Irrompe il Milan. Da ieri è ufficiale il rientro dei rossoneri nella lotta alle posizioni di vertice del campionato, per quanto Inter, Lazio e Roma restino comunque in vantaggio in virtù di una classifica costruita nel tempo, non solo negli ultimi due mesi. Ma il successo di Gattuso sul campo dei giallorossi conferma che il Diavolo non vince per caso, anzi: ad oggi è in forma smagliante e può mettere in difficoltà davvero chiunque.
Il derby di domenica prossima ci dirà se la zona Champions (ora distante 7 punti e chiusa proprio dall’Inter) può davvero diventare un obiettivo concreto, intanto però il segnale che arriva dall’Olimpico è forte è chiaro: la cura di Rino funziona ai limiti del miracoloso. Da quando c’è lui solo Napoli e Juventus hanno fatto meglio, la squadra corre più degli altri e questo nonostante i numerosissimi impegni ravvicinati che la costringono a giocare ogni tre giorni, peraltro senza margine d’errore.
E vincere 2-0 a Roma proprio mentre Montella, con il suo Siviglia, incassa un pesantissimo 2-5 contro l’Atletico Madrid, fotografa la stagione del Milan meglio di tante parole. “Abbiamo ottenuto una grande vittoria contro una signora squadra – le parole del tecnico. – A fine partita ho fatto i complimenti al gruppo ma ho anche ribadito che dobbiamo tenere i piedi per terra e continuare così. Il derby? No, ora la testa va alla Lazio”.
Già, perché tra due giorni i rossoneri giocheranno ancora all’Olimpico per la semifinale di ritorno di Coppa Italia: pareva essere l’unico obiettivo rimasto, invece è “solo” uno dei tre. Merito di un ruolino di marcia importantissimo che dal 27 dicembre, giorno di un derby da dentro o fuori, ha prodotto 9 vittorie in 12 partite tra campionato e coppe.
Numeri che migliorano ulteriormente se si prendono in esame le ultime due settimane, con i rossoneri capaci di fare percorso netto tra Spal, Ludogorets (due volte), Sampdoria e Roma, il tutto segnando 11 gol e subendone zero. Gli ultimi in ordine di tempo sono quelli di Cutrone (48’) e Calabria (74’), che hanno permesso ai rossoneri di espugnare l’Olimpico in quella che, giustamente, veniva considerata come l’ultima possibilità di insidiare la zona Champions.
Sul fronte giallorosso invece tanta delusione, sia per il quinto posto in classifica che per la prestazione, molto fumosa e lontana dagli standard richiesti. “Dopo aver preso gol abbiamo sbandato mentalmente e fisicamente, questo mi preoccupa – ha ammesso Di Francesco – È un campanello d’allarme, la squadra ha difettato di personalità, non possiamo essere contenti né della partita né del nostro momento”.
Roma-Milan ribalta dunque i giudizi, con i quinti in classifica preoccupati e i settimi a sorridere. Del resto il divario di qualche tempo fa s’è decisamente assottigliato e il campionato, con 12 partite ancora da giocare, può ancora regalare emozioni e colpi di scena a non finire.