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Milano: alle Gallerie d’Italia il trionfo di Canova e Thorvaldsen

Canova e Thorvaldsen FIRSTonline

La poesia dell’arte è protagonista alle Gallerie d’Italia di Milano – Piazza Scala. La sede museale di Intesa Sanpaolo nel capoluogo lombardo si rende custode della mostra ‘Canova | Thorvaldsen. La nascita della scultura moderna’, a cura di Stefano Grandesso e Fernando Mazzocca.

Con le sue 160 opere, l’esposizione rappresenta, sia per l’importanza e la bellezza delle opere esposte sia per la loro rilevanza scientifica, l’occasione di percorrere il ponte dell’arte a cavallo tra Settecento e Ottocento, un momento artistico dove la scultura ha conosciuto una decisiva trasformazione grazie al genio dell’italiano Antonio Canova e del danese Bertel Thorvaldsen, protagonisti e rivali sulla scena di una Roma cosmopolita dove hanno avuto modo di confrontarsi con i valori universali della classicità e dell’antico. È proprio sul suolo romano che i due scultori si sono affrontati originariamente e dove entrambi hanno sviluppato buona parte della loro carriera: Canova arrivò a Roma nel 1781 e vi morì nel 1822, mentre Thorvaldsen vi si insediò a partire dal 1797 e per i successivi quarant’anni.

I due nell’arco della loro carriera hanno dato vita a una delle più note e produttive competizioni su temi e soggetti identici, che hanno regalato all’arte alcuni capolavori: le figure della mitologia classica, come Amore e Psiche, Venere, Paride, Ebe, le Grazie, rappresentavano nell’immaginario comune l’incarnazione dei grandi temi universali della vita, come il breve percorso della giovinezza, l’incanto della bellezza, le lusinghe e le delusioni dell’amore. Canova è stato l’artista rivoluzionario, capace di assegnare alla scultura il primato sulle altre arti, attraverso il confronto e il superamento degli antichi, dove le sue opere dialogando con lo spazio che le circondano riescono a esaltarsi ancora, nelle linee dinamiche e sinuose che le caratterizzano. Thorvaldsen, studiando l’opera e la strategia del rivale, si è ispirato a un’idea più austera e nostalgica della classicità, in cui il confronto con lo spettatore non è totale, le linee sono più anatomiche e contribuiscono a creare una distanza con il pubblico. Lo scultore danese si è fatto precursore di una nuova epoca dell’arte nordica dominata dal fascino intramontabile del mondo mediterraneo.

Realizzata in collaborazione con il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo e con il Museo Thorvaldsen di Copenaghen, la mostra è resa possibile dall’apporto di prestiti fondamentali concessi da musei e collezioni private italiani e stranieri:: la Biblioteca Apostolica Vaticana, le Gallerie degli Uffizi di Firenze, il J. Paul Getty Museum di Los Angeles, il Museo Nacional del Prado di Madrid, la Pinacoteca di Brera e la Pinacoteca della Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, il Metropolitan Museum di New York, le Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma, le Gallerie dell’Accademia di Venezia.

“Questa mostra, dal 25 ottobre al 15 marzo 2020, rappresenta un traguardo di grande significato nel percorso di valorizzazione dell’arte e della cultura italiana intrapreso dalle nostre Gallerie d’Italia – ha affermato Giovanni Bazoli, Presidente Emerito di Intesa Sanpaolo – E’ un percorso che assume sempre maggiore rilevanza internazionale. Per la prima volta sono presentate al pubblico in un confronto diretto le opere dei due grandi scultori, l’italiano Canova e il danese Thorvaldsen. La nostra banca conferma anche con questa mostra l’orgoglio di trasfondere in un impegno quotidiano la propria fiducia nei valori universali della cultura e della bellezza”

La mostra, infatti, prosegue il ciclo di esposizioni realizzate alle Gallerie d’Italia nell’ambito del Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo, volte a valorizzare i protagonisti e le stagioni della storia dell’arte italiana. 

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Categories: Arte