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Milan, Inter, Juve: le ultime novità del calciomercato

Per un El Shaarawy che va c’è un Ibrahimovic che potrebbe arrivare. Il mercato del Milan è in continua evoluzione e continua a regalare colpi di scena quasi quotidianamente. Nel giorno in cui il Faraone è diventato ufficialmente un giocatore del Monaco (2 milioni per il prestito più 16 per l’eventuale riscatto del prossimo anno), Silvio Berlusconi è tornato a parlare dello svedese, pupillo suo e di tutto il popolo rossonero. 

“Se vuole venire lo prendo sicuro” il proclama del presidente a margine della sua visita all’Expo. Parole importanti, che riportano un po’ di ottimismo dopo la chiusura di Blanc (“per quanto mi riguarda resta al Psg” aveva dichiarato il tecnico). La sensazione è che l’affare si farà anche se i tempi potrebbero dilatarsi sino a fine agosto; il Milan sa che i francesi non molleranno facilmente, ma anche che a decidere sarà il giocatore e lui, in questo senso, ha già spiegato allo sceicco la sua volontà.

Intanto la certezza si chiama El Shaarawy al Monaco, affare chiuso nel weekend e diventato ufficiale ieri dopo le visite mediche di rito. “Al Milan ho passato 4 anni importantissimi ma avevo bisogno di una nuova esperienza – le sue parole. – Ringrazio il Monaco per la fiducia, spero possa essere la svolta per la mia carriera”. 

In attesa di Ibrahimovic i rossoneri si butteranno ora su Romagnoli e Witsel, i prossimi due obiettivi di Galliani e Mihajlovic. Il difensore al momento è blindato dalla Roma, il Milan però sta per alzare la posta offrendo 20 milioni più bonus, per un totale di 25. Anche con lo Zenit la trattativa non è facile ma l’empasse potrebbe sbloccarsi con l’inserimento di Menez che, unito a 15 milioni di conguaglio, farebbe salire l’offerta a 30 milioni tondi tondi.

Mercato caldissimo anche per l’Inter, sempre legata al caso Salah. Che, nella giornata di ieri, ha ragalato l’ennesima schermata con la Fiorentina. “Mancini ha fatto una battuta sgradevole e offensiva nei nostri confronti – l’attacco del dirigente Guerini. – Non mi sarei mai aspettato una cosa del genere da uno con la sua esperienza”. 

La frase incriminata (“non ho chiamato Salah perché avevo finito il credito telefonico”) non sembra in realtà così grave, da qui si evince tutto il nervosismo viola, il cui mercato è rimasto al palo dopo il rifiuto dell’egiziano. Che ora è tornato al Chelsea, in attesa di trovare una nuova squadra. 

La Fiorentina chiederà agli inglesi di non cederlo all’Inter, pena passare per vie legali (i blues avevano ceduto il giocatore fino al 2016 nell’affare Cuadrado). A beneficiarne potrebbe essere la Roma, che peraltro girerebbe in viola il graditissimo Destro, ma anche l’Atletico Madrid di Simeone. 

Nel frattempo i nerazzurri tengono viva la pista Jovetic: l’impressione è che, entro la fine della settimana, verranno prese le decisioni definitive. Ausilio intanto incassa l’ennesimo no del Wolfsburg su Perisic (“non abbiamo bisogno di vendere nessuno” le parole del ds Allofs) e l’apertura di Felipe Melo (“non so cosa succederà ma tra me e Mancini c’è grandissima stima reciproca”). 

Meno turbolenze in casa Juventus, dove ieri è diventata ufficiale la cessione di Tevez al Boca Juniors in cambio di 6,5 milioni e il prestito biennale del giovanissimo Vadalà. “Grazie per tutte le battaglie, sarete sempre nel mio cuore” il saluto dell’Apache via Twitter, a cui hanno fatto seguito le parole di Allegri. “Ha fatto un anno straordinario ed è rimasto indeciso per mesi sul suo futuro – ha spiegato il tecnico bianconero. – Ma quando un giocatore come lui non ha più il fuoco dentro è giusto lasciarlo andare dove vuole”. 

Per il resto, inizio di settimana interlocutorio: da registrare le solite indiscrezioni su Cuadrado, che piace ma solo a condizioni economiche favorevoli. Si raffredda ulteriormente l’interesse del Barcellona su Pogba. “Non possiamo prevedere il futuro ma non è una nostra priorità”, le dichiarazioni del presidente Bartomeu. Che però, a meno di una settimana dalle elezioni (si vota sabato 18), vanno prese con le classiche molle.

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