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Milan più vicino allo scudetto, ma l’Inter non molla: Napoli e Juve matematicamente in Champions

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Tutto come prima, ma con una giornata in meno. La 35esima giornata non regala scossoni in chiave Scudetto, confermando le gerarchie stabilite dal recupero di Bologna, dunque Milan primo e Inter a inseguire con 2 punti di ritardo, il tutto con ancora 3 partite da giocare. Il borsino pende così leggermente in favore dei rossoneri, inevitabilmente favoriti vista la situazione di classifica (e lo scontro diretto a favore, che li renderebbe campioni anche in caso di arrivo a pari punti), ma i nerazzurri sono subito lì, pronti ad approfittare di un eventuale scivolone che ribalterebbe nuovamente gli scenari: la corsa al titolo, insomma, è tutt’altro che scontata e promette di regalare spettacolo fino all’ultimo respiro. Non sarà così invece per la corsa Champions, visto che da ieri, complice lo 0-0 della Roma col Bologna, Napoli e Juventus l’hanno definitivamente chiusa: saranno loro, assieme alle milanesi, a rappresentare l’Italia nella coppa più importante.

Il Milan soffre ma vince, l’Inter risponde: la corsa scudetto è più viva che mai

I riflettori erano puntati anzitutto sul Milan, chiamato a vincere per consolidare il primato gentilmente offertogli dall’Inter nel recupero di Bologna: missione compiuta, seppur con grande fatica. La squadra di Pioli l’ha spuntata solo nel finale grazie a un erroraccio di Terracciano, sciagurato nel servire a Leao un assist troppo ghiotto per essere sprecato, ottenendo così 3 punti pesantissimi, forse addirittura vitali, in chiave Scudetto.

Il gol del portoghese però non cancella le problematiche rossonere, quantomeno non del tutto, visto che anche ieri si è vista la solita difficoltà in fase offensiva, senza dimenticare la grande parata di Maignan su Cabral, decisiva tanto quanto la sua giocata. Il Diavolo continua a mostrare un cuore enorme, su questo non c’è dubbio, e a tre giornate dalla fine potrebbe anche bastare per raggiungere la meta, ma il calendario (Verona, Atalanta e Sassuolo) è sicuramente più complicato di quello dell’Inter, ragion per cui è bene tenere le antenne dritte, a maggior ragione in un campionato in cui nessuno regala nulla (finalmente!).

I nerazzurri, dal canto loro, devono vincerle tutte e sperare che il Milan incappi in un passo falso: la prima è decisamente alla loro portata (Empoli, Cagliari e Sampdoria non sono certo avversari irresistibili), per la seconda invece non resta che incrociare le dita e affidarsi a Tudor, Gasperini e Dionisi, nella speranza che uno di loro riesca a fermare la corsa della capolista.

Pioli: “Il gol di Leao è stata una liberazione”

“Quel gol è stata una liberazione, perché avevamo avuto diverse occasioni ma non eravamo riusciti a segnare – il commento soddisfatto di Pioli – Abbiamo giocato con la mentalità giusta, lavorando da squadra in una partita, come normale che sia, con un po’ di tensione. Siamo tutti in continua progressione, ma nemmeno noi sappiamo i nostri margini di crescita. Per molti è la prima volta che si giocano qualcosa di così importante, magari per qualcuno sarà anche l’unica. Per questo dobbiamo fare tutti il massimo fino alla fine”.

Inzaghi: “Non molliamo, ci crediamo fino alla fine”

“Abbiamo meritato la vittoria su un campo difficilissimo, i ragazzi sono stati bravissimi – ha sottolineato Inzaghi – Voglio ringraziare i tifosi che ci hanno sostenuti dall’inizio alla fine. Sul 2-0 abbiamo preso il gol di Pussetto che ci ha fatto abbassare un po’, ma i ragazzi sono rimasti in partita e non hanno rischiato quasi nulla. Ora dovremo essere bravi, mancano tre partite e la finale di Coppa Italia, la squadra è in salute, sta bene e vuole crederci fino alla fine”.

Bonucci e Mourinho danno la Champions alla Juve

Per una corsa Scudetto vibrante e combattuta ce n’è una Champions già decisa a 3 giornate dalla fine, anche se i verdetti erano nell’aria da diverse settimane. I dubbi sulle qualificazioni di Napoli e Juventus, infatti, erano decisamente pochi, un po’ per il loro valore, molto per gli stenti delle inseguitrici. La Roma sembrava essere l’unica a poter creare qualche fastidio, ma la sconfitta contro l’Inter l’aveva di fatto tolta dai giochi: il resto lo ha fatto il pareggio col Bologna, al termine di una partita nella quale si sono viste le scorie di Leicester, oltre che l’apprensione per l’imminente ritorno.

Non che la Juve abbia fatto molto meglio, anzi a un certo punto il match col Venezia si era complicato parecchio, tanto che la beffa sembrava ormai dietro l’angolo. Curioso che a decidere la sfida sia stato Bonucci con una doppietta, mentre Vlahovic e Morata sono rimasti a guardare: sintomo di qualcosa che non va nella manovra bianconera, ma Allegri potrà lavorarci con molta più serenità dopo aver staccato il biglietto per l’Europa più importante.

“Abbiamo avuto un buon approccio, tirando diverse volte in porta e trovando il gol subito, poi ci siamo abbassati troppo e già nel primo tempo abbiamo rischiato più volte – il suo commento a fine partita – Nel secondo il gol era nell’aria, siamo stati bravi e anche un po’ fortunati a riprenderla, contro un buon Venezia. È difficile parlare di tecnica e di giocare bene in questo momento, sono tre mesi che giochiamo sempre con gli stessi e con tanta pressione addosso, arrivare nei primi quattro è un gran risultato. Vlahovic? Deve rimanere più sereno, a volte vuole strafare quando ha la palla tra i piedi. Deve trovare equilibrio, giocare per la Juve ovviamente è diverso che farlo per la Fiorentina, dove hai meno pressioni…”.

Fa festa anche il Napoli

Il pareggio della Roma ha dato la matematica qualificazione anche al Napoli, per quanto il 6-1 sul Sassuolo avesse, di fatto, già consegnato il verdetto. “Siamo l’unica squadra italiana a partecipare alle competizioni europee per il 13° anno consecutivo! Siamo in Champions League” il tweet celebrativo degli azzurri, quasi a rimarcare la bontà di una stagione iniziata proprio con questo obiettivo, eppure contestata da critica e tifosi.

Juventus e Napoli fanno festa quasi esclusivamente per una questione di bilanci, visto che la coppa dalle grandi orecchie, al momento, è l’unica in grado di far respirare le casse societarie, ma a livello sportivo la loro assenza dalla corsa Scudetto fa male e apre a diverse riflessioni. Milan e Inter invece se la giocheranno fino all’ultimo respiro, pronte a regalarci il finale di stagione più bello degli ultimi anni.

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