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Milan-Inter e Roma-Napoli, pareggi al cardiopalma e la Juve fa poker

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Nel segno del recupero. La domenica di Serie A lascia tutto invariato in vetta alla classifica, alla luce dei pareggi di Roma-Napoli e Milan-Inter. Risultati molto simili tra loro, arrivati entrambi oltre il 90’ e favorevoli ai nerazzurri: non esistesse l’extra-time, infatti, Conte sarebbe scappato a +6, invece la distanza resta di soli 3 punti, peraltro con l’imminente recupero di Firenze (giovedì). Napoli e Milan si vedono così sfuggire dalle mani due successi che sembravano ormai in archivio, mentre non sbaglia la Juventus, tornata a vincere grazie al 4-1 (sofferto) sull’Empoli.

Roma – Napoli 1-1: Angelino gela Conte in pieno recupero

L’1-1 dell’Olimpico fa sorridere soprattutto la Roma, a fronte di un Napoli che si fa raggiungere in pieno recupero, fallendo così l’allungo sull’Inter: i nerazzurri potranno così sfruttare il recupero con la Fiorentina per tentare l’aggancio in vetta. Punto guadagnato invece per i giallorossi, nonostante l’ampio turnover voluto da Ranieri: la testa, evidentemente, era già alla sfida di San Siro di mercoledì, in un match che vale la semifinale di Coppa Italia. Il Napoli ha iniziato la partita con la solita aggressività, dominando la metà campo avversaria fin dai primi minuti, ma lasciando ampi spazi in contropiede alla Roma. Al 29’, dopo una prima fase all’insegna dell’equilibrio, ecco il gol degli ospiti: un lancio lungo di Juan Jesus sorprende la difesa capitolina, Spinazzola anticipa Svilar in uscita e lo beffa con un pallonetto morbido. Dopo il vantaggio, il Napoli sembrava controllare il gioco, ma nel finale del primo tempo era ancora Meret a salvare la sua squadra, con un riflesso prodigioso che neutralizzava il colpo di testa di N’Dicka, permettendo ai partenopei di andare al riposo in vantaggio.

Nella ripresa, la Roma alzava il baricentro e Ranieri provava a dare maggiore spinta alla squadra con gli inserimenti di Saelemaekers, Dovbyk e Paredes. Il centrocampista argentino scuoteva i tifosi con una punizione che colpiva l’esterno della rete, poi al 75’ centrava in pieno il palo. Il Napoli, ormai in difesa, si chiudeva per cercare di proteggere il risultato, ma, nei minuti finali, arrivava la beffa: un cross preciso di Saelemaekers trovava Angelino dall’altra parte, che con un gran sinistro al volo firmava il gol del pareggio, fissando il punteggio sull’1-1 e interrompendo così la corsa del Napoli verso una fuga che sembrava ormai cosa fatta.

Conte: “Pari amaro, ma avrei firmato per fare 7 punti con Atalanta, Juventus e Roma”

Ci sta pareggiare in casa dei giallorossi e vedere tutta la loro soddisfazione per aver pareggiato con noi, significa che stiamo facendo qualcosa di importante – il commento di Conte -. Sul gol subìto potevamo fare meglio, è lo stesso che hanno segnato contro l’Eintracht ed eravamo preparati… L’Olimpico è sempre un campo molto difficile in cui giocare, ma c’è l’amaro in bocca per i due punti persi nel recupero, peraltro senza aver nemmeno penato troppo. Peccato, ma fa parte del percorso di crescita di questi ragazzi. Dopo la stagione scorsa gli scompensi erano tanti, abbiamo già un punto in più dell’intero campionato scorso. Abbiamo cambiato diversi modi di giocare per trovare quello migliore, ma adesso siamo una squadra e stiamo facendo qualcosa di importante. Gli altri ci temono ed è innegabile, abbiamo fatto sette punti contro Atalanta, Juventus e Roma: se me l’avessero detto prima avrei firmato diverse volte. Ora dobbiamo capire che i dettagli spostano il risultato, c’è amarezza ma da questa dobbiamo crescere. Il mercato? Per noi allenatori è un periodo assurdo, non vediamo l’ora che finisca perché crea instabilità”.

Ranieri: “Il turnover? Non possono giocare sempre gli stessi, ma non privilegiamo le coppe”

“Avevamo giocato giovedì sera, non potevo rimettere gli stessi perché dopo non ne hanno più – ha spiegato Ranieri -. Chiaramente i meccanismi poi sono diversi, però mi sembrava più giusto iniziare con 6/11 nuovi e poi cambiare quando il Napoli era un po’ più stanco, anche perché 18 dei 37 gol che hanno fatto sono arrivati negli ultimi 30 minuti. Era tutto un conto che bisognava fare, non si può giocare senza pensare bene. Contro l’Eintracht hanno giocato i titolari, a Udine no. Bisogna saper gestire i bisogni di tutti quanti… Il nostro focus è questo, partita dopo partita puntiamo a migliorarci. Non possiamo prendere in giro i nostri tifosi dicendo puntiamo all’Europa o al campionato o alla Coppa Italia. Noi puntiamo a ogni gara, questo posso prometterlo. Ora affronteremo una squadra talentuosa come il Milan, sappiamo quanto può fare, ma faremo la nostra partita anche a San Siro. Il mercato in uscita? Nessun giocatore è venuto a chiedere di essere ceduto, in quel caso lo avrei accompagnato all’aeroporto”.

Milan – Inter 1-1: rossoneri avanti con Reijnders, De Vrij acciuffa il pari al 92’

Il 242° derby di Milano si conclude con un pareggio, un risultato che frena le ambizioni di entrambe le squadre. L’Inter non riesce ad avvicinarsi alla capolista Napoli, mentre il Milan perde terreno nella corsa alla Champions League.

Conceiçao si era affidato a un 4-4-2 con Walker in difesa e la coppia offensiva formata da Pulisic e Abraham, mentre il tecnico nerazzurro, dal canto suo, aveva puntato su Calhanoglu, subito titolare nonostante il mese di assenza. L’Inter, pur gestendo il pallino del gioco, non riusciva a concretizzare, vedendosi annullare due gol: il primo per fuorigioco di Lautaro, il secondo per una posizione irregolare di Barella.

La partita si sblocca al 45’ quando Reijnders, il più veloce a raccogliere la respinta di Sommer su un diagonale di Leao, sigla il gol del vantaggio rossonero. Nel secondo tempo, il Milan resiste con determinazione, nonostante l’incessante spinta dell’Inter. Maignan, protagonista di interventi decisivi, prima nega la rete a Lautaro con i piedi, poi respinge una conclusione di Thuram. I nerazzurri poi colpiscono tre volte il palo alla sinistra del portiere francese: Bisseck al 67’, Thuram all’82’ e Dumfries al 92’. La sensazione di una partita stregata termina al 93’ quando De Vrij, su un assist di Zalewski, insacca da pochi passi, regalando il pareggio a Inzaghi.

Conceiçao: “Siamo delusi, ma il pari è giusto. Questo è l’atteggiamento che voglio vedere”

“Questo è l’atteggiamento che vogliamo vedere e i ragazzi sono stati bravi a interpretare quello che avevamo chiesto contro un avversario molto forte – l’analisi di Conceiçao -. Era importante controllare i punti forti dell’Inter per provare a sfruttare le nostre occasioni. Siamo delusi perché abbiamo perso due punti nel recupero, ma il pareggio per me è un risultato giusto. La squadra ha lavorato e ha fatto una bella partita, sono comunque contento e da questo match vogliamo ripartire per i prossimi quattro mesi. L’aspetto mentale c’è stato, ora serve continuità e questa cosa non è negoziabile. A livello di dinamiche di gioco e organizzazione qualcosa manca, quando abbiamo provato a pressare più alto abbiamo concesso degli spazi a centrocampo che non vogliamo, come si è visto nel primo tempo. La cosa più importante è che il gruppo accetti la nostra idea di gioco e il lavoro da fare. L’intensità e l’aggressività che voglio si allena sul campo, ma questi ragazzi non hanno queste caratteristiche e soprattutto non ho avuto il tempo di lavorarci con tutte queste partite”.

Inzaghi: “I ragazzi sono andati oltre alla sfortuna, ma c’era un rigore netto su Thuram”

Siamo riusciti a pareggiare una partita così, con questi episodi, al 93’ contro un Milan che ha fatto un’ottima gara – il pensiero di Inzaghi -. Sono una squadra di grande gamba e intensità, è difficile giocare con loro. C’è rammarico, nonostante gli episodi non ci siamo fatti abbattere e siamo andati avanti. Nel primo tempo abbiamo tenuto bene la gara prendendo gol nel finale, poi nella ripresa abbiamo meritato di più considerato chi avevamo di fronte. Sapevamo che due-tre ripartenze le avremmo prese, su quella del gol dovevamo fare meglio. Adesso i giocatori stanno rientrando, giocheremo sempre anche a febbraio. Il rigore su Thuram? È un brutto episodio, ultimamente sta capitando spesso, ma non voglio trovare alibi. Sono 5-6 episodi su cui bisogna andare oltre, me è anche giusto dire che Milan e Inter hanno fatto un ottimo derby. Noi siamo rimasti lucidi, avremmo meritato la vittoria anche se abbiamo pareggiato solo al 92’”.

Juventus – Empoli 4-1: i bianconeri riscattano un inizio shock con Kolo Muani, Vlahovic e Conceiçao

Torna a sorridere la Juventus, che supera l’Empoli 4-1 nel lunch match della domenica, tornando così al quarto posto in classifica, almeno fino a Cagliari-Lazio di stasera. Thiago Motta, alla ricerca di riscatto dopo il ko contro il Napoli, opta per una formazione rinnovata: lancia Renato Veiga dal primo minuto e conferma Kolo Muani, lasciando inizialmente Vlahovic in panchina. Weah gioca terzino destro, con Savona a sinistra, e McKennie trequartista, mentre Koopmeiners affianca Locatelli in mediana.

La partita inizia con uno shock per i bianconeri, che subiscono il gol dell’ex De Sciglio al 4’, e rischiano di capitolare nuovamente quando viene inizialmente assegnato un rigore per un presunto fallo di Di Gregorio su Maleh. Tuttavia, il VAR interviene correttamente annullando la decisione, a causa di un tocco di mano di Anjorin in avvio d’azione.

Nella ripresa, la Juventus reagisce con forza e in soli tre minuti, tra il 61’ e il 64’, ribalta il risultato grazie a Kolo Muani, autore di una doppietta. Il primo gol arriva con un contrasto vinto con Ismajli, mentre il secondo è una deviazione fortuita su un tiro di Weah. Nonostante un tentativo di reazione degli ospiti, la superiorità numerica dopo l’espulsione di Maleh permette alla Juventus di dilagare nel finale. Nel finale, Vlahovic sigla il terzo gol (90’) e Conceiçao arrotonda il punteggio (92’) con un contropiede ben finalizzato. La Juventus conquista così una vittoria fondamentale, salendo a 40 punti, mentre l’Empoli di D’Aversa rimane bloccato a quota 21.

Thiago Motta: “C’era un po’ di nervosismo, ma ci abbiamo messo il cuore”

“La notizia migliore è la vittoria, faccio i complimenti a tutti i miei giocatori per il coraggio e per un successo meritato, ottenuto con grande lavoro di squadra – ha sottolineato Thiago Motta -. I giocatori sono forti e bravi, hanno preso le loro responsabilità e hanno ottenuto quello che si è visto in campo. Sono felice per loro perché se lo meritano, ora dobbiamo continuare così. C’era un po’ di nervosismo, ma i ragazzi hanno dimostrato di avere il coraggio per andare a vincere. Mi piace vedere così Vlahovic, pronto dimostrare la sua forza: deve essere sempre così. Kolo Muani ha fatto una grande partita, Locatelli e Nico pure, questi ragazzi combattono e si impegnano sempre, io li vedo e per questo sono contento per loro. Mettono sempre il cuore, a volte non siamo stati capaci di vincere e abbiamo fatto i complimenti all’avversario, ma la mentalità non è mai mancata”.

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