Sembrava finita, e invece no. Rocco Commisso, patron dei New York Cosmos, potrebbe ancora diventare il nuovo proprietario del Milan, ripagando per intero il debito della società rossonera con il fondo Elliott. Le trattative con Yonghong Li, attuale proprietario del club, sembravano chiuse, ma si sono improvvisamente riaperte nonostante la squalifica inferta dall’Uefa che impedirà al Milan di partecipare alla prossima europa League. In base ai nuovi accordi che le due parti stanno definendo, il magnate cinese manterrebbe il 30% delle quote.
“Chiudo il contratto, ma soltanto alle mie condizioni – aveva detto Commisso pochi giorni fa – Ma sia chiaro, prima devo avere un accordo vincolante, non accetterei mai di essere in minoranza. Il club deve essere mio perché credo di poterlo gestire e farlo tornare ai massimi splendori”.
Secondo La Gazzetta dello Sport, le parti sarebbero in continuo contatto telefonico e l’ottimismo sul buon esito della trattativa cresce di ora in ora. Commisso metterebbe sul tavolo circa mezzo miliardo di euro, compresi i soldi necessari a saldare il debito con Elliott.
E’ proprio l’urgenza di rimborsare entro il 6 luglio il pagamento di 32 milioni anticipati dal Fondo Elliott a spingere, secondo quanto riferisce Reuters, per un’accelerazione dell’intesa con Commisso. Sia la società AC Milan che il suo proprietario Yonghong Li hanno infatti accumulato un debito complessivo di 308 milioni di euro nei confronti di Elliott che ha prestato 180 milioni a Li e 128 al Club rossonero.
Secondo le indiscrezioni riferite da Reuters, Commisso si farebbe carico dell’intero debito e investirebbe ulteriori 150 milioni di euro per consentire alla squadra di acquisire nuovi giocatori e gestire la società con maggiore tranquillità. Un’altra fonte, sempre sentita da Reuters, avrebbe invece riferito che Commissio rimborserebbe i 32 milioni dovuti al Fondo Elliott. L’operazione si concluderebbe lasciando una quota del 30% valutata circa 150 milioni nelle mani del cinese Li che si ritroverebbe ad aver accumultato una perdita teorica di 300 milioni circa.