Sovente nel variegato mondo del calciomercato capita che, dopo una dichiarazione, avvenga l’esatto opposto. Ieri mattina Adriano Galliani si è presentato in Lega Calcio e prima di entrare si è fermato con i giornalisti: “Abbiamo fatto un grande sforzo a trattenere Thiago Silva, vale come un acquisto. Il nostro mercato è chiuso, abbiamo 9 centrocampisti”.
Già, ma allora come spiegare l’incontro avvenuto pochi minuti prima in Via Turati con Enrico Preziosi? L’ad rossonero e il presidente del Genoa si sono parlati per una mezz’oretta: oggetto della discussione Mattia Destro e Miguel Veloso. Ma se per il centrocampista portoghese è troppo tardi (da ieri sera è ufficialmente un giocatore della Dinamo Kiev), per l’attaccante tutto può ancora succedere. Al momento la situazione è bloccata, perché Genoa e Siena (le due proprietarie del cartellino) non riescono a trovare un accordo. Destro partirà per il ritiro del club toscano (che, avendo esercitato il riscatto, ne detiene le prestazioni sportive), in attesa dell’offerta giusta da parte di Preziosi.
Se così sarà allora i rossoblu lo cederanno altrove, con Inter e Milan avvantaggiate su Roma e Juventus, in virtù dei contatti allacciati fin qui. Esiste però anche la possibilità che il giocatore resti a Siena, e allora entrano in gioco giallorossi e bianconeri. Ieri, per la prima volta, ha preso la parola il giocatore: “Spero che Siena e Genoa mostrino buon senso e mi lascino giocare in un club importante”. Insomma, Destro spinge per andare via, dunque i due club devono trovare una soluzione.
Il Milan non è in vantaggio, ma Galliani resta vigile, pronto a fiondarsi sull’attaccante italiano più promettente in circolazione. L’ad ha poi fatto il punto su vari temi di mercato, su tutti quello riguardante Boateng, che, secondo alcuni rumors, vorrebbe un adeguamento di contratto. “Non mi sembra il caso di parlare di queste cose, in ogni caso i giocatori guadagnano già tanto. Ibrahimovic? Ha due anni di contrattto con noi, resta al Milan. Partenze? Stiamo parlando col Torino per Mesbah, per il resto non va via nessuno”.