Un brodino che non serve a nessuno. Milan e Lazio escono da San Siro con un pareggio inutile, sia a livello di classifica che di morale, confermando così uno stato di crisi che non sembra proprio conoscere fine. Mihajlovic e Pioli restano in piedi ma solo nell’immediato: il futuro di entrambi, infatti, sembra ormai destinato ad altri lidi, indipendentemente dal finale di stagione.
“Se mi piace il gioco di Sinisa? Ma che domande mi fai…”, aveva glissato Berlusconi in un’intervista pre-partita, quasi sentisse che la serata sarebbe stata tutt’altro che soddisfacente. Parole profetiche, perché da San Siro è uscita una gara complicata e tignosa, in perfetta linea con la stagione rossonera. “Le dichiarazioni del presidente? Fate copia-incolla con le mie precedenti risposte, non mi interessa replicare – ha ribattuto il diretto interessato. – Io sono l’allenatore del Milan fino a fine stagione, poi vedremo quello che succederà”.
Poca voglia di scherzare anche da parte di Pioli, altro tecnico discusso e, a meno di clamorosi colpi di scena, destinato a salutare da qui a pochi mesi. “Si parla troppo del mio futuro, ho un contratto ma presto decideremo il da farsi – ha spiegato in conferenza stampa. – Ora voglio pensare solo al derby, dopo la sosta ci giocheremo la partita per antonomasia e vogliamo farlo al meglio per regalare ai tifosi una grande soddisfazione”.
Esattamente ciò che Milan e Lazio non hanno fatto ieri sera: il match di San Siro, infatti, ha confermato tutti i problemi che, ormai da tempo, opprimono le due squadre. Ne è uscita una partita brutta, tirata e vissuta sul filo dei nervi, terminata con un pareggio che, come detto in precedenza, serve a poco per entrambe. A sbloccare l’empasse è stata la Lazio con Parolo, bravo a sfruttare un buco della difesa rossonera con un bel colpo di testa (9’).
Ma 6’ più tardi Bacca, ben servito da Luiz Adriano, ha trovato il pareggio e il match è ritornato sui binari iniziali, con il Milan a fare la partita e i biancocelesti a tentare l’arma della ripartenza. Al 37’ Bonaventura ha sfiorato il 2-1 su punizione ma il suo destro s’è stampato sulla traversa, a inizio ripresa Bacca ha visto l’opposizione di Marchetti sul suo destro ravvicinato.
Poche le occasioni nel secondo tempo ma tutte di ottima fattura: il Milan è andato vicino al gol con Bonaventura (ottima la risposta del portiere biancoceleste), la Lazio con Felipe Anderson, fermato solo da un grande Donnarumma. L’espulsione finale di Lulic (doppia ammonizione) non ha cambiato la sostanza: rossoneri e biancocelesti hanno provato a vincere ma, semplicemente, non ne sono stati capaci.
E il pareggio non fa che confermare uno stato di crisi preoccupante, difficilmente risolvibile da qui a fine stagione, per due squadre che ormai, Coppa Italia (Milan) e derby (Lazio) a parte, non hanno quasi più niente da chiedere.