Piazza Affari chiude ai massimi dal 2008, (+0,74%, 24.688 punti base) e segna un rialzo in linea con gli altri listini europei: Francoforte +1,01%; Parigi +0,65%; Madrid +0,57%; Londra +0,69%.
Parte bene anche Wall Street, dopo i record messi a segno ieri da S&P 500 e Nasdaq, anche se al momento la borsa americana sta rallentando e il Dow Jones si muove a cavallo della parità. T-Mobile US sale del 10,9% in cima all’indice S&P 500 dopo che un giudice federale ha autorizzato l’acquisizione di Sprint, che balza del 73,8%. In generale il sentiment è prudentemente positivo, sostenuto da un cauto ottimismo sul contenimento dell’epidemia da coronavirus e dall’attenzione sempre vigile delle banche centrali. Più che le parole di Christine Lagarde all’Europarlamento, oggi sono quelle di Jerome Powell a infondere fiducia.
Il presidente della Federal Reserve ritiene l’attuale politica monetaria adeguata ed è ottimista sull’economia “resiliente” degli Usa (11 anni di espansione è un record storico), ma avverte: “stiamo monitorando attentamente la diffusione del coronavirus che potrebbe portare a disordini in Cina e che si potrebbero ripercuotere sul resto dell’economia globale”, Stati Uniti compresi, anche se è ancora troppo presto per capire. Dal fronte cinese, secondo quanto scrive l’agenzia Xinuha, Pechino avrebbe avviato la sperimentazione sui topi di un primo possibile vaccino contro il temibile 2019-nCov.
Intanto il dollaro resta forte sul mercato valutario. Il cambio con l’euro si muove a 1,0914. L’oro si prende una pausa dopo quattro giorni in progresso e scambia a 1568,25 dollari l’oncia, -0,78%. Rimbalza il petrolio: Brent 54,09 dollari al barile, +1,54%. La ripresa del petrolio avvantaggia i titolo oil di Piazza Affari: Saipem +2,76%; Eni +1,14%; Tenaris +0,83%.
Anche le trimestrali orientano le scelte degli investitori: Ubi +4,21% è il titolo migliore del Ftse Mib dopo i conti presentati ieri e archivia la sesta seduta in progresso; Finecobank, -5,61%, delude nonostante utili e dividendo in crescita. In rialzo Amplifon +2,82%; Prysmian +2,81%; Stm +2,58%; Juventus +2,39%, mentre riparte una girandola di indiscrezioni sulla panchina bianconera: Guardiola sostituirà Sarri?
Moncler cede il 2,72%, anche se i numeri 2019 sono migliori del previsto. A pesare è la riduzione dei costi e il rinvio degli investimenti in Cina per proteggere i margini. In scia Ferragamo -2,39%. Prese di beneficio su Azimut -1,52%. Fuori dal listino principale prosegue il rally di Risanamento +12,22%. Bene Banca Mediolanum +0,6%, che ha chiuso il 2019 con un utile record di 565,4 milioni di euro.
Sui titoli di stato resta invariato lo spread fra decennale italiano e tedesco: 139 punti base. Boom però per il Btp scadenza 1 marzo 2036 lanciato oggi dal ministero dell’economia tramite un sindacato di banche. Gli ordini hanno superato i 48 miliardi di euro, con il rendimento fissato a cinque punti base in più rispetto al Btp marzo 2035, in calo rispetto ai nove punti iniziali, poi ribassati a sette.
Dal fronte Bce, la presidente Lagarde ammonisce: “Più a lungo le nostre misure espansive resteranno in vigore, maggiore è il rischio che gli effetti collaterali diventino più pronunciati”.