Tutti contro tutti. La settima giornata entra nel vivo con le partite domenicali, nelle quali si sfideranno le prime sei della classe, nessuna esclusa. Un bel modo di salutarsi in vista della sosta, che darà un attimo di respiro (Nazionali a parte) a una stagione fitta come non mai, anche se il discorso vale solo per chi riuscirà a fare risultati: gli altri, infatti, passeranno due settimane decisamente complicate. Milan-Napoli è senza dubbio il big match, ma pure Roma-Atalanta e Udinese-Inter non scherzano; discorso a parte invece per Monza-Juventus, paradossalmente la più delicata di tutte alla luce del momento dei bianconeri, alle prese con il momento più duro dell’era recente.
Milan-Napoli (ore 20.45, Dazn)
Ma andiamo con ordine e cominciamo dalla sfida di San Siro, che vedrà di fronte le due squadre più convincenti di quest’inizio di stagione. Forse è troppo presto per definirlo uno scontro Scudetto, ma la possibilità che Milan e Napoli vadano avanti così fino alla fine esiste, anzi è piuttosto concreta; dunque, meglio non prenderlo troppo alla leggera, anche se siamo solo a metà settembre.
Pioli: “È una sfida scudetto, partiamo alla pari”
“Possiamo già dire che è una delle sfide Scudetto – ha confermato Pioli in conferenza stampa -. Sia noi che loro arriviamo da un turno di Champions; dunque, possiamo dire che partiamo nelle stesse condizioni, alla pari, inoltre abbiamo due modi di interpretare le partite piuttosto simili. Mi aspetto una sfida difficile contro una grande squadra per tecnica e organizzazione, con personalità. Anche noi abbiamo qualità e non contano gli assenti bensì il gioco di squadra e lo spirito”.
Spalletti: “Milan avvantaggiato, dovremo andare più forte”
“Siamo due squadre che stanno bene, con intenzioni sane e voglia di vincere le partite – ha replicato Spalletti -. Difficile dire chi stia meglio, ma loro sono i campioni d’Italia, qualche vantaggio ce l’hanno e dovremo essere bravi a crescere velocemente, più di loro, perché aver vinto gli ha dato ulteriore forza e aver ricominciato bene li ha riconfermati. Noi dovremo andare più forte se li vogliamo agguantare, loro sono davanti”.
Milan-Napoli, le formazioni
Entrambe sono alle prese con assenze pesanti, anzi si può dire che questa sera non ci saranno i due attori principali: Leao e Osimhen, infatti, sono senza dubbio i top delle due squadre. In questo senso però è Pioli ad avere maggiori problemi, visto che all’appello gli mancano anche Rebic e Origi, mentre Spalletti può comunque contare su Raspadori e Simeone. Il tecnico rossonero ha accarezzato a lungo l’idea di una rivoluzione tattica, ma alla fine dovrebbe optare per il solito 4-2-3-1, adattando Saelemaekers nel ruolo del portoghese, dunque Maignan in porta, Calabria, Kalulu, Tomori e Hernandez in difesa, Tonali e Bennacer a centrocampo, Messias, De Ketelaere e, appunto, Saelemaekers alle spalle dell’unica punta Giroud. Classico 4-3-3 anche per Spalletti, che risponderà con Meret tra i pali, Di Lorenzo, Rrahmani, Kim e Mario Rui nel reparto arretrato, Anguissa, Lobotka e Zielinski in mediana, Politano, Raspadori e Kvaratskhelia in attacco.
Udinese-Inter (ore 12.30, Dazn e Sky)
La gara inaugurale della domenica sarà però quella della Dacia Arena tra Udinese e Inter. Esame tosto per i nerazzurri, che dopo aver battuto in extremis il Torino ed essersi ripetuti, questa volta senza fatica, in Repubblica Ceca contro il Viktoria Plzen, cercheranno di fare il tris con i friulani. Dovessero riuscirci ecco che la crisi di qualche tempo fa potrebbe dirsi definitivamente in archivio, un risultato negativo invece riporterebbe tutto a galla, facendo passare una sosta piuttosto pesante a Simone Inzaghi. Missione tutt’altro che semplice, perché di fronte ci sarà un’Udinese in grande forma, lanciata da quattro vittorie consecutive e da un quarto posto assolutamente clamoroso.
Inzaghi: “Gara molto impegnativa, dobbiamo fare attenzione”
“Bisognerà fare molta attenzione, l’Udinese è una squadra in salute, ben allenata, con giocatori di qualità e quantità – il monito del tecnico nerazzurro -. Bisognerà fare una partita di corsa, aggressività e determinazione perché sappiamo che troveremo un avversario ostico, con la miglior striscia del campionato e dovremo affrontarlo da Inter. L’approccio sarà determinante perché l’Udinese è una squadra che segna nei primi minuti delle gare; quindi, bisognerà approcciare la partita nel migliore dei modi”.
Udinese-Inter, le formazioni
Inzaghi dovrà fare a meno di Calhanoglu, fermatosi giovedì per un problema muscolare e costretto a saltare almeno questa trasferta (potrebbe tornare dopo la sosta, o al massimo la settimana successiva). Assenza non da poco, tanto più che il turco era uno dei più in forma, a cui il tecnico dovrebbe ovviare con Gagliardini, favorito su Mkhitaryan per una maglia da titolare. Il 3-5-2 nerazzurro vedrà così Handanovic in porta (l’alternanza con Onana sembra ormai certa), Skriniar, De Vrij e Bastoni in difesa, Dumfries, Barella, Brozovic, Gagliardini e Gosens a centrocampo, Lautaro e Dzeko in attacco. Stesso sistema di gioco anche per Sottil, che cercherà la quinta vittoria consecutiva con Silvestri tra i pali, Perez, Becao e Nuytinck nel reparto arretrato, Pereyra, Lovric, Walace, Makengo e Udogie in mediana, Deulofeu e Beto coppia offensiva.
Monza-Juventus (ore 15, Dazn)
Il maggior carico di pressione però grava paradossalmente sul Brianteo, dove si affrontano due squadre con l’acqua alla gola come Monza e Juventus. È chiaro però che sono i bianconeri a giocarsi di più, anche perché la classifica di Serie A, a differenza di quella di Champions, non è affatto compromessa: una vittoria, complici gli scontri diretti sugli altri campi, potrebbe riavvicinarli alle posizioni di vertice, ridando un po’ di serenità a un ambiente sull’orlo di una crisi di nervi. Inutile dire che un risultato negativo avrebbe invece dei risvolti pesantissimi, forse addirittura decisivi per il futuro di Allegri, sempre più discusso sia dall’esterno (critica e stampa) che dall’interno (tifosi e pure società).
Allegri Spavaldo: “Sentir parlare di esonero mi diverte”
“Mi mancava sentir parlare di Allegri esonerato e sono contento finalmente di averlo sentito – ha ribattuto Max in conferenza stampa -. Con la società parliamo sempre, perché io devo rendere conto a loro, dobbiamo continuare a lavorare sereni perché si può sempre migliorare. Mi diverte sentire queste cose, sono fiducioso su ciò che stiamo facendo e ciò che arriverà, l’ho già detto, penso di parlare italiano abbastanza corretto anche se sono andato a scuola poco. È normale che sono sempre in discussione, ma ho mai avuto tutti i giocatori a disposizione? No. La squadra sta facendo bene? Sì, nelle condizioni in cui siamo. Nel calcio se vinci sei un bravo ragazzo, se perdi…”.
Monza-Juventus, le formazioni
A complicare la vita di Allegri, oltre ai soliti infortuni (Chiesa, Pogba e Locatelli) e alle squalifiche di Cuadrado e Milik, ci si è messo l’esonero di Stroppa, che farà sì che il Monza sia del tutto inedito e dunque meno decifrabile del solito. Ma il tecnico sa che deve vincere, anche perché, con il massimo rispetto per i brianzoli, la differenza tra le due squadre resta enorme e questo a prescindere dalle assenze. Max opterà per un 4-3-3 con Perin in porta (Szczesny è rientrato ma andrà in panchina), Danilo, Bonucci, Bremer e De Sciglio in difesa, Miretti, Paredes e McKennie a centrocampo, Di Maria, Vlahovic e Kostic in attacco. Palladino, alla sua prima sulla panchina del Monza e, in generale, in Serie A da allenatore, risponderà con un 3-4-3 con Di Gregorio tra i pali, Marlon, Pablo Marì e Izzo nel reparto arretrato, Birindelli, Rovella, Sensi e Carlos Augusto in mediana, Pessina, Dani Mota e Caprari nel tridente offensivo.
Roma-Atalanta (ore 18, Dazn)
Last but non least, come direbbero gli americani, il match dell’Olimpico tra Roma e Atalanta, un vero e proprio scontro diretto secondo solo a quello di San Siro. I bergamaschi, infatti, sono primi assieme a Milan e Napoli, i giallorossi inseguono con un solo punto di distanza: non serve aggiungere altro per ribadire l’importanza della partita. La squadra di Gasperini ci arriva più riposata, vista la mancanza di impegni europei, quella di Mourinho invece è reduce da due gare in meno di una settimana con Empoli e Helsinki, dove ha però ritrovato gol e vittorie. A livello di morale, insomma, Roma e Atalanta stanno bene e promettono di regalare 90’ intensi e combattuti, in perfetta sintonia con due allenatori come Mou (ieri in silenzio stampa) e Gasp (“questo sarà per noi un test formidabile”).
Roma-Atalanta, le formazioni
La Roma deve fare i conti con l’ennesimo infortunio grave della stagione: Karsdorp ha riportato la rottura del menisco (minimo 40 giorni di stop) e va così ad aggiungersi a Wijnaldum e Zaniolo, anche se quest’ultimo è finalmente abile e arruolato. Mourinho punterà su un 3-4-2-1 con Rui Patricio in porta, Mancini, Smalling e Ibanez in difesa, Celik, Cristante, Pellegrini e Spinazzola a centrocampo, Dybala e Zaniolo alle spalle dell’unica punta Abraham. Sistema di gioco simile anche per Gasperini, a sua volta costretto a fare a meno di Zapata, Djimsiti e Zappacosta, dunque 3-4-1-2 con Musso tra i pali, Toloi, Demiral e Okoli nel reparto arretrato, Hateboer, De Roon, Koopmeiners e Soppy in mediana, Ederson sulla trequarti, Malinovskyi e Hojlund in attacco.