Chi si ferma è perduto. Il campionato non regala neanche un attimo di respiro e così, dopo le emozioni del turno infrasettimanale, è già tempo di 7° giornata. Si parte subito con tre anticipi forti come Lecce-Napoli (ore 15), Milan-Lazio (18) e Salernitana-Inter (20.45), in attesa di una domenica all’insegna di Atalanta-Juventus: un weekend niente male, che potrebbe avere effetti importanti su classifica e prospettive, oltre che sulla tornata europea in arrivo settimana prossima.
Milan – Lazio (ore 18, Dazn)
Riflettori puntati anzitutto su San Siro, dove il Milan di Pioli proverà a blindare il primo posto raggiunto in settimana, per poi sedersi sul divano e sperare in un passo falso dell’Inter. Per far sì che ciò accada serve battere la Lazio di Sarri, a sua volta costretta a fare punti per non staccarsi troppo dalle zone nobili della classifica. Il tecnico rossonero è reduce da due successi importanti con Verona e Cagliari che hanno aiutato l’ambiente a lasciarsi alle spalle la débacle nel derby, ora però arrivano gli esami con Lazio e Borussia Dortmund e fallire toglierebbe ulteriori certezze. Urgono conferme al cospetto di due squadre importanti, a cominciare da oggi contro i biancocelesti, ripartiti grazie al 2-0 sul Torino nell’infrasettimanale. Il Milan parte favorito anche in virtù del fattore San Siro, storicamente poco amico della Lazio, a patto di ripartire dai progressi mostrati a Cagliari, dove si è vista una squadra aggressiva e sicura di sé, capace di vincere nonostante l’iniziale svantaggio. Sarri andrebbe a nozze negli spazi, ecco perché il Diavolo dovrà fare molta attenzione e mostrarsi all’altezza dell’impegno, sia dal punto di vista tecnico che mentale.
Pioli: “Lotta Scudetto? A maggio vedremo, ma per me è favorita la Juve”
“Stiamo bene e vogliamo trovare la competitività, questa con la Lazio è una gara importante in cui dobbiamo concentrarci – il pensiero di Pioli -. Abbiamo vissuto con equilibrio tutte le situazioni, la brutta esperienza del derby è stato un nuovo inizio da cui ripartire. Oggi non siamo perfetti, ma dobbiamo mettere in campo la miglior prestazione per vincere. Siamo solo all’inizio del nostro percorso e della nostra scalata, ci saranno ancora molte gare da affrontare e difficoltà da superare. Io sono convinto della qualità e degli atteggiamenti dei miei giocatori. Quello che sto vedendo è positivo, ma va portato avanti con forza, generosità e attenzione. La lotta Scudetto? A maggio si stabilirà chi sarà il migliore, ma penso che la Juve sia la favorita perché non giocare in Coppa dà qualche punto in più in campionato”.
Milan – Lazio, le formazioni: Maignan, Leao e Giroud di nuovo titolari, Romagnoli recupera
Dopo il turnover (riuscito) di Cagliari si rivedrà il Milan titolare, con Maignan, Leao e Giroud di nuovo in campo dal primo minuto. La vittoria in Sardegna è stata doppiamente importante per Pioli, sia per i 3 punti che per le risposte avute dalle cosiddette “seconde linee”. Una di queste, peraltro, potrebbe presto scalare le gerarchie e salire di grado: si tratta di Adli, dimenticato in panchina per oltre un anno e ora regista della squadra, peraltro con ottimi risultati. Il 4-3-3 rossonero vedrà così Maignan in porta, Calabria, Kjaer, Tomori e Hernandez in difesa, Loftus-Cheek, Adli e Reijnders a centrocampo, Pulisic, Giroud e Leao in attacco. Stesso sistema di gioco anche per Sarri, che recupera Romagnoli: il difensore ha rimediato una frattura nasale, ma potrà scendere in campo grazie all’ausilio di una mascherina protettiva. Il 4-3-3 laziale vedrà Provedel tra i pali, Marusic, Casale, Romagnoli e Pellegrini nel reparto arretrato, Vecino, Rovella e Luis Alberto in mediana, Felipe Anderson, Immobile e Zaccagni nel tridente offensivo.
Salernitana – Inter (ore 20.45, Dazn e Sky)
In serata toccherà all’Inter, di scena a Salerno dopo l’inattesa sconfitta col Sassuolo. Fino a mercoledì erano in molti a pensare che i nerazzurri potessero arrivare alla sosta a punteggio pieno, assestando un primo colpo alla lotta Scudetto, ora però si è capito che anche loro, per quanto forti e attrezzati, possono perdere punti qua e là. Paulo Sousa, a rischio esonero dopo il ko di Empoli, si augura di trovare un’Inter ancora scossa e di poterne approfittare, magari replicando quanto accaduto nella scorsa stagione proprio all’Arechi (finì 1-1), Inzaghi invece non può permettersi altri passi falsi e ha tutta l’intenzione di riprendere la corsa. La sua squadra, considerata dalla stragrande maggioranza della critica come la favorita per il titolo, ha già dimostrato di essere difficilmente battibile quando scende in campo con la testa giusta, ma di soffrire parecchio non appena si abbassano i giri del motore. La sconfitta di mercoledì, in questo senso, dovrebbe aiutare a tenere le antenne ben dritte, perché se è vero che la Salernitana attuale non sembra essere un grande ostacolo, lo è anche che nel calcio è bene non dare mai nulla per scontato.
Salernitana – Inter, le formazioni: Lautaro riposa, Frattesi si ferma per problemi muscolari
Inzaghi aveva già pensato al turnover prima del Sassuolo, poi però aveva deciso di schierare i cosiddetti “titolarissimi”. Scelta sbagliata, visto che alcuni di loro, Lautaro Martinez su tutti, hanno mostrato di avere poca benzina e molto bisogno di tirare il fiato. Questa volta il tecnico ha recepito il messaggio e si adeguerà, anche se l’infortunio di Frattesi gli toglie una preziosa soluzione: l’ex Sassuolo ha accusato un risentimento al flessore della coscia destra, dunque non sarà a disposizione né stasera né martedì, quando a San Siro arriverà il Benfica. Il 3-5-2 nerazzurro si comporrà con Sommer in porta, Pavard, De Vrij e Acerbi in difesa, Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan e Carlos Augusto a centrocampo, Thuram e Sanchez in attacco. Sousa, in grande difficoltà dopo la sconfitta di Empoli, dovrà rinunciare a un elemento importantissimo come Candreva (problemi all’adduttore), ragion per cui la missione di fermare l’Inter diventa ancora più complicata: lui ci proverà con un 3-4-2-1 con Ochoa tra i pali, Daniliuc, Gyomber e Pirola nel reparto arretrato, Mazzocchi, Maggiore, Legowski e Bradaric in mediana, Kastanose Cabral alle spalle dell’unica punta Dia, titolare per la prima volta in stagione.
Lecce – Napoli (ore 15, Dazn)
E poi c’è il Napoli, speranzoso di approfittare di Milan-Lazio e Atalanta-Juventus per scalare la classifica e riprendersi le posizioni più importanti. La vittoria sull’Udinese, unita al ko dell’Inter, ha dato una bella scossa in termini di morale, ora però serve continuità a cominciare da oggi, quando gli azzurri faranno visita all’insidioso Lecce. A dire il vero l’attenzione generale, più che sulla partita, è focalizzata ancora su Osimhen, protagonista di una settimana ai limiti dell’assurdo, nel quale si è sfiorata la rottura totale con il club. Adesso il caso sembrerebbe essere rientrato anche perché il nigeriano, nel frattempo, ha ritrovato il gol e incassato l’ennesimo atto d’amore del popolo azzurro, accorso al Maradona per fargli sentire tutto l’affetto di cui sa essere capace. Il match del Via del Mare resta comunque molto delicato per Garcia, la cui posizione non è ancora del tutto rinsaldata: Lecce, Real Madrid e Fiorentina daranno risposte più precise, con la consapevolezza che il Napoli può ancora vivere una stagione da protagonista, a patto di ridurre notevolmente il margine d’errore.
Lecce – Napoli, le formazioni: Garcia conferma l’undici di mercoledì
Squadra che vince non si cambia, specialmente in un momento così delicato. Dev’essere stato questo il ragionamento di Garcia, deciso a confermare la squadra che ha strapazzato l’Udinese, in barba all’imminente impegno con il Real Madrid. Il reparto più in difficoltà a livello numerico resta la difesa dove sono fuori sia Rrahmani che Juan Jesus, ma paradossalmente questo sta facendo bene alla crescita di Natan, autore di due ottime prove sia a Bologna che mercoledì. Il 4-3-3 azzurro vedrà così Meret in porta, Di Lorenzo, Ostigard, Natan e Mario Rui in difesa, Anguissa, Lobotka e Zielinski a centrocampo, Politano, Osimhen e Kvaratskhelia in attacco. D’Aversa proverà a ripartire dopo la sconfitta di Torino con lo stesso sistema di gioco, affidandosi a Falcone tra i pali, Gendrey, Pongracic, Baschirotto e Gallo nel reparto arretrato, Rafia, Ramadani e Blin in mediana, Almqvist, Krstovic e Strefezza nel tridente offensivo.