Due spareggi per la Champions. Non siamo ancora al punto di non ritorno, ma Milan-Lazio e Roma-Inter hanno tutta l’aria di essere decisive per la corsa ai primi quattro posti, proprio come Atalanta-Juventus di domani. A cinque giornate dalla fine, infatti, il margine d’errore è sempre più ridotto, specialmente per chi insegue: ecco perché le sfide odierne sono sicuramente più “pesanti” per Pioli e Mourinho, costretti a battere Sarri e Inzaghi per non sprofondare troppo indietro, il tutto con le semifinali di Champions ed Europa League alle porte, che creano ulteriori pensieri.
Milan – Lazio (ore 15, DAZN)
La partita di San Siro sarebbe già stata delicata di suo, ma il pareggio del Milan con la Cremonese la rende quasi decisiva, ovviamente per i rossoneri. La Lazio, infatti, s’è portata a 64 punti grazie al successo sul Sassuolo e può permettersi il lusso di affrontare il Diavolo a + 6, dunque con due risultati a disposizione. Lo stesso non si può dire per Pioli, costretto a vincere a tutti i costi: qualsiasi altro scenario renderebbe complicatissima la corsa Champions, tanto più con i due derby con l’Inter alle porte, che toglieranno tante energie sia fisiche che mentali. La partita si preannuncia spettacolare visto che le due squadre prediligono il gioco offensivo, anche se il 4-0 dell’andata ha segnato un punto importante in favore della Lazio e potrebbe incidere psicologicamente. Difficile sbilanciarsi in pronostici, perché se è vero che San Siro potrebbe spostare il borsino verso i rossoneri, lo è anche che i biancocelesti hanno fatto un girone di ritorno decisamente superiore, inoltre non avranno nessun derby di coppa per la testa.
Pioli ammette: “È una sfida quasi da dentro o fuori. Turnover eccessivo? So quello che faccio”
“La squadra è consapevole dei jolly già sprecati e sa di non poterne gettare via altri – ha confermato Pioli senza mezzi termini -. È una partita quasi da dentro o fuori, dobbiamo fare molti punti da qui alla fine e questa con la Lazio è una tappa molto importante. Dopo la sosta la squadra ha controllato e dominato molte partite, ma ha ottenuto solamente due vittorie e quattro pareggi. Doveva essere il contrario per come abbiamo giocato, per quanto abbiamo tirato in porta, però se non siamo riusciti a vincere significa che ci è mancato qualcosa, specialmente in area avversaria. Turnover eccessivo? So perché faccio certe scelte, non c’è un Milan 1 e un Milan 2, i pareggi sono arrivati con diversi tipi di formazione e le prestazioni non sono mai venute meno. È mancato il risultato vincente e dobbiamo fare sicuramente meglio da questo punto di vista”.
Milan – Lazio, le formazioni: Pioli si affida ai titolari, Sarri rischia di perdere Zaccagni
Sarà, ma il cosiddetto “Milan B” ha profondamente deluso, soprattutto in attacco dove Origi e De Ketelaere continuano a latitare, facendo rimpiangere Giroud e Leao ogni volta che Pioli decide di farli riposare. Non a caso il tecnico, a prescindere dal derby di mercoledì, tornerà a puntare su di loro, nella speranza che bastino per trovare una vittoria fondamentale per la classifica. Il 4-2-3-1 rossonero vedrà così Maignan in porta, Calabria, Kjaer, Tomori e Hernandez in difesa, Krunic e Tonali a centrocampo, Messias, Bennacer e Leao sulla trequarti, Giroud in attacco. Sarri, costretto a rinunciare sia a Cataldi che a Vecino, dovrà probabilmente fare a meno anche di Zaccagni, alle prese con un affaticamento muscolare: il tecnico lo ha convocato, ma lo farà partire dalla panchina. Il 4-3-3 laziale sarà composto da Provedel tra i pali, Marusic, Casale, Romagnoli e Hysaj nel reparto arretrato, Milinkovic-Savic, Marcos Antonio e Basic (in vantaggio su Luis Alberto) in mediana, Felipe Anderson, Immobile e Pedro nel tridente offensivo.
Roma – Inter (ore 18, DAZN)
Se Milan-Lazio è uno spareggio lo stesso si può dire anche di Roma-Inter, altra sfida da brividi di questo sabato. Qui le distanze in classifica sono più ridotte, visto che i nerazzurri hanno solo due punti in più dei giallorossi, ma è chiaro che a cinque giornate dalla fine pesano anche quelli, specialmente se dovessero aumentare. Sulla carta è favorito Inzaghi, perché il momento di forma delle squadre è diametralmente opposto. L’Inter ha ritrovato gol, fiducia e vittorie, tanto da permettersi pure la goleada sul campo del Verona, la Roma invece è alle prese con una serie di infortuni pesantissimi, oltre che con l’ennesimo sfogo di Mourinho verso il sistema e, di riflesso, la sua società, definita “troppo debole per occuparsi degli arbitri”. Parole di fuoco, che oltre ad aprire l’ennesima indagine federale nei suoi confronti (oggi sarà in panchina, ma il rischio squalifica è concreto) ridanno fiato alle voci su un suo addio a fine stagione: sullo sfondo ci sono Psg, Real Madrid e Chelsea, anche se prima c’è una stagione che potrebbe ancora concludersi alla grande, sia in campionato che in Europa League. Discorso simile pure per Inzaghi, che nelle ultime settimane ha visto salire le sue quotazioni in modo importante: il futuro però lo decideranno i risultati, visto che l’Inter potrebbe chiudere in modo trionfale, oppure con un clamoroso flop.
Inzaghi: “Partita pesante e insidiosa, ma ho fiducia nei miei ragazzi”
“I punti fatti nelle ultime tre partite sono stati sicuramente importanti per la nostra classifica – ha sottolineato Inzaghi – Ora sappiamo che all’Olimpico ci aspetta una sfida contro una squadra forte, di grande valore, con un ottimo allenatore: prevedo tante insidie, perché in chiave Champions è una partita molto importante per entrambe le squadre. Ho sempre avuto fiducia perché vedevo come si allenava la squadra, certamente sono contento del fatto che le punte siano tornate a segnare con regolarità, questo è importante, così come lo è il fatto di non prendere gol: merito non solo dei difensori, ma di tutta la squadra, della voglia che mette in campo. Abbiamo un calendario importante, serve massima concentrazione, viviamo partita dopo partita con fiducia, il gruppo è forte e coeso”.
Roma – Inter, le formazioni: Mourinho in totale emergenza, Inzaghi sceglie Lukaku e Correa
A livello di formazioni, come detto in precedenza, sta molto meglio l’Inter, che dopo il turnover di Verona potrà permettersi di schierare diversi elementi di spessore, a fronte di una Roma davvero in difficoltà. Mourinho dovrà fare a meno di Smalling, Llorente, Kumbulla e Celik (squalificato), per una difesa tutta da inventare, inoltre avrà problemi anche a centrocampo (Wijnaldum è recuperato, ma solo per la panchina) e in attacco, dove oltre all’infortunato Belotti e all’acciaccato Dybala (solo panca anche per lui) mancherà pure El Shaarawy, la cui stagione, di fatto, s’è chiusa a Monza. Il 3-4-2-1 giallorosso sarà molto rimaneggiato con Rui Patricio in porta, Mancini, Cristante e Ibanez in difesa, Zalewski, Matic, Bove e Spinazzola a centrocampo, Solbakken e Pellegrini alle spalle dell’unica punta Abraham. Abbondanza di scelte invece per Inzaghi, che punterà su un 3-5-2 con Onana tra i pali, Darmian, Acerbi e Bastoni nel reparto arretrato, Dumfries, Barella, Brozovic, Mkhitaryan e Dimarco in mediana, Lukaku e Correa in attacco.