Sì, lo spettacolo era proprio all’Olimpico. Roma e Milan hanno risposto positivamente alle attese che il popolo del calcio riponeva su di loro, regalando una serata di grande calcio condita da ben 6 gol complessivi. Peccato per i rossoneri che 4 siano stati realizzati dai padroni di casa, decisamente autori della miglior prestazione stagionale. E dire che il Milan era partito piuttosto bene, sfiorando la rete con El Shaarawy dopo appena 57’’. Ma il problema dei rossoneri si sa è la difesa, soprattutto sui calci piazzati. Così, dopo un gran parata di Amelia su Osvaldo, è arrivato il gol spacca-partita, guarda caso su corner (13°). Il colpo di testa di Burdisso lasciava impietrito Yepes, che da lì in poi non si sarebbe più ripreso. Ancor più clamoroso l’errore del colombiano al 24°, quando Osvaldo staccava in solitaria per il 2 – 0. I rossoneri avevano appena sfiorato il pareggio con El Shaarawy (bravissimo Goicoechea ad ipnotizzarlo), ma con una difesa così c’è poco da fare. La retroguardia del Milan imbeccava davvero una serata storta, tanto da far sembrare quella dei rivali (non certo un esempio del settore) un muro invalicabile.
Al 30° il match assumeva contorni inaspettati: pasticcio rossonero e palla a De Rossi, assist filtrante per Lamela e gol del 3 – 0. Un disastro per il Milan, una goduria totale per la Roma. Il copione non cambiava neanche nella ripresa. Prima Totti sfiorava il 4 – 0 con un sinistro a fil di palo, poi Lamela lo trovava con un colpo di testa al 61°. Se i giallorossi fossero una squadra “normale” il match sarebbe finito lì, invece non lo sono, nel bene e nel male. E dopo averci mostrato per oltre un’ora il lato bello della medaglia, i ragazzi di Zeman hanno tirato fuori quello meno convincente. Attaccati da un Milan a fortissima trazione anteriore (dentro El Shaarawy, Boateng, Bojan e Pazzini), i giallorossi hanno accusato qualche difficoltà di troppo. Prima sono rimasti in 10 per l’espulsione di Marquinhos (fallo di mano da ultimo uomo, decisione fiscale ma sostanzialmente giusta), poi hanno subito il gol dell’4 – 1 (Pazzini su rigore procurato dallo stesso attaccante per fallo di Goicoechea). Un minuto dopo ecco arrivare anche il 4 – 2 di Bojan, l’ex della partita, bravo a finalizzare a porta sguarnita.
E’ finita così, con la Roma in trionfo (ma c’è ancora qualche incertezza di troppo) e il Milan a leccarsi le ferite. Il paradosso è evidente: la squadra gioca abbastanza bene, ma ha una difesa colabrodo. “Credo che sia stata una partita molto strana – ha dichiarato Allegri nel post gara – all’inizio potevamo andare in vantaggio e abbiamo subito gol su angolo, poi potevamo pareggiare e abbiamo preso il 2 – 0. Sulle palle inattive dobbiamo migliorare, fisicamente eravamo abbastanza alti, siamo stati poco aggressivi nelle loro ripartenze, dovevamo far meglio”. Non tutto però è da buttare, perché il campionato è ancora lungo e in soccorso sta per arrivare il mercato. Prima del match Silvio Berlusconi aveva escluso nomi che parevano caldi: “Posso assicurare che Balotelli non arriverà. Drogba mi piace molto, ma in questo momento costa troppo, lo possono prendere solo le squadre russe e arabe. Il Milan non può più prendere dei giocatori fatti e finiti, dobbiamo puntare sui giovani anche sul mercato. Chi prenderemo? Non lo posso dire, ogni volta che parlo di un giocatore il prezzo si alza. Comunque saranno giovani di prospettive e futuro”. E, possibilmente, difensori. Perché se il Milan vorrà davvero tentare una rimonta-Champions, dovrà prevalentemente rinforzarsi là dietro.