La mostra collettiva “Color as Attitude”, a cura di Alberto Zanchetta, in programma dal 28 settembre al 15 novembre 2017 alla Osart Gallery di Milano, attraverso una accurata selezione di nove opere – sia storiche che recenti – si propone di valorizzare il percorso pittorico di tre grandi artisti americani come Ruth Ann Fredenthal, Winston Roeth e Phil Sims.
Il colore è certamente il fil rouge che lega i tre artisti che solo a prima vista sembrano dipingere quadri monocromatici. Si tratta di opere caratterizzate da un’espressione contemporanea radicale, che li separa dalla produzione minimalista e monocromatica e dall’intellettualismo freddo dei concettuali. Ciò che più gli interessa è la tecnica e l’impressione che suscitano sullo spettatore. La superficie dipinta sembra sparire e aprire la visione di uno spazio indefinito grazie alle numerose velature.
Nelle opere di Ruth Ann Fredenthal, ad esempio vengono utilizzati tre o quattro colori distribuiti in diverse parti del supporto pittorico. La superficie è animata da lievi variazioni di colore e linee ondulate, quasi impercettibili a occhio nudo.
La sua ricerca delle micro-tonalità di colore puro, e la loro sottile quanto complicata relazione, da sempre rappresentano un tema centrale della sua produzione.
La tecnica che utilizza è molto scientifica: comincia dalla scelta del formato, il quadrato e da quella del lino, un lino di provenienza belga solitamente usato dai restauratori per foderare le opere antiche, fino ad arrivare alla stesura del colore.
Il risultato finale è strabiliante. La superficie dipinta, data dai molteplici strati di colore sembra sparire e aprire la visione ad uno spazio indefinito come afferma Giuseppe Panza inRicordi di un collezionista, uno dei primi estimatori della pittura di Ruth Ann Fredenthal.
Così la tecnica pittorica di Phil Sims prevede la stesura di vari strati di pittura, solitamente tra i quaranta e i sessanta, fino a coprire l’intera superficie della tela con pennellate orizzontali e verticali.
Una qualità della tecnica di stesura di Phil Sims è che, strato dopo strato, il colore assume e sprigiona una luminosità unica. Grazie all’innata sensibilità e alla sua tecnica accurata, il risultato finale è strabiliante: il colore finale si crea dal sommarsi delle varie pennellate, filtrando fino alla superficie.
Winston Roeth dipinge pannelli monocromatici o bi-colore spesso combinati a formare un’unica installazione. Lavorando con il pigmento grezzo e con la tempera, crea dense superfici opache, talvolta dipingendo il contorno con un colore contrastante.
Roeth gioca con diverse combinazioni di linee per esplorare i loro effetti sulla percezione umana.
La fenomenologia del colore, della luce e dello spazio rappresenta un tema centrale della pratica pittorica di Roeth.
Dopo anni di esplorazione sulla luce e sul colore, arriva a sviluppare una tecnica precisa. Usando un pennello stende il pigmento puro, strato dopo strato, mischiandolo ad acqua e ad un’emulsione di poliuretano, finché l’intera superficie della tela non è stata ricoperta. Tutti i suoi sforzi sono incentrati nel tentativo di trovare la giusta saturazione del colore, in modo tale che dai pigmenti scaturisca luce pura.
Ruth Ann Fredenthal. Note biografiche
Ruth Ann Fredenthal nasce a Detroit, nel Michigan.
Figlia di artisti, da piccola disegna e dipinge animali, talvolta in forma astratta, e decide di essere una pittrice all’età di tre anni.
La sua educazione artistica ha breve parentesi presso l’Istituto del Museo di Filadelfia e la Scuola estiva di Yale Norfolk, ma la sua vera formazione si compie al Bennington College, sotto l’egida di Paul Feeley, che considera l’unico artista vivente ad averla influenzata.
Dopo la laurea al Bennington College, vince la prestigiosa borsa di studio Fulbright per la pittura e si reca a Firenze, dove rimane per un anno. Successivamente ritorna a New York.
Decisa a continuare la grande tradizione della pittura a olio, l’artista utilizza tutte le tecniche legate a questa disciplina pittorica.
Attualmente vive e lavora a New York.
Winston Roeth. Note biografiche
Winston Roeth nasce nel 1945 a Chicago.
Ha studiato presso le Università dell’Illinois e del New Mexico, quindi al Royal College of Art di Londra.
La produzione dell’artista risale agli anni Sessanta e parte da un’indagine della percezione del colore. Nell’arco di dieci anni ha allestito numerose mostre personali alla Stark Gallery New York, altre sono state inaugurate nelle città di Basilea, Londra, Amburgo, Goteborg, Sydney, Palma di Maiorca, Francoforte, Santa Fe.
Numerose sono le sue collaborazioni a installazioni coreografiche e teatrali. Ha inoltre svolto attività didattica sia a Chicago sia a New York.
Vive e lavora a Beacon, in USA.
Phil Sims. Note biografiche
Phil Sims nasce nel 1940 a Richmond, in California.
Prima di dedicarsi alla pittura, Sims svolge il mestiere di vasaio e realizza opere in ceramica.
Negli anni ’60 si iscrive al San Francisco Art Institute. Oggi, è considerato uno dei più grandi pittori coloristi a livello internazionale.
All’inizio della sua formazione artistica, studia l’uso che gli artisti dell’Espressionismo Astratto fanno del colore, mantenendo sempre uno sguardo alla pittura Europea più.
La sua carriera artistica è inizialmente legata al gruppo dei Radical Painters. Tuttavia, nel 1984, dopo la mostra curata da Thomas Krens al Williams College Museum of Art in Massachusetts, il gruppo decide di sciogliersi e ogni artista segue un percorso di ricerca artistica più autonomo e personale.
Oggi, Sims vive e lavora negli Stati Uniti, ma espone spesso in Europa, sia in spazi pubblici che in gallerie private.
Image: Winston Roeth, Portrait Paintings, 2012-2015, pigmenti Kremer e dispersione di poliuretano su pannelli di alluminio Dibond. 101,6 x 76,2. Ph Bruno Bani. Courtesy Osart Gallery, Milano