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Milan-Inter è il derby dei debuttanti

Il derby delle prime volte. Per Vincenzo Montella, alla sua prima stracittadina milanese, ma soprattutto per Stefano Pioli, al debutto assoluto sulla panchina nerazzurra. E se a questo aggiungiamo i numeri di San Siro (78 mila spettatori previsti, incasso record di 3,7 milioni) si capisce come il 217° confronto tra Milan e Inter (il 165 in campionato) sia davvero atteso, anzi attesissimo. In questo weekend di big match un po’ in tutta Europa anche la Serie A dirà la sua: il derby della Madonnina sarà seguito in tantissimi Paesi, con la Cina spettatrice più che interessata. Se l’Inter infatti è già da tempo nelle mani di Suning, per il Milan è solo questione di giorni: il 13 dicembre ci sarà il closing e il conseguente passaggio di proprietà alla cordata cinese. “Non so se sarà l’ultimo derby di Berlusconi ma so che è il mio primo – ha glissato Montella. – Provo emozione e curiosità, questa partita non è decisiva ma per noi è fondamentale. L’Inter è una squadra di grandissimo valore, inoltre nelle gare difficili ha sempre fatto bene. Sentirsi favoriti, anche se inconsciamente, sarebbe un gravissimo errore: la classifica non c’entra niente”.

Concetto condivisibile quello del tecnico rossonero, consapevole di aver raccolto il massimo a disposizione (forse perfino qualcosa in più) con una rosa interessante ma non certo di qualità eccelsa. Tutto il contrario dell’Inter insomma, indietro di 8 punti rispetto ai cugini nonostante gli ingenti investimenti estivi, vanificati però da un caos societario che ha finito per “bruciare” sia Mancini che De Boer. Ora la panchina più bollente d’Italia appartiene a Pioli, chiamato al difficilissimo compito di scalare la classifica fino al terzo posto, attualmente occupato proprio dal Milan. “L’emozione sta salendo ma anche la consapevolezza di esserci preparati al meglio – ha spiegato il tecnico nerazzurro. – Dobbiamo giocare con passione e mettere in campo tutte le energie che abbiamo, affronteremo il match con slancio ed entusiasmo per dimostrare a tutti che siamo l’Inter. Il derby è “la partita” ma noi vogliamo che diventi “la nostra partita” anche per dare una gioia ai tifosi”. Tanta carica da ambo le parti, proprio come si concerne a una stracittadina così prestigiosa. A parlare ora dovrà essere il campo: solo quello ci dirà chi, tra Montella e Pioli, avrà preparato al meglio la sfida. Il tecnico rossonero ha un solo grande dubbio relativo a Romagnoli: il difensore sembrava fuori dai giochi, invece è stato convocato. Vedremo se Montella deciderà di rischiarlo oppure no, ad ogni modo Gustavo Gomez è già pronto a sostituirlo e a far coppia con Paletta, in una difesa che vedrà anche Abate e De Sciglio sulle fasce e Donnarumma in porta. Per il resto tutto deciso, con Kucka, Locatelli e Bonaventura a centrocampo e il tridente Suso, Bacca (favorito su Lapadula) e Niang in attacco. Più mistero, per forza di cose, sulle scelte di Pioli, che dovrebbe puntare sul 4-3-3 per il suo debutto alla guida dell’Inter. Nel reparto arretrato, a protezione di Handanovic, ci saranno Ansaldi, Miranda, Murillo e Santon, in mediana Joao Mario, il rientrante Medel e uno tra Brozovic (favorito) e Banega. Nessun dubbio invece in attacco, dove il tecnico confermerà il tridente Candreva-Icardi-Perisic. San Siro scalpita, Milano si mette il vestito di gala per una delle sue notti più prestigiose. Nella speranza che il quadro si dimostri all’altezza della cornice.

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