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Milan e Inter festeggiano e la Juve si dispera: oggi Napoli e Atalanta provano ad allungare

Lega Serie A

Milan e Inter festeggiano, la Juve si dispera. Il sabato di campionato rilancia le milanesi, entrambe vittoriose, e affossa i bianconeri, sconfitti a San Siro e costretti, a meno di clamorosi colpi di scena, a dire addio ai sogni di gloria. Già, perché se è vero che siamo solo alla nona giornata, lo è anche che la classifica comincia a prendere una fisionomia sempre più precisa, con i rossoneri lanciatissimi a quota 20, l’Inter a 15 e la Juve a solamente a 13, col rischio (concreto) che Napoli e Atalanta vadano addirittura a +10. Un disastro che non nasce certo oggi, ma che affonda le sue radici in un inizio di stagione terribile, che solo un filotto avrebbe potuto invertire. Invece non è successo e a godere è il Milan, di nuovo sorridente dopo l’intermezzo di Champions: la scelta di Pioli di inserire un centrocampista in più (Pobega) al posto di De Ketelaere, con annesso spostamento di Diaz a destra, ha funzionato; tanto che è stato proprio lo spagnolo a trovare il gol del definitivo 2-0 (54’). Da lì in poi il match ha vissuto su un unico binario, ma prima non era stato così, tanto che il primo tempo sembrava ormai destinato a chiudersi sul pareggio: pochi istanti prima del fischio finale, però, ecco la zampata di Kalulu (45+1’), a indirizzare i 3 punti verso il Diavolo.

Pioli esulta: “Bravi ragazzi, la vittoria è meritata”

“Nel primo tempo abbiamo giocato entrambe con grande intensità e gli errori vengono forzati, come abbiamo provato a fare noi, anche per questo non siamo stati bravi a Londra – l’analisi di Pioli -. Oggi la squadra era vogliosa e aveva grande determinazione perché era importante per la classifica, abbiamo meritato questa vittoria”.

Allegri si dispera: “Troppi errori tecnici, siamo ricascati nel periodo di crisi”

“Credo che dopo la partita di stasera ci sia da dire ben poco. Siamo in un momento di altalena, pensavamo di essere usciti dal periodo un po’ più negativo con queste due vittorie, invece stasera ci siamo ricascati – ha ribattuto Allegri -. Peccato, perché i primi 20-25 minuti avevamo fatto bene, anche durante il primo tempo, poi però ci sono stati troppi errori tecnici”.

Sassuolo-Inter, Dzeko regala 3 punti ai nerazzurri

Ma il Milan non è l’unico a sorridere in questo sabato di campionato. Anche l’Inter, infatti, ha ottenuto 3 punti d’oro in quel di Reggio Emilia, contro un Sassuolo costretto a inchinarsi all’intramontabile Dzeko. Il bosniaco, titolare per forza di cose viste le assenze di Lukaku e Correa, ha timbrato due volte il cartellino, una nel primo tempo con una bella acrobazia di piede (44’), l’altra al 75’ con un tap-in di testa tanto imparabile quanto spietato (75’), a cancellare il momentaneo pareggio di Frattesi (60’). Inzaghi, autore di scelte finalmente coraggiose (vedi Onana titolare) può così esultare per 3 punti d’oro, che gli permettono di restare in scia alle posizioni di vertice.

Inzaghi: “Grande voglia di vincere, ora però andiamo avanti così”

“Abbiamo visto un’Inter che ha avuto tantissima voglia di vincere, è quello che ha fatto superare la stanchezza fisica e mentale – le parole di Inzaghi -. Venivamo da un martedì intenso e giocavamo contro una squadra difficile da affrontare, abbiamo fatto bene ma ora dobbiamo proseguire. Sono due vittorie che fanno morale e classifica, è un momento delicato e importante con poche rotazioni a metà campo e davanti, dobbiamo recuperare forza ed energie”.

Cremonese-Napoli (ore 18, Dazn), Udinese-Atalanta (ore 15, Dazn)

Oggi invece tocca alle capoliste Napoli e Atalanta, attese dalle trasferte di Cremona e Udine. Sulla carta, ovviamente, sono i bergamaschi a rischiare di più, perché i friulani sono una delle più belle realtà del campionato, mentre gli azzurri stanno attraversando un momento di forma talmente alto da non dover temere nessuno, men che meno la neopromossa di Alvini. Guai però a sottovalutare l’impegno, altrimenti certi fantasmi del passato (anche recente, tipo il pareggio di settembre contro il Lecce) potrebbero tornare a farsi vivi e rovinare la classifica di Spalletti.

Spalletti non si fida

“Nello spogliatoio non c’è euforia, ma la consapevolezza di fare delle cose importanti che i tifosi si aspettano” ha spiegato Spalletti. Tutti si stanno impegnando al massimo, con un comportamento corretto, non vedo eccessiva euforia anche da parte dei tifosi perché sanno che bisogna mantenere la continuità, visto che il campionato è ancora lungo. Bisogna fare le cose in maniera corretta per evitare di andare sulla strada sbagliata…”.

Cremonese-Napoli, le formazioni: Spalletti fa turnover, Osimhen non recupera

Al di là delle dichiarazioni di rito Spalletti affronterà la trasferta dello Zini ruotando uomini un po’ in tutti i reparti, cosa peraltro inevitabile in un calendario così fitto di impegni. La partita con l’Ajax di mercoledì potrebbe dare la qualificazione matematica agli ottavi di Champions, dunque il tecnico azzurro farà scelte in funzione di questo, consapevole di avere una rosa in grado di garantirgli il turnover senza perdere (troppo) di qualità. Discorso a parte merita Osimhen, clinicamente guarito ma ancora lontano dalla forma migliore: Spalletti ha deciso di risparmiargli la trasferta di Cremona, per poi averlo tirato a lucido nelle prossime partite. Il 4-3-3 odierno vedrà così Meret in porta, Di Lorenzo, Kim, Ostigard e Mario Rui in difesa, Anguissa, Lobotka e Ndombele a centrocampo, Politano, Raspadori ed Elmas in attacco. 4-2-3-1 d’ordinanza invece per Alvini, che tenterà l’impresa con Radu tra i pali, Sernicola, Chiriches, Lochoshvili e Valeri nel reparto arretrato, Castagnetti e Ascacibar in mediana, Zanimacchia, Pickel e Okereke alle spalle dell’unica punta Dessers.

Roma-Lecce (ore 20.45, Dazn)

In serata invece, in attesa del Monday Night tra Fiorentina e Lazio, toccherà alla Roma di Mourinho, atteso dal match casalingo contro il Lecce. Sfida più insidiosa di quanto non si possa pensare, un po’ per la stanchezza dei giallorossi, reduci dal match di Europa League contro il Betis (perso), un po’ per il valore dei pugliesi, già capaci di fermare il Napoli al Maradona e costringere l’Inter a una vittoria al fotofinish alla prima giornata. Mourinho, ieri in silenzio stampa, sa bene che questi 3 punti sono obbligatori, ma anche che per ottenerli servirà una Roma molto più brillante di quella vista giovedì in coppa, indipendentemente dagli errori commessi nel finale. La vittoria di San Siro, del resto, gli ha dato una bella spinta in classifica e lo Special One non vuole certo sprecarla contro una neopromossa, per giunta in un Olimpico strapieno come sempre.

Roma-Lecce, le formazioni: Mou punta sui titolarissimi (eccetto Smalling)

La formazione sarà quella tipo, anche perché i continui infortuni (giovedì si è fermato anche Celik, costretto a 45 giorni di stop) rendono il turnover praticamente impossibile. Mou punterà sul solito 3-4-2-1 con Rui Patricio in porta, Mancini, Ibanez e Kumbulla in difesa (Smalling necessità di riposo), Zalewski, Cristante, Matic e Spinazzola a centrocampo, Zaniolo e Dybala alle spalle dell’unica punta Abraham. Baroni, sin qui capace di vincere solo a Salerno, ci proverà con un 4-3-3 con Falcone tra i pali, Gendrey, Baschirotto, Umtiti (debutto assoluto in giallorosso) e Pezzella nel reparto arretrato, Blin, Hjulmand e Helgason in mediana, Strefezza, Ceesay e Banda in attacco.

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