Coniato da Richard Lassels nel suo viaggio del 1670 in Italia, il termine “Grand Tour” è venuto a riferirsi ai viaggi intrapresi nel sud dell’Europa con uno scopo formativo ed educativo.
Riconosciuto e finanziato dai governi e dalle accademie, promosso dalla nobiltà e condiviso dalla borghesia più ricca e ambiziosa, questo viaggio nel continente è stato documentato come primo episodio di turismo di massa ed è diventato una istituzione per pellegrini, umanisti e cultori dell’antico.
La meta ultima ed essenziale del viaggio era l’Italia dove il processo educativo veniva perfezionato attraverso un’immersione nell’antichità alla ricerca delle radici della cultura europea. Non c’è campo del sapere in cui l’Italia non sia in grado di trasfondere nei suoi visitatori un’inimitabile lezione: il viaggiatore straniero che visita l’Italia, sia esso studente, diplomatico o cultore d’arte, si apre alle vie del sapere.
Probabilmente i destini della storia dell’arte europea sarebbero stati diversi se molti dei suoi protagonisti non avessero attinto da questa straordinaria esperienza che ancora oggi rimane eternamente immortalata nelle parole e nei tratti dei più celebri voyageurs: da Goethe a Montesquieu, da Cochin a Coryat, da Montaigne e Gibbon.
L’associazione Antiquari Milanesi promuove una serata dedicata al tema del “Grand Tour” con un’esposizione di oggetti d’antiquariato sul tema dei “ricordi di viaggio”, arricchita da una conferenza sull’argomento tenuta dall’architetto. De Paoli. La serata si svolgerà nella storica cornice di Palazzo Bovara, che sarà possibile visitare accompagnati da una guida.
Iniziativa innovativa per il territorio, Grand Tour, vuole promuovere e sensibilizzare gli ospiti verso il “bello”. Gli antiquari diventano, così, divulgatori e depositari di cultura artistica per creare aggregazione, confronto e crescita sul tema.
Una serata dedicata agli appassionati di antiquariato e non, che potranno scoprire e apprezzare da dipinti dei vedutisti veneziani come Bernardo Canal o Francesco Guardi, a lacche, carte geografiche del 1823, mosaici minuti, cronometri da marina, statue di bronzo dorato, mascheroni in terracotta, insomma oggetti, collezioni, immagini e rimandi all’immenso patrimonio culturale e storico che il tema suggerisce.
In mostra saranno presenti anche opere degli artisti: Giovanni Boldini, Emilio Gola, Mosè Bianchi, Carlo Grubacs, Lord Mancini, Giorgio Belloni e molti altri.
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Tel. +39 02.76119150