Negli anni ‘60 Milano si trovava nel pieno del boom economico con un irrefrenabile fermento culturale e con una forza progettuale senza precedenti.
Era il 1958 che si inaugurava con il concerto di Billie Holiday allo Smeraldo la grande stagione della musica a Milano. Seguirono tutti i grandi del Jazz da Duke Ellington a Thelonius Monk fino a Chet Baker e Gerry Mulligan. Ma anche la musica leggera conobbe un periodo d’oro con il concerto dei Beatles al Vigorelli del 1965 e dei Rolling Stones al Palalido del 1967. Milano divenne ben presto una città e pronta ad accogliere i più grandi protagonisti della musica pop e rock di tutto il mondo.
Nell’arte non possiamo non ricordare: Lucio Fontana e Piero Manzoni, di pietre miliari del design italiano quali Marco Zanuso, Bruno Munari, Vico Magistretti, Achille Castiglioni, Bob Noorda. Nella fotografia: Roberto Polillo, Carlo Orsi, Uliano Lucas, Gianni Greguoli, Fedele Toscani, Fabrizio Garghetti, Giorgio Lotti, Emilio Frisia, Cesare Colombo, Ernesto Fantozzi, Paolo Monti, Silvestre Loconsolo, Piero Raffaelli, e infine quella intensa vita notturna dei locali del jazz con Giorgio Gaber ed Enzo Jannacci.
Fu un periodo brillante, un sogno che però fu interrotto il 12 dicembre 1969, con l’attentato alla Banca Nazionale dell’Agricoltura di piazza Fontana.
Il percorso espositivo, diviso in sezioni, si apre con le immagini della nuova Milano, il cui volto si modifica grazie alle nuove costruzioni, come il Pirellone, la Torre Velasca, la Torre dei servizi tecnici comunali, il Centro direzionale, la Torre Galfa ma anche la nascita dei quartieri periferici, tra i quali spiccano Quarto Oggiaro, Olmi, Gallaratese, Gratosoglio, Comasina, quest’ultimo iniziato nel 1953 e ultimato nel 1960, il più importante intervento edilizio in quegli anni in Italia con i suoi 11.000 vani e 83 palazzi.
Fotografie e riviste dell’epoca documentano il boom economico, con la realizzazione delle tangenziali milanesi, del tratto Milano-Piacenza dell’autostrada A1, infrastrutture che portarono una più rapida circolazione delle merci con una maggiore crescita delle aziende. La grafica pubblicitaria è presente con i nomi di Franco Albini e Bob Noorda per la Metropolitana Milanese.
Diversi sono gli oggetti in mostra oggetti che rievocano la stagione del design, con Bruno Munari, Marco Zanuso, Vico Magistretti, Enzo Mari, Achille Castiglioni, Sambonet, Joe Colombo, Gio Ponti. Si racconta la storia delle aziende milanesi coinvolte in questa clamorosa stagione. Tra tutte Brionvega, Cassina, Zanotta, Kartell, Tecno, Fontana Arte, Artemide, Flos, Arflex e Danese.
Gallerie d’arte sempre più luoghi di incontro e confronto, ma anche cabaret, musica, in particolare il jazz.
E chi non ricorda concerti memorabili, come quelli di Billie Holiday allo Smeraldo, dei Beatles al Vigorelli, dei Rolling Stones al Palalido, di Jimi Hendrix al Piper. Milano fu anche il palcoscenico che vide affermarsi artisti quali Enzo Jannacci, Giorgio Gaber, Adriano Celentano, Patty Pravo.
La fine degli anni 60 segnò poi la nascita della contestazione, ecco le rivolte studentesche con occupazioni della Statale e della Cattolica, o picchetti nelle fabbriche e scioperi.
Chiude la mostra la sezione dedicata a piazza Fontana e alla fine del sogno, con le fotografie della strage e dei funerali, accompagnate da documenti e alcuni oggetti legati a questo tragico avvenimento alla cui ricerca e selezione, presso gli archivi della Polizia di Stato e non solo, ha collaborato la Questura di Milano.
Curata da Stefano Galli, realizzata in collaborazione con il Comune di Milano | Cultura, Direzione Musei Storici e con la Questura di Milano, organizzata da MilanoinMostra con il patrocinio della Polizia di Stato e dellaRegione Lombardia, la rassegnapresenta fotografie, manifesti, riviste, arredi, oggetti di design e molto altro ancora, che faranno rivivere l’atmosfera di quell’epoca.
Immagine di copertina: Il Bar Jamaica © Archivio Garghetti