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Milan, RedBird mette in vendita il 22% del club per saldare debito con Elliot

Imagoeconomica

Qualche ombra aleggia sul futuro del Milan. A due anni dall’acquisizione, RedBird Capital Partners, società statunitense di gestione degli investimenti fondata da Gerry Cardinale e detentrice del 96% del club, ha bisogno di reperire nuovi investitori e liquidità. L’obiettivo principale è la costruzione del nuovo stadio e il rimborso di un consistente debito di 693 milioni di euro al fondo Elliott, da saldare entro 11 mesi. Come riportato da Repubblica, RedBird ha messo in vendita il 22% delle sue quote al “prezzo base di costo”, senza guadagno, secondo un documento elaborato da Washington Harbour, per riequilibrare il portafoglio e ridurre l’investimento iniziale di 681 milioni di euro.

Il debito con Elliott da saldare

Nell’agosto 2022, RedBird ha acquisito il Milan per 1,2 miliardi di euro, con un prestito di 560 milioni fornito dal fondo Elliott tramite il cosiddetto vendor loan. Questo prestito, con scadenza nell’agosto 2025, ha già accumulato interessi, portando il debito a 634,3 milioni di euro e proiettando un valore finale di 693 milioni entro la scadenza. Una cifra che rappresenta il 57,7% del valore attuale del Milan, e la pressione per rimborsare il debito sta spingendo RedBird a cercare nuovi investitori e ridurre l’esposizione.

Condizioni vantaggiose per gli investitori

Per incentivare potenziali acquirenti, RedBird ha strutturato l’offerta in modo vantaggioso, nonostante i successi finanziari ottenuti nel 2022-2023. Il club ha infatti registrato un secondo anno consecutivo di bilancio positivo, con un attivo di 4,1 milioni di euro per il 2023-2024, dopo i 6,1 milioni dell’esercizio precedente. Queste cifre, però, non bastano a garantire la stabilità finanziaria necessaria per far fronte agli impegni futuri, spingendo così RedBird a cercare nuovi soci.

Futuro Milan: possibili partner arabi

Un’aspetto interessante del piano di RedBird è la prospettiva di coinvolgere partner internazionali. Si ipotizza infatti che entro il 2027 il club possa vendere una quota di minoranza a un fondo sovrano o a una famiglia miliardaria, fornendo così liquidità agli investitori interessati a uscire prima del completamento del nuovo stadio. Questa eventuale collaborazione con investitori arabi o miliardari potrebbe garantire stabilità al progetto a lungo termine, assicurando il finanziamento necessario per completare l’opera.

Il progetto dello stadio di San Donato: chiave di volta del futuro

Il fulcro delle prospettive future del Milan è rappresentato dal progetto del nuovo stadio di proprietà a San Donato. Si prevede che l’impianto genererà ricavi per 211 milioni di euro all’anno, con una spesa stimata di un miliardo di euro, finanziata in gran parte tramite debito (900 milioni). Lo stadio, che dovrebbe essere pronto entro il 2029, avrà una capienza di oltre 70.000 posti, di cui più di 13.000 riservati a posti premium, come skybox e logge. Inoltre, il progetto include la costruzione di un nuovo quartier generale del club, uno store, un museo, un hotel, e aree destinate a ristoranti e negozi.

Il progetto dello stadio, però, è ancora incerto. Nonostante la data prevista per l’inizio dei lavori sia fissata per ottobre 2025, ci sono stati ripensamenti sulla possibile coabitazione con l’Inter per condividere le spese.

Incentivi per il management

Per motivare ulteriormente il management del Milan, il dossier prevede anche un piano di incentivi finanziari legati al successo del progetto stadio. Nel migliore scenario possibile, che include la costruzione dello stadio e il successo del business plan, il bonus per i dirigenti potrebbe raggiungere i 569 milioni di euro. Nello scenario base, il compenso si fermerebbe a 358 milioni, mentre nel caso più pessimista, che prevede il fallimento del progetto, non ci sarebbero guadagni supplementari per i manager.

Dal punto di vista finanziario, l’offerta per gli investitori si fa ancora più attraente: chi acquista oggi una quota del 22% potrebbe venderla nel 2027 per una cifra stimata di 390 milioni di euro, con un ritorno di 2,6 volte l’investimento iniziale.

Le prospettive sportive

Oltre agli aspetti finanziari, il dossier presentato agli investitori traccia anche previsioni sugli obiettivi sportivi del Milan. Per i prossimi tre anni, si prevede di mantenere il terzo posto in Serie A, mentre in Champions League l’obiettivo sarà raggiungere al massimo i playoff nella stagione 2024-2025 e gli ottavi di finale nelle due stagioni successive. Sebbene queste previsioni possano far storcere il naso ai tifosi, vengono viste come sufficienti per sostenere il business del club.

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