Inizia oggi la Milano Fashion Week 2022 dedicata alle collezioni di prêt-à-porter donna per la primavera-estate 2023 e le case di moda raccontano di come sono andati gli ultimi, difficili mesi.
Sono soprattutto dall’estero che sono arrivati gli affari ed è il pubblico internazionale è il vero obiettivo delle aziende che in questi giorni sfilano a Milano: secondo i Fashion Economic Trends le vendite negli Stati Uniti hanno registrato un +59,7% sul primo semestre 2021 e in netta salita è anche l’export verso la Corea del Sud (+34.1%) e alcuni mercati europei come la Spagna e la Francia.
La moda Made in Italy – che, insieme ai settori di occhiali e gioielli a fine 2022 realizzerà oltre 92 miliardi di euro di ricavi all’anno – sta vivendo un anno complesso. È infatti partito con una crescita record del fatturato (+25%), sostenuto soprattutto dalla spinta dell’inflazione e dal calo dell’euro che ha trainato le esportazioni, ma poi ha visto una potente frenata a causa dei costi delle materie prime e della crisi energetica e le previsioni per il prossimo trimestre sono negative.
«Scontiamo gli aumenti dell’energia. Sono necessarie misure drastiche per sostenere le imprese” ha detto Carlo Capasa, presidente della Camera della moda, in occasione della presentazione della fashion week, “ad oggi è più conveniente chiudere che continuare a produrre».
Il clima di fiducia dei consumatori, oltretutto, ha continuato a calare da fine 2021 e ha toccato un minimo ad agosto, oltre 19 punti sotto il livello di fine 2021.
Milano Fashion Week 2022: calendario, nomi, eventi da non perdere
Ben 210 gli appuntamenti da oggi fino al 26 settembre, rispetto ai 170 dello scorso febbraio, nel calendario di questa settimana, con 68 sfilate (di cui 7 in formato digitale), 111 presentazioni e una trentina eventi paralleli.
“Questa Fashion Week è una vera boccata d’aria fresca per Milano, sicuramente l’evento centrale di settembre” ha detto il sindaco di Milano Beppe Sala.
Moltissimi gli eventi speciali, nomi nuovi e designer, grandi ritorni e, per la prima volta, diverse sfilate aperte al pubblico.
La Milano Fashion Week 2022 inizia con una giornata dedicata ai nuovi nomi creativi del settore: sono gli studenti delle scuole di moda che presentano le loro collezioni durante Milano Moda Graduate e i nuovi talenti in vetrina al Fashion Hub.
I designer emergenti avranno un ruolo chiave durante tutti e sette i giorni della manifestazione, con progetti come lo show di Matty Bovan, che ha ricevuto supporto nella creazione e nella presentazione da Dolce&Gabbana, o la presenza in calendario delle sfilate di Cormio e Vitelli e Act n°1, beneficiari del Grant del Camera Moda Fashion Trust.
Ma ovviamente sono presenti anche i grandi nomi della moda: da Giorgio Armani (con le linee Emporio e GA) a Prada, da Salvatore Ferragamo a Missoni, e poi Versace, Gucci, Max Mara, Moschino, Fendi, Etro, tutti con eventi spettacolari in location straodinarie.
Uno degli eventi più attesi è quello di Diesel che, sotto la guida del suo direttore creativo Glenn Martens, accoglierà mercoledì 21 oltre 7.000 persone nel palazzetto dello sport Allianz Cloud.
Il giorno successivo sarà visibile al pubblico la sfilata di Anteprima, il marchio del giapponese Izumi Ogino, che festeggerà all’Arena Civica i suoi 30 anni.
Milano Fashion Week 2022: il ritorno di Ferragamo, Marras, Boss e Moncler
Attesi alcuni brand che non erano presenti all’appuntamento dello scorso febbraio. Come Antonio Marras, appena acquistato dal gruppo Calzedonia, il marchio tedesco Boss e Moncler, che sabato compie 70 anni.
Molto atteso è anche il ritorno di Salvatore Ferragamo, dopo che a gennaio scorso è entrato il nuovo amministratore delegato Marco Gobetti. La sua sfilata si svolgerà sabato nello storico seminario dell’arcidiocesi di Milano, che presto ospiterà il terzo hotel di lusso della casa di moda e offrirà l’opportunità di scoprire la prima collezione di Maximilian Davis, il giovane designer inglese di origine afro-caraibica oggi alla guida dello stile dello storico marchio fiorentino.
Attenzione anche per la sfilata di Benetton, domenica, con la prima collezione firmata da Andrea Incontri, stilista italiano che ha lavorato in particolare per Tod’s, il quale ha preso il posto di Jean-Charles de Castelbajac.