Milano risponde presente! Rossoneri e nerazzurri vincono le rispettive gare e possono così godersi al meglio la sosta per le Nazionali. Per il Milan poi la gioia è doppia: oltre ai tre punti è in arrivo anche un certo Ricardo Kakà, che peraltro potrebbe non essere l’ultimo acquisto di questo pazzo calciomercato. Nell’ultimo giorno di trattative infatti (si chiude questa sera alle 23) è lecito attendersi un colpo di scena, che nel caso dei rossoneri potrebbe avere i connotati di Davide Astori. Ma andiamo con ordine, e partiamo dal match di San Siro.
Massimiliano Allegri sceglie il 4-3-1-2 previsto alla vigilia, ma a sorpresa preferisce Robinho a El Shaarawy. La scelta si rivela vincente, perché è proprio il brasiliano a sbloccare la partita dopo appena 7 minuti, capitalizzando al meglio un assist di Balotelli. Super Mario mette il piede anche nel gol del 2-0, che arriva al 31° con Mexes, lesto a sfruttare la respinta di Agazzi proprio su un tiro del numero 45 rossonero. Tutto troppo facile? Nemmeno per sogno, e infatti il Cagliari rientra in partita con uno splendido destro a giro di Marco Sau (33°). Ma nella ripresa, dopo un salvataggio da brividi di Abate su Nainggolan, ecco il gol del definitivo 3-1. A firmarlo questa volta è proprio Balotelli, che scarica in rete di potenza dopo una corta respinta di Ariaudo.
“Abbiamo ottenuto una vittoria importante pur concedendo qualcosa di troppo – l’analisi di Allegri subito dopo il match –. La settimana è andata molto bene, passeremo una buona sosta e poi ci butteremo di nuovo su campionato e Champions”. L’allenatore disinnesca sul nascere il caso El Shaarawy (“Ho preferito Robinho per scelta tecnica, ma anche Stephan può imparare a fare la seconda punta”) e s’illumina solo quando si parla di mercato: “Kakà? Galliani mi ha detto che abbiamo l’accordo con il Real Madrid, ora non resta che trovare quello con lui. Astori? E’ uno dei migliori difensori del nostro campionato, vediamo se domani può esserci qualche sorpresa…”.
Ma se per quanto concerne il centrale del Cagliari è tutto in divenire, così non è per il brasiliano, ormai a un passo dal rivestire la maglia rossonera. L’accordo è stato trovato sulla base di un biennale da 5 milioni a stagione, anche grazie al lasciapassare del Real Madrid, che ha liberato il giocatore gratis. Ora si tratta solo di dirimere gli ultimi aspetti burocratici, comprensivi di transfer e visite mediche, poi Kakà tornerà a indossare la maglia numero 22 del Milan, questa volta per davvero.
Nessun regalo dal mercato invece per l’Inter (o almeno così pare), ma a Mazzarri va bene così. I nerazzurri infatti espugnano l’insidioso campo di Catania con un netto 0-3, che mette in luce l’eccellente lavoro svolto fin qui dal tecnico. La sua mano si vede già, altrimenti come spiegare le trasformazioni di Jonathan e Alvarez? Da brutti anatroccoli fischiati dai tifosi, i due sono diventati splendidi cigni, in grado di aprire le difese avversarie come apriscatole, oltre che di dare sostanza ed equilibrio alla squadra. Dopo un brivido bello grosso (Leto calcia addosso ad Handanovic da ottima posizione), l’Inter passa con il solito Palacio, ma il gol è in gran parte di Jonathan, bravissimo a saltare Monzon come un birillo e a servire all’argentino il più comodo dei palloni. I nerazzurri non danno spettacolo, ma neppure soffrono e questa, visti gli affanni degli ultimi due anni, è una gran bella notizia.
Il 3-5-1-1 di Mazzarri è solido e concreto, inoltre esalta gli esterni come non mai. E così, dopo l’assist di Jonathan, ecco il gol di Nagatomo, al secondo centro consecutivo (per giunta di testa!) in altrettante partite. Questa volta l’assist è di Palacio e il giapponese deve solo appoggiare in rete. La gara si chiude qui, ma prima della fine c’è ancora tempo per l’assolo di Alvarez (gran gol per l’argentino, forse sul punto di esplodere dopo due anni piuttosto anonimi) e per l’errore di Belfodil, che si divora la rete dello 0-4. Sarebbe stato troppo per il Catania, ma non per Mazzarri, incontentabile come ogni grande allenatore che si rispetti.
“Dobbiamo ancora migliorare tanto – ha spiegato nel post partita –. Commettiamo alcune ingenuità di troppo, inoltre creiamo tante occasioni ma non riusciamo a tramutarle tutte in gol”. Il tecnico però si scioglie quando si parla dei due esterni, punti chiave del suo sistema di gioco: “Entrambi sono stati bravi, non credevo sarebbero stati così veloci nel capire cosa volevo da loro. Hanno fatto una grande partita, soprattutto Jonathan ha avuto una crescita impressionante”.
Archiviato il campionato, è tempo di tuffarsi del tutto nel mercato. Oggi sarà la giornata più bella e frenetica dell’estate, l’ultima per rimescolare le carte in vista della stagione. Ci saranno i fuochi d’artificio, altro che sosta!