mesi, “drogati” dal calo della moneta unica (1,1632 sul dollaro): Francoforte +0,75%, Parigi + 0,9%. Positivi anche i listini extra-euro: Londra +0,2%, Zurigo guadagna oltre mezzo punto percentuale.
Un discorso a parte merita la Borsa spagnola, poco sotto la parità. Il presidente del governo spagnolo, Mariano Rajoy, ha chiesto al Senato l‘approvazione di misure di controllo del Parlamento catalano per contrastare le sue ambizioni secessioniste. A Barcellona i deputati potrebbero pronunciare in giornata la dichiarazione di indipendenza.
I future anticipano una partenza robusta di Wall Street dopo i brillanti risultati annunciati a Borsa chiusa da alcuni Big della tecnologia: Amazon ha strabattuto le attese di utile per azione, con un progresso del 6% abbondante negli scambi del dopo Borsa. Microsoft ha battuto le stime grazie all’area cloud, nel fuoriorario il titolo è salito del 4%. Anche Alphabet ha superato le attese, il titolo è salito del 3%.
Tra i tech europei risorge Gemalto: +10% dopo quattro profit warning nell’ultimo anno.
Lo spread Btp/Bund scambia a 152,6 punti base dopo che il ministero dell’Economia ha collocato tutti i 6 miliardi di euro di Bot a sei mesi. Il rendimento è calato al nuovo minimo storico. Il tasso è sceso a -0,400% da -0,382%.
Il petrolio Brent è sui massimi degli ultimi due anni, tratta a 59,4 dollari il barile, in lieve rialzo, dopo il +1,5% di ieri in chiusura. Il principe ereditario dell’Arabia Saudita, Mohammed bin Salman, si è dichiarato ieri pienamente a favore di una estensione dell’accordo sulla produzione in scadenza a marzo 2018.
Il rally non favorisce Eni, in calo dell’1,15%. La società petrolifera ha chiuso il trimestre con 950 milioni di euro di utile operativo rettificato, in calo da 1,020 miliardi di un anno prima e 100 milioni sotto le stime del consensus, a causa dei costi della struttura aziendale. Meglio del previsto il debito, sceso a 14,96 miliardi di euro.
Giù anche Saipem (-0,3%). Tenaris (+0,62%) capitalizza la partecipazione ai progetti di investimento della compagnia argentina Ypf. L’effetto tassi favorisce la corsa delle utility. Enel (+0,7%) si spinge ai massimi dal 2009 a 5,335 euro. Stamattina Banco Santander ha ribadito la raccomandazione Buy, alzando il target a 5,90 euro da 5,15 euro. Italgas +0,8%.
A Piazza Affari brilla Mediobanca (+2%) sulla scia dell‘utile del primo trimestre 2017-18 sopra le attese. l gruppo di Piazzetta Cuccia ha chiuso il primo trimestre dell’esercizio fiscale 2017-2018 con un utile netto di 300,9 milioni, in rialzo dell’11,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il dato è superiore alle stime del consensus degli analisti, che prevedeva un utile a 260 milioni. Nessun problema dai nuovi criteri per gli Npl previsti dalla nuova normativa Bce. Anzi, la banca si dice pronta a cogliere le opportunità che emergeranno nell’attività di advisory e di partnership con banche medio-piccole per Compass.
A proposito della partecipazione in Generali (-0,69%), Alberto Nagel ha ribadito che la vendita del 3% della compagnia resta lo scenario centrale per l’istituto che però è aperto anche ad altre opzioni. Non è escluso quindi, l’ipotesi, in caso di opportunità, del conferimento della quota in un veicolo da condividere con altri investitori, in cui Piazzetta Cuccia manterrebbe il 51%.
Vendite sulle altre banche. Lo scenario di bassi tassi di interesse non favorisce il settore. Unicredit -1,5% e Intesa -0,2%. Rallenta a fine mattinata Monte Paschi (-1,06%).
In Europa Ubs registra un rialzo del 2% dopo un balzo del 14% nei profitti netti del terzo trimestre, pur mantenendosi cauta sull’outlook per il resto del 2017. Royal Bank of Scotland sale del 2,7% dopo risultati migliori delle previsioni.
Frena anche Stm -0,66% che consolida il brillante +12% di ieri. Ferragamo gira in rialzo dell’1,2% dopo avere segnato i nuovi minimi dell’anno. Quattro analisti hanno tagliato il target price. Migliorano anche gli altri titoli del lusso: Moncler +1%, Luxottica +2,75% guida le Blue Chips e Tod’s +1,8%.